Capitolo 37

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Scendemmo e trovammo tutti già seduti a tavola.

Lore: "Oh alleluia, aspettavamo solo voi"

Ciro: "Ma..."

Si fermò notando che io e Matte eravamo insieme, mano nella mano.

Fede: "Ora voi spiegate tutto immediatamente"

Io e Teo ci guardammo per poi sorridere.

Berna: "Aaah, i piccioncini ci nascondono qualcosa eh?"

Io: "Assolutamente niente"

Teo si mise a ridere e io gli diedi una gomitata nel fianco.

Lore: "Ora voi due venite a mangiare, perché qui stiamo tutti morendo di fame, e ci raccontate tutto, nei minimi dettagli"

Teo mi guardò, probabilmente ancora dolorante per la gomitata.

Teo: "Glielo diciamo?"

Io: "Boh, contenti voi..."

Si sentì un boato di gioia da parte di tutto il tavolo.

Ci andammo a sedere negli unici 2 posti rimasti.

Per tutto il pranzo raccontammo ciò che era successo.

Lore: "Wha"

Berna: "Io non sono mai stato così... così..."

Io: "Scioccobasito?"

Tutti: "Eh?"

Io: "No niente, lasciate stare"

Lore: "Betty, senti, se usi delle parole inesistenti nel dizionario italiano non è affatto colpa nostra"

Incrociai le braccia e feci il finto broncio.

Ci alzammo tutti da tavola per andare ognuno nella propria camera.

Vidi Nico e Ale andare verso le scale.

Guardai Matteo, spostai lo sguardo su Ale e tornai a guardare Matteo.

Lui annuì.

Dopo questa sua conferma, mi misi a correre per raggiungere Ale prima che salisse le scale.

Per fortuna ci riuscii.

Io: "Ale"

Lui si girò e mi guardò.

Lo abbracciai forte.

Io: "Ti amo tanto"

Ale: "Anche io piccola" e ricambiò l'abbraccio.

Gli parlai con la faccia incastrata nel suo petto.

Io: "Non dimenticartelo mai"

Ale: "Non me lo dimenticherò mai"

Dopo questo mi lasciò un bacio sulla testa e salì le scale insieme a Nico.

Io tornai da Matteo.

Teo: "Andiamo in camera principessa?"

Mise il gomito verso di me, come per invitarmi ad andare a braccetto fino in stanza.

Io: "Con lei, sempre"

Incastrai il mio braccio con il suo ed andammo in camera.

Entrammo in stanza.

Matteo chiuse la porta dietro di noi per rimanere da soli, senza nessuno che ci disturbasse.

Subito dopo averlo fatto, mi prese in braccio a mo' di principessa e mi appoggiò delicatamente sul letto.

Teo era ancora in piedi e mi guardava.

Io: "Teo, non è vietato coricarsi"

Si mise a ridere.

Il suo sorriso.

Mi era mancato tanto.

Teo: "Abbiamo tutto il pomeriggio"

Si coricò vicino a me.

Io mi misi sul fianco sinistro e lui sul destro.

Ci guardavamo negli occhi.

Dio quanto era bello.

Cominciammo con qualche bacio a stampo, ma la situazione si trasformò in una cosa passionale.

Io: "Ti amo Matteo Pessina"

Teo: "Ti amo Elisabetta Bastoni"

Mi prese per i fianchi, mi strinse più a sé e ciaddormentammo.

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