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AUMENTO
{V}

Esco dalla stanza fresco come mai, pronto a far finire al più presto questa giornata di lavoro.

Incrocio Jimin in cucina dove mi preparo una tazza di cereali che gusto con lo sguardo stranito del mio migliore amico.

Scrivo un messaggio di auguri a Hoseok per evitare che me ne dimentichi più tardi, lo ricordo anche a Jimin che promette di farlo dopo colazione.

<Tae vai a lavoro? E quando ti prepari per stasera?> il mio capo già mi odia a morte... non posso appenderlo così.

<cercherò di tornare prima> lo spero veramente, ci manca solo che per dispetto mi affida un progetto da consegnare entro domani.

Armato di speranza esco di casa e come di routine percorro la strada affollata di persone che come me stanno andando a lavoro.

Appena metto piede in azienda, accorgendomi dell'insolito silenzio, mi guardo intorno alla ricerca di Seokjin.

Nemmeno San si mostra così controllo di nuovo l'ora dal telefono, forse sono in anticipo o gli altri in ritardo, non succede mai.

Con calma vado in bagno e per strada noto che anche la postazione di Chan è vuota, proprio come quella di Fil, suo gemello che non gli assomiglia affatto.

Dei passi seguono una voce <Kim!>, la voce autoritaria di Jeon, mi giro di scatto pronto alla solita richiesta di portargli il caffè o altro.

<signor Jeon, non c'è Seokjin?> si sente proprio la mancanza di quell'uomo che si comporta come un adolescente.

<magari mancasse solo lui, si sono presi tutti la giornata per il compleanno di quel Jung, a proposito tu non eri un suo amico? Che ci fai qui?> si sente l'irritazione nella sua voce, a braccia conserte continua a squadrarmi aspettando una risposta.

Gli spiego che anch'io sono stato invitato e che avevo bisogno di questo giorno di lavoro poi salendo al settimo piano mi promette un aumento.

<allora, inizia a fare il solito> dopo quella discussione sento disagio quando stiamo soli in ufficio, sembra che non sia mai successo ma siamo semplicemente noi che fingiamo per evitare altre situazioni sgradevoli.

Chissà che avrà fatto in questi giorni, lo vedo meno fiscale del solito è più esaurito, guarda spesso l'ora e il telefono.

Mentre apro il pc seguo i movimenti che Jeon compie per aprire la finestra e accendere la sigaretta, è così attraente...

Lavoriamo in silenzio fino a ora di pranzo che viene indicata dalla sveglia sul telefono.

Alzo la testa dal pc e sopprimo uno sbadiglio, <sono le 13:30, puoi anche andare ci penso io qui> lo guardo insicuro, seriamente vuole fare tutto lui? <non ci sono problemi posso finire e poi andare> insisto ma lui continua fin quando non me ne vado dall'azienda.

Lascio il suo ufficio insicuro, magari mi stava prendendo in giro eppure arrivo fino all'uscita salvo.

È veramente più strano del solito... starà facendo qualcosa che non deve sapere nessuno? Non ho proprio idea di cosa si tratti.

Inizio a pensare cosa mi sono perso, magari qualche segnale che avrei dovuto cogliere ma la mia mente poco sana inizia a immaginarlo nudo con una delle sue tipiche fidanzate.

Scuoto la testa per togliere dalla testa quell'immagine e piuttosto penso a cosa mettere per il compleanno, perché sì non ho ancora deciso.


In azienda è rimasto solo un Jeon preoccupato è diverso dal solito.

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