Capitolo 39

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Dopo 5 o 6 partite, vinte quasi tutte da me, Teo mise il joypad sul letto e mi guardò.

Teo: "Ah Amore, ho una cosa da darti"

Io: "Teo non cominciare"

Teo: "Cosa?"

Io: "A corteggiarmi"

Teo: "Ma tu devi essere corteggiata, sei la mia principessa"

Dopo questo si allungò per darmi un bacio sulla testa e si alzò dal letto per andare verso l'armadio.

Prima di aprire le ante, si girò e mi guardò.

Teo: "Tu chiudi gli occhi"

Mi misi a ridere e chiusi gli occhi.

Non vedevo nulla, ma riuscivo solo a sentire il rumore di un pacchetto.

Sentii le ante chiudersi e Matteo gattonare sul letto.

Teo: "Apri gli occhi"

Li aprii.

Mi trovai davanti Matteo con le mani dietro la schiena.

Mi guardò, sorrise e mi porse il pacchetto.

Era avvolto da una bellissima carta azzurra.

Era morbido.

Attaccato con un pezzo di scotch, c'era un biglietto.

Lo aprii e lessi.

'A te, che sei bellissima, dolce, altruista, che mi fai sempre sorridere, a te che sei perfetta. Sei la mia principessa, ti amo più di qualsiasi cosa in questo mondo'

Lo guardai dopo aver finito di leggere.

Io: "Ma amore grazie"

Gli saltai addosso e lo riempii di bacini su tutta la faccia.

Teo mi diede un bacio a stampo.

Teo: "Dai apri il pacchetto"

Ci mettemmo a gambe incrociate, uno davanti all'altro.

Cominciai ad aprire il pacchetto delicatamente.

Quando tolsi la carta la vidi.

La maglietta degli Azzurri.

Io: "Ma amore grazie"

Teo: "Non hai visto il bello. Aprila"

Feci come mi disse.

Tolsi la plastica intorno e intravidi un 1.

Oddio.

Dopo averla aperta completamente la girai.

C'era la scritta "PESSINA" con il numero 12.

Io non sapevo cosa dire.

Rimasi a guardarla a bocca aperta.

Teo: "Te l'avevo promessa"

Lo guardai.

Io: "Ma quanto ti amo"

Gli diedi un bacio.

Teo: "Dai provala"

Presi la maglietta ed andai in bagno.

Mi tolsi la felpa e la maglietta che avevo e mi misi l'altra.

Mi calzava a pennello.

Quando uscii dal bagno, Teo mi guardò a bocca aperta.

Io: "Teo chiudi quella bocca, sembri un pesce lesso"

Teo: "Sei bellissima"

Arrossii un po'.

Lui si alzò dal letto per venire ad abbracciarmi.

Mi prese a mo' di principessa.

Teo: "Il prossimo passo sono i pantaloncini"

Io: "E le tue belle scarpe?"

Teo: "Hai il piede minuscolo"

Io: "Teo, ho un 39"

Teo: "Appunto"

Ci mettemmo a ridere.

Mi posò nuovamente sul letto e mi abbracciò.

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