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"Tre" sussurrò sulle sue labbra. Era seduta in braccio a lui, con le gambe strette intorno ai suoi fianchi, le braccia dietro il suo collo. Indossava solo la sua maglietta e intento veramente solo quella, nient'altro.

"Due." Ari fece scontrare i loro nasi, causando un sorriso spontaneo in Vinnie.

"Uno." Sussurrò ancora, a un millimetro dalle sue labbra, prima di farle scontrare in un dolce e passionale bacio.

Gli morse il labbro nella foga, sorridendo dentro al bacio, e lo stesso fece lui, lasciando che i loro denti si scontrassero.

"Auguri Vin." Sorrise, staccandosi con il fiatone. Era mezzanotte e Vinnie aveva appena compiuto 21 anni, era legalmente maggiorenne, non che fino a quel momento la legge lo avesse fermato.

"Grazie, principessa." Sorrise, pizzicandole il fianco. "Grazie per questo bellissimo regalo e per tutto quello che fai per me, ogni giorno."

"Dovrei dirlo io questo." Sospirò, era cosciente che lui l'aveva salvata, ripetutamente. "Non sarei qui, senza di te."

"Non dire sciocchezze." La guardò male.

"Non sto scherzando, Vin." Sospirò, guardando in basso. Vinnie le afferrò la mano che stava osservando, facendole alzare lo sguardo. "Stavo cadendo in un abisso profondo, sai quante volte ho pensato di farla finita? Ero a tanto così, a tanto così Vinnie." Gli mostrò le sue dita, esageratamente vicine, ad indicare quello spazio così piccolo. "L'avrei fatto, non avevo paura, ero così stanca. Poi siete arrivati... sei arrivato, non hai esitato neanche un secondo e sei venuto a salvarmi. Mi hai insegnato nuovamente cos'è la felicità." Gli passò le dita fra i ricci che tanto amava. "Mi hai salvata."

"Non voglio nemmeno pensarci." Strinse la mascella e aumentò la presa sui suoi fianchi, irritato. "Io... non so cosa avrei fatto se non ci fossi riuscito, non so cosa avrei fatto se ti avessi persa." La strinse a se, in un abbraccio di cui entrambi avevano estremamente bisogno. "Ma tu non mi hai insegnato che cos'è la felicità." Ari allentò la presa, quelle parole l'avevano ferita, forse lui non la reputava così importante come faceva lei. "Tu sei la mia felicità."

Sorrise, prima di buttarsi su di lui e baciarlo, non riusciva a credere come potesse avere così tanto bisogno di lui. Ne era dipendente, ma non in senso negativo, non era un amore malato. Lei non riusciva a farne a meno perché lui la rendeva felice come nessuno aveva mai fatto, si era insinuato lentamente nella sua vita, a forza di battutine e aiuti non richiesti, e aveva finito per rubarle il cuore.

"Ti amo Vin." Confessò impulsivamente nel mezzo del bacio, causandogli un accelerazione del battito cardiaco. "Ti amo anch'io, princi." Forse era presto, forse stavano esagerando, forse ancora non erano abbastanza grandi, forse erano solo ragazzini alle prese con il primo vero grande amore, però sentivano che quello era troppo per essere una cotta, troppo per loro, troppo. Forse non era ancora amore, di certo lo sarebbe diventato.

Ribaltò le posizioni, sdraiandosi su di lei e baciandola, vagando per il suo corpo con le mani. Sorrise sulle sue labbra. "È il miglior compleanno della mia vita."

Social anxiety | Vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora