HEY! HEY! Hey!

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Dopo diversi secondi d'attesa si lascio delicatamente cadere sopra di me, le sue braccia mi avvolsero prendendomi da dietro i fianchi, Bokuto mi tirò con se dall'altra parte del letto scambiando la posizione in sui eravamo. Adesso ero io che mi trovavo sopra di lui appoggiata al suo petto impedita da ogni movimento dalle sue braccia che mi tenevano in vita.

Molto probabilmente il mio viso in quel momento era comparabile al colore di un pomodoro, cercai di staccarmi da quella situazione alquanto imbarazzante facendo forza sulle mie braccia ma, inutile specificarlo, per colpa delle sue braccia fu un tentativo inutile. Senza che me ne rendessi conto feci uscire dalla bocca, al posto di delle parole dei lievi gemiti ma come sempre, me ne accorsi troppo tardi. Lasciai andare la forza nelle braccia cadendo nuovamente sopra di lui.

Bokuto strinse i miei fianchi e appoggio il volto nell'incavo del mio collo. ''Ancora un po' così ti prego'' La sua voce ancora impastata dal sonno mi calmò e tranquillizzò ma l'unica che doveva pregare qui era la sottoscritta. Neanch'io mi immagino quanto abbia atteso di essere abbracciata così da qualcuno o solo trovare qualcuno così.

Per colpa di ciò successo prima finì per addormentarmi e svegliarmi ma non come la precedente. Bokuto non si trovava più nel letto, la porta della camera era aperta e sentivo dei rumori provenire dalla cucina, cercai le ciabatte che naturalmente si erano infilate sotto il letto e andai verso la stanza da cui proveniva il rumore.
Aperta la porta vidi Bokuto che preparava qualcosa probabilmente per la colazione.
Prima di salutarlo aspettai diversi secondi ad ammirare la sua figura di spalle e anche questa volta lo trovai bellissimo.  Due spalle larghe seguite da una vita leggermente più stretta entrambi messi maggiormente in risalto grazie alla maglietta non propriamente della sua misura.

T/n: "Ciao"

Bokuto: "Buongiorno, stavo preparando qualcosa da mangiare". Che carino.

T/n: ''Grazie''. Ringraziai con un sorriso in volto.

Mi avvicinai per vedere cosa stesse preparando. Già dalla porta della cucina riuscivo a sentire un buonissimo profumo ma non riuscivo a distinguerlo. Mi spostai al suo fianco spostando la vista verso le sue mani. Stava riempendo dei dorayaki e alla sinistra c'erano due bicchieri di spremuta d'arancia.

Dopo che finimmo di mangiare Bokuto si offrì di lavare i piatti e come potere rifiutare. Ne approfittai e andai in bagno, staccai i vestiti di Bokuto da dove li avevo attaccati la sera prima e li portai sul divano.

T/n: ''Bokuto''.

Bokuto: ''Si?''

T/n: ''Ieri ho preso la tua borsa e ho lavato i vestiti che c'erano dentro e-''

Bokuto: ''GRAZIE''. In un decimo di secondo mi saltò a dosso facendoci cadere sul divano. Ma non appena si accorse che mi stava soffocando si spostò.

T/n: ''Io verso le 10:30 devo uscire per andare al minimarket per fare la spesa, se non hai niente da fare vieni con me? E' sulla via per tornare a casa tua''. Sorrise per poi rispondere ''OKE'' con anche il segno di mano.

SKIP TIME 10:35

Bokuto si è cambiato e siamo usciti per andare a fare la spesa.

T/n: ''Ti devo chiedere scusa''.

Bokuto: ''Per cosa?''

T/n: ''Ti ho usato come cuscino e mi sono addormentata''.

Bokuto: ''AHAH, lo so, come sono come cuscino?''

T/n: ''direi un'ottimo cuscino''.

Bokuto:''Allora diventerò il tuo cuscino''. Cercai di trattener una risata appoggiando la mano sulla bocca.

Dopo un paio di minuti arrivammo davanti al market, salutai Bokuto dicendoli di andare a casa e non preoccuparsi. Feci una spesa veloce prendendo soprattutto ramen istantanei e patatine e tornai a casa. Tolsi la spesa dalle borse e la misi a posto una volta finito pensai alla cosa più brutta a cui potessi pensare.

Lunedì e il ritorno a scuola.

Svogliatamente andai in camera e cercai il diario.

Lunedì:  (es. algebra).  (es. inglese).  (verifica chimica).
Martedì: (interrogazioni filosofia).  (es. -

VERIFICA DI CHIMICA?!  
Solo dopo realizzai che ero fregata.  In chimica ero pessima ma tenevo i voti abbastanza alti con la pratica.   Cosa fare? Chiamare mamma di rimpiazzo che sa la chimica. 

-CHIAMATA A KUROO-

T/n: "Buongiorno"

Kuroo: "Buongiorno micetta, come mai una chiamata a quest'ora? Hai deciso di lasciare Bokuto per me".

T/n: "Molto, ma molto spiritoso ma no.  Io domani ho una verifica di chimica e volevo chiederti una piccola piccola mano".

Kuroo: "Ah si certo, ci incontriamo al parco XXX nel primo pomeriggio verso le due?".

T/n: "Grazie mille mi hai salvato".

Kuroo: "Allora a dopo micetta".

-FINE CHIAMATA-

SKIP TIME 17:45

... Kuroo: " e con questo dovremmo avrete finito. C'è qualcosa che è poco chiaro?"

T/n: "Mh no penso di avere capito tutto. Grazie mille sei il mio salvatore".

Kuroo: "Prego micetta, un bacio non me lo merito".

T/n: "Onestamente grazie ma no. Fattelo dare da Kenma, ora devo andare. Ciao".

Una volta tornata a casa fini di fare i compiti per la settimana mi preparai la cena e andai a dormire.

La mattina una volta sveglia andai in bagno, mi lavai, indossai l'uniforme e presi le cuffie per la strada di scuola. Aspettai l'inizio delle lezioni giocando con il telefono per poi iniziare con la verifica di chimica.

Finalmente era l'ora di pranzo. Uscì dalla classe e andai con Keiji a cercare Bokuto per mangiare insieme. Come primo posto andammo nella sua classe dove lo trovammo. Prese anche lui il suo Bento e salimmo sul tetto.

Bokuto: ''AHH, HO UNA FAME, avevate una verifica come è andata?''

T/n: ''Penso bene direi, c'è non lo so''.

Akaashi: ''Si bene''.

T/n: ''Ragazzi pensavo di cercare un club di pallavolo femminile. Se voglio continuare anche dopo le superiori dovrei farmi notare. Cosa ne pensate?''

Akaashi: ''Penso che faresti benissimo''. Anche Bokuto annuì pieno di energia.

Aspettammo l'orario per tornare in classe sempre seduti sul tetto a parlare di cose di poco conto.
Passando per i corridoi Bokuto saltò la sua classe per accompagnare me e Keiji. Proprio prima di entrare qualcuno mi tirò per un polso impedendomi di entrare. Era ovviamente Bokuto, sposto la presa del mio polso su tutta la mia mano facendo incrociare le dita. Senza preavviso mi lascio un bacio a stampo sulle labbra e mi salutò.

Entrai in classe leggermente traumatizzata ma a svegliarmi fu una voce.

Maki: "...

tutto grazie a te (bokuto x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora