Spossati dalla battaglia contro i reietti, Stella, Sabato e Darlina distesero le schiene doloranti su delle montagnole di sabbia e si addormentarono a poche ore dall'alba. Erano troppo a pezzi per badare al disagio di dormire in pieno deserto sahariano. Non si accorsero nemmeno della sinistra ombra che era aleggiata su loro, un attimo prima che chiudessero gli occhi.
A vederli spalmati sui cumuli sabbiosi, Sabato a bocca aperta imitato dalla testa del Basilisco, Darlina a braccia aperte e gambe spalancate, con le teste della capretta e del leoncino nascosti tra le ascelle, e Stella, allungata al massimo con la chioma serpentesca a raggiera sulla sabbia, sembravano esseri schiantati a terra da una forza misteriosa.
Al primo raggio di sole Darlina aprì gli occhi per prima. In automatico anche le bestiole sul seno si svegliarono, non senza lesinare feste alla padrona del corpo, felice di ricambiare con un paio di carezze.
La Chimera sbatté le ali per sfruttare il refrigerio che le procurava, dato il caldo torrido già di primo mattino. Così facendo, si scrollò di dosso la sabbia, che frustò i visi di Stella e Sabato, svegliando anche loro.
«Non so se dire buongiorno,» protestò la Medusa, scacciando dal volto i granelli di sabbia. I serpenti agitati dal risveglio, ondeggiavano infastiditi.
«Direi di no,» disse Sabato. «Ho tutte le ossa incriccate. Ci vorrebbe un posto dove fare le sabbiature.»
«Sul serio?» Rispose Stella, mostrando con un gesto l'immensità del Sahara attorno.
«Meglio trovare dell'acqua,» propose Darlina, già con la voce graffiata dalla sete.
«Meglio trovare Mausolo, e finire 'sta storia,» mormorò Stella rimettendosi in piedi. Non attese il parere di nessuno, si era svegliata di pessimo umore. Allungò un braccio. «Su, serpente indicatore, indicami dov'è Mausolo. Sono sicura di averlo colpito con la saetta della folgorite, ieri sera. Ho l'impressione che non se la passi bene,» ridacchiò malevole.
«Stella, quando fai così, mi fai paura,» ammise Darlina, mentre osservava il sottile serpente verde foglia avvolgere il braccio dell'amica fino a mordicchiare l'indice indicatore. «Ma sei sicura che_» Non terminò di esprimere il dubbio che il braccio di Stella prese a indicare la direzione nord-ovest.
«La Pupa ha messo la freccia!» esclamò la testa del Basilisco. Sabato scosse la testa e si aggiustò gli occhiali sul naso.
«Ci servono i cammelli,» disse girando su sé stesso. «Ma dove sono?» Aguzzò la vista e dietro un alto cumulo di sabbia notò un gruppo di gobbe. Provò a lanciare un fischio di richiamo e inaspettatamente i tre animali ubbidirono. L'uomo rise vedendo le testone ruminanti ondeggiare su e giù man mano che si avvicinavano.
Sabato e Darlina erano già saliti sulle groppe, ma Stella no. Era accigliata. Stava leggendo una scritta apparsa sul dorso del serpente indicatore.
«Dai, Stella! Salta sul Drome-Dario Argento, che fai? Ti sei incantata? Lo ammiri dopo il tuo serpente freccia stradale!» rimbrottò Darlina. «Ah, e già che ci sei, chiedigli se c'è una gelateria per strada,» aggiunse sventolando più forte le ali di oca.
Stella si avvicinò al dromedario, non badò alla docilità quasi servile con la quale quello si accovacciò per agevolarle la salita. Salì senza nemmeno accorgersene. «Ragazzi, sul serpente c'è scritto qualcosa, ma non riesco a capire. "Non di qua, ma dal lato opposto non mangiate carne." Voi ci capite qualcosa?»
La residenza di Mausolo rappresentava tutto ciò che in quel momento Stella e compagni avevano bisogno. Tanta acqua pura, come quella che circondava l'oasi, il cui perimetro era un circolo perfetto. Ombra, come quella proiettata dai palmizi spontanei, cibo e ogni genere di conforto. Ah, e Mausolo ovviamente, il ricercato da Artemisia, che se ne stava sdraiato a pancia in giù a farsi fare un massaggio da uno schiavo.
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ANTIEROI ANTICHI COME NONNI
FantasíaSono nonni. Sono tre. Sono: Stella, Darlina e Sabato, amici inseparabili chiamati ad aiutare una giovane donna a cercare il marito perduto. Sembra un compito semplice e innocuo, ma così non è. Ritrovare quell'uomo è il riscatto della vita di migliai...