Capitolo XVII

0 0 0
                                    

Birke, Grenwire, Nalong e Levery aiutano Malygon a combattere il demone anomalo:

Grenwire riuscì a raggiungere velocità mai viste prima, così congelava gli arti del mostro immobilizzandolo per qualche secondo, quel che bastava affinché Nalong potesse sparargli raggi luminosi e ferirlo gravemente.
Levery controllava il vento e, con l'aiuto di Birke, creava dei tornado, che quest'ultimo incendiava con le sue fiamme blu, i quali poi venivano scagliati contro il demone.
Malygon usava le sue possenti corna per colpire le zone vitali del mostro.

Tutti gli altri draghi di Eratun sembravano esausti; qualcuno aiutò loro cinque, qualcun altro lasciò il campo di battaglia perché stremato.

Insomma, il gioco di squadra sembrava il segreto per vincere la battaglia.

Tuttavia, i draghi si accorsero subito che il demone non reagiva e, anzi, non sembrava subire alcun colpo. Poi il cielo si fece rosso sangue e caddero fiamme enormi che investirono i combattenti.

Dietro il demone apparve il drago Leggendario del Vulcano, che strappò il cuore al mostro e se lo mangiò. Dopo un intenso ruggito, il demone e il drago svanirono tra il fumo.

...

La moglie di Blyck fu lasciata riposare tra i draghi marini, dove Senwire si prese cura di lei.

Blyck, Grayl, Lire e Sonder, invece, si diressero dagli altri, ma vennero fermati dal Leggendario del Fulmine. Sonder disse agli altri: "Andatevene, qui ci penso io".
"Pazzo!" esclamò Lire.
"Posso farcela. Per mio padre!"
"No, fatti aiutare almeno da me" disse Grayl.
"E va bene. Io e Grayl restiamo qui, voi due andate a Greenland.

Ma il Leggendario li fermò e disse: "Non sono qui per combattere con voi, volevo solo sapere dove fosse il Leggendario del Vulcano. Beh, è stato facile".

Oh oh – pensò Lire.

Il Leggendario si mise a volare veloce, ma un fulmine molto potente lo colpì alle spalle. Quindi il drago si fermò e si rivolse a Sonder così: "Tu hai scagliato quel fulmine... Non male per essere nato da pochi giorni".

Poi si avvicinò a Sonder il quale continuava a scagliare fulmini che, però, non andarono a segno.

"Vediamo cosa sai fare" disse il Leggendario.

Sonder si arrabbiò, ma, quando si lanciò contro il Leggendario, venne colpito da un suo fulmine e si fermò.

"Mi aspettavo di più dal figlio del mio eterno rivale" disse il Leggendario, che poi se ne andò...

"In un momento come questo non dobbiamo essere egoisti, Sonder. Dobbiamo collaborare. Solo così vinceremo" disse Blyck a Sonder.

Sonder annuì.

"Non abbiamo tempo da perdere! Se mia madre si unisse a quel mostro non ci sarebbe più nulla da fare per noi!" esclamò Lire.

I quattro si diressero a Greenland...

I racconti di EratunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora