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RECITA
{V}

All'inizio pensavo fosse una lite normale per far capire alla bionda che Jeon ha bisogno di respirare. Anche se non so bene la loro situazione non mi aspettavo andasse a degenerare in questo modo.

È diventato tutto così pesante, Jeon ha esagerando, una ragazza così potrebbe reagire in modo negativo sentendosi paragonare alle altre.

Dopo averla fatta riprendere con dell'acqua, l'ho abbandonata a Seokjin che l'ha accompagnata a casa nonostante le proteste.

Dovendo lavorare torno dal capo che lo ritrovo nella stesso posto di prima, mi guarda con sopracciglia aggrottate come se fossi io la causa dei suoi mali.

<tu in realtà chi sei?> corruccio la fronte confuso <Junghyun c'entra qualcosa? O mio padre? Non mi fido di te... mi puzzavi sin dall'inizio, uno che si finge ingenuo e poi è viscido dentro non è qualificicat-> con uno schiaffo che gli fa girare la testa interrompo il suo discorso, disgustoso volto ad offendermi come se me lo meritassi.

Dopo lo schiocco della mano contro la sua guancia, penso di essermi fatto più male io, non so con che coraggio poi inizio a parlare <si, prima hai esagerato, puoi mai prendere in giro in quel modo una ragazzina? Che uomo sei?> guardo il suo profilo non essendosi ancora girato.

<Junghyun può non essere bello e furbo quanto te ma lui un cuore lo tiene e lo usa. Poi hai ragione ti vengono tutte dietro per il tuo aspetto e i soldi, nessuno ti calcolerebbe per quel carattere che ti ritrovi, avvolte sei anche gentile ma per chissà quale motivo. Sospetti di me? Allora perché non licenziarmi da subito al posto di fingere?> do sfogo ai pensieri che urlava la mia mente non ritenendo giuste quelle parole nei miei confronti.

<tsk, Kim penso tu ti sia scordato con chi stai parlando, sono io il capo di quest azienda e anche il tuo, so che anche tu ti inginocchieresti per succhiarmelo quindi non fare il finto offeso e si più maturo non sei nessuno per dirmi cosa fare e se ho esagerato con quella, non sono affari tuoi!>

Mi inginocchierei anche solo per baciargli i piedi ma questo non lo saprà mai.

<ti rendi conto che ti sei messo nella merda per difendere due persone che non valgono nulla? Ti metti contro il tuo capo così? Se vuoi licenziati tu, io non ti licenzio, ci andresti a guadagnare... chi lo avrebbe mai detto eh? Tu che perdi tutto per metterti contro la persona che ti potevi fare amica> ghigna sicuro di se.

<t-tu> si illumina interrompendomi <ah ora che ti trovi in difficoltà inizi a balbettare? Sai recitare Kim ma con me non attacca... io posso rovinare la tua vita con una semplice chiamata>

In questo momento la mia mente si attiva e inizia a chiedersi del perché tutta sta sceneggiata... solo perché Jeon mi aveva chiamato verme? Non ne ho idea.

Fatto sta che già mi sono pentito.

Non potendo dire altro gli do le spalle pronto ad abbandonare quel ufficio diventato troppo piccolo per due persone. Magari ha bisogno di tempo e se la sta prendendo con me perché sono l'unico presente.

Appena afferro la maniglia il signor Jeon mi raggiunge con due falcate e blocca il mio polso <dove pensi di andare? Non hai finito qui, ti ricordi quella volta che mi hai fatto un servizio di bocca nel bagno di quel bar?> a quella domanda sento il respiro venir meno.

<di che stai parlando?> mi ricorderei una cosa simile  <fai finta di nulla eh, la verità è che sei una semplice pedina che si farebbe chiunque, ogni volta ti risvegli in un letto diverso eh? Ma ormai ci sarai abituato, sai di aver un letto a casa? O dormi con il nano e te lo fai pure?> a quelle parole provo a tirargli un altro schiaffo che ferma bloccandomi l'altro polso.

<fa male la verità Kim?> continua a stringere il mio polso dove da lì a poco rimarrà il segno delle sue mani <m-mi fai male>.

<fai? Continui a non capire il tuo posto eh? Te lo devo far capire in un altro modo?> alla domanda non rispondo sentendo le prime lacrime bagnare il mio viso <sei così ridicolo, tanto quanto Yeona la cosa che vi distingue è l'uso della bocca> ghigna avvicinandosi ancora <almeno da ciò che so, poi se hai altre caratteristiche non posso ancora saperlo>

<stronzo> sussurro sperando che non mi abbia sentito ma la mia fortuna non è mai stata superiore a meno zero.

<come? Attento quella bocca parla troppo per i miei gusti> mi squadra lasciandomi infine uscire.

Una volta fuori torno a respirare, mi asciugo le lacrime e nonostante la pioggia torno a casa a piedi, piuttosto che rimanere ancora là preferisco stare sotto la pioggia e farmi venire la febbre.


Ho altre bozze pronte!!!! Scusate la continua assenza ma ho troppi impegni nonostante abbia finalmente finito la scuola non ho tempo di sistemare questa storia.

Capo?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora