IMMAGINA MARVEL

Peter 3 x Reader (rosso)

Mi svegliai nel cuore della notte a causa di due leggeri colpi.
Mi girai verso la mia finestra e lo vidi.

«Peter che cosa ci fai qui?» gli chiesi ridacchiando facendolo entrare in camera mia.
«Mi mancavi» rispose lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.
«Dai stenditi affianco a me» gli proposi, e così fece.
Mi accoccolai al suo petto mentre Peter mi accarezzava la testa facendo movimenti circolari con le dita.

Mi baciò le labbra e dopo un po' scese sul collo.
«Peter...» dissi quasi gemendo.
«Mmh» rispose sul mio collo.
«Non possiamo farlo, ci sono i miei genitori»
Il moro si girò verso la porta e poi mi riguardò.
«Non mi pare che i tuoi genitori siano qui»
In risposta ridacchiai e diedi vita ad un bacio più "aggressivo" di prima.

Mi stesi a pancia in su e lui si mise sopra di me.
Si tolse la giacca e la maglia, rimanendo così a petto nudo.
Gli accarezzai la pelle scoperta e sentii i suoi muscoli contrarsi sotto il mio tocco, sorrisi di rimando sulle sue labbra.
Scambiai le posizioni e mi misi a cavalcioni su di lui per potermi spogliare.
Quando rimanemmo in intimo, Peter si mise tra le mie gambe e mi levò gli ultimi pezzi rimasti e poi mi guardò come per chiedermi il concesso che io gli diedi.
Sentii la sua lingua assaporarmi lentamente, conosceva bene i miei punti deboli e li sapeva toccare tutti benissimo.
Dopo un po' sentii anche due dita entrare in me e, non aspettandomelo, gemetti e mi coprii subito la bocca con la mano.
Peter sorrise e continuò fino a quando venni sussurrando il suo nome.

«Immagino che tocchi a me adesso»
dissi scambiando le posizioni con le gambe ancora un po' tremanti.
Ora si trovava Peter supino e io a cavalcioni su di lui.
Dato che aveva ancora l intimo su, decisi di divertirmi un po' prima.
Strusciai la mia nudità su di lui facendolo eccitare maggiormente.
«Y/n...» sussurrò gemendo.
Ridacchiai e li tolsi l intimo fino a quando non sentii un rumore provenire dal corridoio e vidi le luci accendersi.

«Cazzo nasconditi sotto il letto» dissi mandandolo nel suo nascondiglio.
Mi rivestii in fretta e furia e appena in tempo quando mio padre varcò la soglia della mia camera.
«Y/n?»
Non risposi facendo finta di dormire.
«Non era lei, me lo sarò immaginato.»
concluse per poi chiudere la porta e quando mi accertai che fosse andato a dormire, feci uscire Peter e mi rispogliai velocemente.
«Ti rendi conto che io ho ancora un erezione in corso vero?»
Ridacchiai silenziosamente per poi rimettermi com'ero prima, a cavalcioni su di lui.

Gli tolsi quell ultimo indumento di troppo prima di massaggiarli il membro eretto.
Quando non se lo aspettava, lo presi in bocca e cominciai a fare su e giù con la testa mentre quest'ultima veniva tenuta da Peter.
«Y/n...» gemette, per fortuna, in un sussurro.
Andai avanti fino a farlo venire, ingoiai tutto il liquido per poi mettermi su di lui facendo scontrare le nostre nudità.
Entrai in lui trattenendo un gemito e la sua mano sinistra finì a messaggiare un mio seno, mentre la sua mano destra, più precisamente le sue dita, andarono a massaggiare il mio clitoride.
Peter invertì le posizioni e finii sotto di lui, continuò a massaggiare il mio clitoride e quando tocco il mio punto debole gemetti.
Peter prontamente mi tappò la bocca.
«Non vorrai farci scoprire, tesoro» disse divertito.
Per complicargli le cose, feci scivolare il suo indice, ancora a zittirmi, all interno della mia bocca, mentre la mia lingua lo leccava e succhiava.
Peter all inizio sgranò gli occhi ma poi lo vidi in difficoltà.
Venni per prima e in seguito venne lui.

In un primo momento rimase su di me, cercando di prendere forze e poi si stese affianco a me ancora col fiato corto.
«Adesso come fai a tornare a casa?»
«Ci torno domani mattina, passo qui la notte» disse andando a chiudere la porta a chiave per poi stendersi con me.

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Ho scritto Peter 3, ma potete tranquillamente immaginarvi anche gli altri Peter.