HEY! Hey! Hey!

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 Dopo tutti quei allenamenti passati a ogni suo errore a deprimersi questa era la mia vendetta. 

Rifiutai, anche se abbastanza controvoglia, il piatto e girai la testa altrove. Staccai un piede da terra seguito poi dall'altro e andai verso Kuroo che anche lui aveva rubato dalle mani la switch a Kenma.   Ogni tanto lanciavo delle occhiate per cercare Bokuto che si trovava ancora nella stessa posizione da 5 minuti, il suo sguardo era rivolto verso di me, ma a sua volta era perso nel vuoto e distaccato dalla realtà. 

Kuroo: ''Micetta penso che dovresti-''.   Zittì il ragazzo: ''C'è sempre tutto il viaggio sul pullman, lì lo farò tornare nel mondo dei vivi''.  Il corvino rise, aveva capito che che sapevo perfettamente come comportarmi con il ragazzo. 

Una volta finito il barbecue ci mandarono a recuperare le borse per tornare dove si trovava la scuola. 

Salì sul pullman e andai nell'ultimo posto, come nella partenza, tenendo il posto a Bokuto che non si sarebbe mai aspettato questo mio gesto.    L'unica differenza fu che non tirai fuori la switch ma restati a parlare con il ragazzo. 

T/n: ''Su, su, adesso non fare l'offeso per prima. Non voglio un musone di fianco per tutto il viaggio.  Se continui così mi sposto da Akaashi''

Bokuto: ''NO, NO.  Guarda, guarda!''.   ecco, come avevo detto, cambia facilmente umore.  Però era sempre sincero e puro quel suo sorriso; questa era una delle cose che amavo ed ammiravo di lui. 

Appoggiai la testa sulla sua spalla destra ed ascoltai le sue fantasie stravaganti sugli allenamenti della settimana. Anche se ero presente anch'io durante essi; era sempre bello o meglio dire rilassante ascoltarlo e guardare il suo sorriso.  Senza che me ne rendessi conto, sul mio viso, comparse un lieve sorriso compiaciuto.  Nell'ascoltarlo i miei occhi si fecero sempre più pesanti fino a chiudersi e farmi addormentare nuovamente sulla sua spalla. 

Poco prima che arrivassimo mi svegliai e vidi tutto il pullman completamente in silenzio.  I ragazzi erano tutti talmente stanchi che si sono addormentati.  Al mio fianco si trovava sempre Bokuto, e anche lui stava dormendo. Sembrava così tranquillo e spensierato, presi il telefono dalla tasca dei pantaloni e gli scattai una foto molto disinvolta.  

(Vi lascio immaginare quanto carino possa essere stato)

Andai sulle impostazioni e modificai la schermata di blocco schermo, mettendo ovviamente quella foto.  Pregai il Cielo che nessuno scoprisse più che avevo appena fatto e spensi il telefono.   

Dopo una decina di minuti arrivammo e il prof, che ci aveva accompagnati, fece svegliare tutti con soffio del fischietto che portava al collo.  

Finalmente fummo liberi di scendere da quella scatola rettangolare.   

Bokuto: ''AHHH! Finalmente siamo arrivati. Non ce la facevo più!'' Come biasimarlo.  Aveva perfettamente ragione.  Stare troppo tempo seduti neanche a me piaceva.   

Era sabato quindi l'orario di scuola non ci preoccupava e potevamo riprenderci le ore di sonno perse. 

Sarei dovuta tornare a casa ma qualcosa, o forse meglio dire, qualcuno me lo impedì. 

Stavo andando verso Akaashi per fare la solita strada insieme quando Bokuto mi afferro per il braccio tirandomi indietro. 

T/n: ''Si?'' CI fu un minuto di silenzio dove Bokuto era intento nel dire qualcosa ma dalla sua bocca non usciva alcun suono.  

Bokuto: ''Beh ecco. Si...  Vieni con me''  Tutto così inaspettato.  Il ragazzo mi trascinò via da tutti gli altri fino ad arrivare a un parco abbastanza distante dalla scuola. 

Bokuto: ''Lo so che ci conosciamo da poco ma volevo chiederti se volevi diventare la mia fidanzata''.  Subito dopo averlo chiesto si abbassò a terra fino a toccare con le ginocchia e con la testa guardavo in basso.  Dopo tutto quello che avevamo passato, questa domanda mi faceva quasi ridere.  

Bokuto: ''EH! Perché ridi. Se non vuoi non farti nessun problema è normale''.    Si era offeso. 

T/n: ''Rido perché sei scemo''  Mi guardo ancora più triste. ''Dopo tutto quello che abbiamo passato e anche questa settimana al ritiro mi sembra ovvio.  Intendo, mi hai preso il mio primo bacio e non ti ha dato alcun fastidio prenderne un'altro.  Il fatto che stavamo insieme l'aveva capito pure Keiji''.   

Quel ragazzo è un po' troppo bipolare. Adesso sembra un bambino felice con una caramella.  Dopo che festeggiò da solo per la sua 'conquista' mi accompagno a casa.   Le giornate stavano lentamente iniziando a diventare sempre più lunghe, ma erano solo le 6 di sera e il cielo si stava completamente coprendo con nuvoloni carichi di pioggia e si stava iniziando a sentirsi il freddo e l'umidità, e ovviamente tutte e due eravamo in maglia e pantaloni corti come due ebeti. 

Feci quella domanda alquanto strana che sapevo che mi avrebbe cambiato la giornata:   ''Fuori fa abbastanza freddo ed è già molto buio,  e tu abiti lontano.  Ti andrebbe di restare qui per oggi? ''.  

In un solo istante i suoi occhi si illuminarono, la sua stretta della mano divenne più forte e sul suo viso comparve uno dei sorrisi più puri e felici che avessi mai visto.   Non avevo ancora ragionato su quanto potesse essere imbarazzante, per me, quello che avevo detto.  Lo dissi con tanta naturalezza che dopo essere entrati in casa, solo lì, diventai paonazza. 

Stavo parlando ma dalla mia bocca non uscivano parole comprensibili da un essere umano. 

T/n: ''P- P- Prego fa come fossi a casa tua, io inizio a preparare qualcosa per la cena''.  Più o meno era una frase di senso compiuto no? 

Dopo che mi tolsi le scarpe m fiondai nella mia piccola cucina per scappare dalla situazione.  Cucinai del semplice riso con curry, una delle cose che mi veniva meglio e che sapevo fare. 

Bokuto: ''Che bella questa casa, è tutta ordinata, vivi da sola per caso?''. Stava parlando dalla sala che era la prima stanza dove si entrava dalla porta d'ingresso. 

T/n: ''Non penso sia tanto ordinata, potrei fare di meglio ma non ho voglia.  Comunque si vivo da sola, e te?''.   Per un momento non senti nessuna risposta o rumore provenire dall'altra stanza.   Senti un peso sulla mia testa. Era la mano di Bokuto, lui si era spostato e messo alla mia destra e guardava cosa stessi cucinando. 

tutto grazie a te (bokuto x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora