Capitolo 29

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Era da un paio di settimane che Betty non mi parlava.

Tutti le hanno detto che doveva ascoltarmi, ma lei continuava a fare di testa sua.

Quando avevamo giocato la partita dei quarti contro il Belgio, vinta da noi con un 2-1, Betty era andata da tutti ma da me no.

Mi stava proprio evitando.

La mattina dopo la litigata chiese a Manu se potesse stare con lui in stanza e lui ovviamente accettò.

Stasera ci sarebbe stata la semi-finale.

Italia-Spagna.

La giornata passò come tutte le altre.

I ragazzi che continuavano a far capire a Betty che la ragazza con cui ero al telefono era mia sorella, ma in modo invano; i soliti scherzi di Lore e Ciro e altre cose assolutamente normali.

Durante il viaggio in aereo per Wembley, provai a mettermi vicino a Betty ma fu un tentativo inutile.

Sembravamo due opposti.

Arrivammo allo stadio e la partita cominciò.

Finì il primo tempo senza nessuna rete.

Arrivò quel dannatissimo minuto: il 60'.

Fede la buttò dentro.

Finalmente.

Ora eravamo 1-0 per noi.

Appena la palla entrò in porta, Fede corse verso la panchina per abbracciare Claudia.

Fede: "Amore, questo per te"

Si abbracciarono ancora e quando Fede tornò in campo, vidi la faccia un po' sconvolta ma probabilmente la più felice del mondo di Claudia.

A 10 minuti dalla fine, segnò la Spagna.

Fu un duro colpo.

Eravamo 1-1.

Finiti i tempi regolamentari, cominciarono i tempi supplementari.

Niente, ancora 1-1.

Fu il turno dei rigori.

Chi vinceva, andava in finale.

I primi a tirare eravamo noi.

Locatelli, parato.

Olmo, Gigio la prese con i guantoni.

0-0.

Belotti, gol.

Moreno, gol.

Bonucci, gol.

Thiago, gol.

Bernardeschi, gol.

Morata, parato.

Era il turno di Jorginho.

Se segnava, andavamo in finale.

Contro l'Inghilterra.

Qui.

A Wembley.

L'11 Luglio.

L'arbitro posizionò la palla sul dischetto.

C'era solo Jorginho.

Jorginho contro Simon.

Jorginho arretrò un po'.

Avevo una netta sensazione che tirasse fortissimo.

Invece fu proprio il contrario.

Fece una rincorsa.

Rallentò all'ultimo.

Il portiere si buttò a sinistra.

Jorginho mandò la palla a destra.

Lo spiazzò completamente.

Appena la palla entrò tutto lo stadio emise un boato gigante.

Avevamo vinto.

L'11 Luglio qui, c'eravamo noi.

A Wembley.

In finale dell'Europeo.

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