Hey! Hey! hey!

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Ero appoggiato con la pancia sopra la spalla di Bokuto ma avendo ancora la switch sotto la maglia, infatti, scivolo via e prima che potessi prenderla il ragazzo mi precedette nei movimenti  prendendola al volo. Nonostante tutto non sarei riuscita a prenderla da come mi trovavo in quel momento. Ovvero una situazione alquanto imbarazzante.

Bokuto: ''BECCATA. Devo svelarti un segreto, ti avevo visto da prima che giocavi'' Per poco non caddi dallo spavento, quel ragazzo urlava troppo. Ma prima che potessi rispondergli mi accorsi della direzione in cui stavamo andando.  Mi stava portando verso la mensa.

T/n: ''Ehm, che ne diresti di mettermi giù?'' Chiesi sperando in una certa risposta o azione ma Bokuto non sembrava voler rispondere e la sua camminata decisa verso la mensa continuò. 

Ormai arresa mi feci trasportare fino alla porta prima della mensa, dove il ragazzo mi appoggio finalmente giù dalla sua spalla. 

''Lo sanno tutti che ti piaceva''      Maledetta mente. Non potevo neanche contraddirla  poiche era mia. 

Entrando nella sala miparve che non ci fosse ormai quasi più nessuno. Gli unici presenti erano il corvino con il suo alzatore e nel nel loro tavolo c'era anche un'altro vassoio, probabilmente quello di Bokuto. Sempre accompagnata dalla mia scorta composta da Bokuto, andai a prendere anch'io il mio vassoio per poi sedermi insieme al tavolo dei ragazzi. 

Kuuro: ''Micetta dove eri finita?'' Il biondo sembrava completamente disinteressato del discorso, cosa che avrei voluto fare anch'io e molto volentieri. Con un sorriso sforzato risposi come avevo fatto precedentemente con Bokuto, che al suo contrario, ci credette. 

Kuuro: ''Ei micetta, quella schiacciata di prima era fantastica'' Anche l'alzatore annuì convinto. 

T/n: ''Grazie ma anche te la tua è stata una fighissima'' 

Sentì una presenza triste di fianco a me, infatti era così. Forse dopo i complimenti fatti al corvino Bokuto si era offeso. E' paggio di un bambino. 

T/n: ''Ma hai visto la schiacciata di Bokuto?! E' tipo wow'' Magari fargli dei complimenti indiretti avrebbero risolto tutto. Infatti fu così. Il ragazzo tornò subito in forma con il suo bellissimo sorriso stampato in faccia.  Dopo 5 minuti passati a parlare e magiare pensai che fosse l'ora per tornare dagli altri ma fui fermata dal biondo che in quei minuti non aveva perso bocca se non per mangiare ì

Kenma: ''Guarda che devi mangiare di più come pensi di reggere una settimana solo così''. Personalmente non me lo aspettavo. Fino a poco tempo fa mi sembrava quello meno interessato.

T/n: ''Ahah non ti preoccupare ci riesco benissimo'' Così mi alzai e afferrai di fretta ciò che aveva in mano Bokuto, ma per fortuna, i due ragazzi non sembravano aver visto e sempre di corsa andai verso la mia stanza per mettere via la switch.

Una volta ritorna ,alla velocità della luce, iniziammo gli allenamenti. Ma c'ere una sorpresa. 

Avremmo giocato una partita, dove anch'io avrei dovuto partecipare. E' dall'inizio dell'anno scorso, dopo la morte di mia nonna, che non giocavo una partita. Avevo paura. Non paura di giocare, paura delle conseguenze. Forse non giocavo per colpa di mia nonna, forse di ciò che le era accaduto, forse avevo solamente paura io, forse ancora, avevo paura di sbagliare. Conoscevo le mie capacità ma se avessi sbagliato qualcosa e mi fossi fatta prendere dal panico. Non sapevo cosa fare.

Mente pensavo a una possibile soluzione l'allenatore chiamo il mio nome. Panico. Cosa fare pensa velocemente. ''T/n in battuta''. Non le avevamo ancora provate le battute dall'inizio del ritiro, e se avessi sbagliato. Sbagliare il primo punto in battuta non mi piaceva.

Così con poca fiducia nelle mie gambe andai verso il campo prendendo una palla dal cesto.

''Akaashi in 2, Tatsuki in 3, Bokuto in 4, Anohori in 5, Wataru in 6''. In contemporanea l'antro allenatore: ''Kai in 1, Kozume in 2, Kuuro in 3, Yamamoto in 4, Teshiro in 5, e Yaku in 6''.
Il panico mi prese, cosa avrei potuto fare.  Che cavolo di pallavolista sono se non riesco neanche a giocare una partita in allenamento per paura di una persona morta, per lo più giocherei con la persona che forse mi piace. Sarebbe un'ottima occasione.  Invece no, sono qui, paralizzata dalla paura a fissare un campo che dopo neanche qualche secondo si era riempito.

Mi trovavo dietro la linea bianca di battuta. Nelle battute eccellevo come nelle schiacciate ma la paura era troppa. Gli sguardi delle due squadre addosso. Chissà cosa si stessero aspettando. Un fischio. L'allenatore ha fischiato devo battere. Forza T/n fai qualche passo indietro alza la palla e batti. Batti. Forza, batti.  Perché, non riesco a muovermi, non ne sono in grado.  Non lo so fare, ho troppa paura.

: ''Forza T/n batti''.

: ''Hey T/n tutto bene?''.

Non capivo chi stesse parlando, avevo la mente completamente vuota, non riuscivo a pensare a niente, l'unico pensiero che avevo in mente era che potesse accadere qualcosa di brutto. Pensavo solo a quella fatidica serata che nonostante le mie preoccupazioni per mandarla in un ospedale non ci andò si vedeva che non stava bene nonostante tutto neanche lei ci volle andare e poi.. e poi... davanti ai miei occhi. 

:''Forza batti''.  Come potevo farlo se fosse accaduto qualcosa? Qualcosa per colpa mia. 

La palla cadde a terra e con essa anche una mia lacrima, una di quelle che fanno male, una silenziosa.  Ero in piedi davanti a tutti con una lacrima che mi rugava il viso.  Corsi via.  

Andai verso gli spogliatoi. Lì non ci sarebbe stato nessuno. Nessuno mi avrebbe visto. 

tutto grazie a te (bokuto x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora