Capitolo II

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La sorella di Birke, terrorizzata, tremò alla vista di quella figura bipede capace di fluttuare, che guardò i due draghi con aria minacciosa. La strana entità aveva una forma umanoide, dei lunghi artigli e una grande bocca con denti affilati.

"Chi sei? Cosa vuoi?" gli chiese Birke, ancora accasciato al suolo.
Ma egli non rispose. Scattò velocemente verso la piccola, la prese dalle ali e la mangiò cominciando da queste ultime. Birke sgranò gli occhi e, impotente, cercò di fare qualcosa, però la sorella esalò l'ultimo respiro, sussurrando "Scappa".

Birke lasciò a stento la grotta, volò più velocemente che potè e arrivò a Greenland, dove trovò Nalong, il drago Senzali più forte al mondo – questo è quello che si diceva di lui.
Birke spiegò la situazione a Nalong, il quale si mise a ridere, dicendo: "Ma non farmi ridere, Plebeo! Mi stai dicendo che siamo stati invasi dagli alieni?"

Birke sospirò, ma poi gridò: "Dietro di te!"

Un altro di quegli esseri apparì dietro Nalong, che riuscì a schivare un colpo, ma al secondo venne trafitto da un lungo artiglio e cominciò a sputare sangue.

"Avevi ragione tu. Vai! Avvisa tutti i draghi della situazione. Di' loro che te l'ha detto Nalong. Presto!"

Birke obbedì. Non si guardò alle spalle mentre si allontanava perché non gli sarebbe piaciuto assistere alla morte di un altro drago. Poi trovò un gruppo di dieci draghi anziani dialogare.

"Ascoltatemi, vi supplico! La mia sorellina e Nalong sono stati uccisi da degli esseri misteriosi! Vi prego, aiutatemi!" disse Birke quasi piangendo.
"Eh? Nalong? Impossibile! Ma che vai dicendo, moccioso?" dissero gli anziani prima di guardarsi e mettersi a ridere.

Loro non mi credono... È questo che ha provato mio nonno, allora. Che per tutta la vita lui abbia avuto questo senso di tristezza? – pensò Birke.

Dopo, egli vide un altro di quei mostri e notò che aveva del sangue su tutto il corpo, specialmente sugli artigli. Anche gli anziani lo avvistarono e gli si avventarono contro, dando il via a uno scontro fatale. Birke era voglioso di intervenire, ma non poteva far altro che guardare gli anziani cadere a uno a uno. Per fortuna, due di loro si salvarono e misero in fin di vita l'essere, il quale venne tramortito dalla coda enorme di un drago Nero che, infine, terminò la sua vita con un morso.

"Venite con me, ho già avvisato la maggior parte della popolazione" disse il Nero, il quale successivamente rivelò loro il proprio nome: Blyck.

Era un drago molto robusto e forte, ma ciò che lo contraddistingueva era la sua grossa coda. In realtà, essa era così a causa di un problema genetico, trasmesso dalla sua famiglia di generazione in generazione. Tuttavia, nessuno della sua famiglia aveva mai avuto una coda di tale grandezza!

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