Capitolo XIV

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Una settimana prima che iniziasse la battaglia finale a Greenland, sulle nuvole del Sahargon accadde un evento che non si sarebbe mai dovuto verificare:

"Ti ho finalmente sconfitto. Lasciami in pace, adesso. Lasciami andare via!"
"Non... te lo... permetterò!"
"Taci! E muori!"

Il Leggendario del Fulmine attaccò a sorpresa il Leggendario del Vento, affondò gli artigli sulla sua testa e la staccò per poi gettarla via il più lontano possibile. Prima di volare via dal deserto vide che il Leggendario del Vento aveva lasciato un uovo più grande del normale, ma egli lo lasciò lì, non volendo averci nulla a che fare.

...

L'uovo si schiuse il giorno dopo e nacque un cucciolo già molto sviluppato. "Sonder" era il nome che si diede.

Egli era un drago Tonante particolare perché sapeva già usare a pieno il suo elemento, era sin da cucciolo di notevoli dimensioni e aveva due colori: il ciano e il giallo.

Il piccolo trovò il corpo morto del Leggendario del Vento e notò che le ferite erano state inflitte da artigli elettrizzanti. Pensò che quello fosse il suo genitore. Quindi decise di andare a cercare informazioni su quanto successo.

...

Qualche giorno dopo, nel Vulcano Vistoso, Lire combattè contro sua madre, il drago Leggendario del Vulcano.

Il duello fu a senso unico: la madre prese per la testa il figlio e gli diede un colpo che lo stordì, ma lo lasciò in vita.

Poi, il Leggendario uscì dal Vulcano e i suoi colori si fecero più scuri e meno brillanti, ma la sua potenza crebbe a dismisura e le sue fiamme diventarono del colore del sangue.

Sonder, che si aggirava da quelle parti, desideroso di esplorare il vulcano, riuscì a non farsi vedere dal Leggendario, il quale volò a tutta velocità in direzione dell'Oceano Oscuro.

Quando egli entrò nel vulcano, con non poche difficoltà, vide un drago grande quanto lui e lo aiutò a riprendere le forze.

"Ehi, tutto bene?"
"Quasi. Grazie dell'aiuto, amico. Qual è il tuo nome?"
"Mi chiamo Sonder. Tu, invece?"
"Lire."
"Bel nome. Cosa è successo qui?"
"Hai visto quel drago enorme uscire da lassù?"
"Sì, faceva paura!"
"Beh, lei è mia madre, il drago Leggendario del Vulcano Vistoso."
"Tua madre? Aspetta, è lei che ti ha ridotto in questo stato?"
"Esatto. Sai, ho un caro amico che per adesso sta combattendo contro i demoni."
"Demoni? Sta combattendo da solo?"
"No, tutti i draghi di Eratun stanno combattendo contro quegli esseri spuntati da chissà dove. Io invece dovevo stare qui a cercare di evitare che mia madre perda il senno. Come vedi ho fallito. Come può un drago così piccolo e debole tenere a bada un mostro del genere?"
"È pur sempre tua madre..."
"Non hai capito. Devi sapere che, dopo l'incontro con il mio amico Birke, sono giunto a una conclusione: c'era qualche differenza tra Birke, un drago, e mia madre... Quindi, beh..."
"Pensi che tua madre sia un demone?"
"Sei sveglio, amico. A proposito, che ci fai qui?"
"Sto cercando delle informazioni. Sono nato su una nuvola, accanto al cadavere di un drago bianco enorme come tua madre, lacerato e decapitato da artigli elettrizzanti."
"Cosa?! Non mi dire che... Ma è terribile!"
"Mh?"
"Tu... Tu sei il figlio del Leggendario del Vento! E il Leggendario del Fulmine l'ha ucciso. Senza di lui siamo spacciati!"
"..."
"Cos'è quella faccia determinata?!"
"Dobbiamo andare lì fuori e aiutare gli altri draghi."
"Cavolo! Siamo contro i demoni e due draghi Leggendari... Potremo mai vincere?!"
"Proviamoci! Scommetto che agli altri draghi farebbe comodo il nostro aiuto."

Sonder e Lire si fecero forza e andarono ad aiutare gli altri draghi che stavano combattendo a Greenland.

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