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DIMENTICARE

{V}

Che imbarazzo, mi ha chiamato puffo e poi mi ha pulito... perché lo fa? Io già sono confuso poi ci si mette anche lui e il vino che abbiamo bevuto non aiuta.

Ora sto in camera di Junghyun.

<non lo sopporto> sbotta infastidito <ha tutto e vuole tutto, perché non lascia qualcosa a me? eh?> continua sdraiandosi sul letto.

<dai ora non ci pensare, voleva solo un po' di torta> lo giustifico non capendo lo sfogo di Junghyun.

<perché lo giustifichi? Poi sei così ingenuo da far scaldare il mio cuore quando ti dovrei urlare contro che quello che ha ragione sono io!> quasi urla esasperato.

<i-io non so cosa succede tra di voi ma non ci ho visto nulla di male, questa serata per me è andata più che bene e potrebbe finire ugualmente bene, non rovinare tutto> mi avvicino.

<non ti piaccio Taehyung, non c'è bisogno di fingere> ma che sta dicendo? Veramente pensa questo?

Forse pensa ancora che io sia interessato a Jeon...

Nemmeno io lo so quindi perché non provare con lui?

Poi guardo il bellissimo ragazzo che ho di fronte e non ci pensai due volte ad afferargli il mento e baciarlo con trasporto.

Cercando di scordarmi di quel capo bono che mi è capitato.

Ma la figura di Jeon che mi chiama Puffo mentre mangia le fragole non abbandona la mia povera mente.

Junghyun inizia a sbottonarmi la camicia e io faccio lo stesso con la sua.

Ero sicuro sarebbe finita così questa serata eppure non ho fatto nulla per impedirlo anzi.

Mentre mi mordicchia lembi di pelle diventati quasi viola mi passa una mano su tutto il corpo finendo sui jeans che indosso.

<ah- h- hyung> gemo mentre inizia a dare piacere alla mia erezione pulsante.

<orsacchiotto, prima o poi ti farò dimenticare quell'uomo> sussurra mentre io gemo dal piacere che la sua mano mi sta donando.

Dopo qualche minuto vengo nella sua mano gemendo troppo forte <ah> poi collasso con Junghyun che mi accarezza i capelli.

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Dopo qualche ora mi sveglio sentendo delle urla.

Mi alzo nonstante il mal di testa improvviso, guardo l'orologio appeso alla parete che segna le 3:45.

Apro la porta e seguo le urla trovando i due fratelli, uno di fronte all'altro entrambi con una smorfia di rabbia e qualche livido, segno di un litigio pesante.

<io sono meglio di te... perché lui preferisce te? Mh?> il tono di voce è disperato e non mi era sfuggito l'odore di alcol che circondava la stanza.

<ma di chi stai parlando? Da quando ti dai all'alcol? Sei sempre stato una delusione> afferma Jeon che dal tono fermo capisco che è il più lucido.

<io sono una delusione... io? O tu che ti fai giorno e notte, ti porti a letto chiunque e non ostante tu abbia tutto vuoi di più e-> si accorge della mia presenza infatti viene verso di me.

<o-orsacchiotto, s-scusa ti ho svegliato> io indietreggio spaventato, non ho mai visto Junghyun così.

<lo spaventi così> dice Jeon avvicinandosi per poi mettersi in mezzo.

<non lo devi toccare... l-lui non è tuo> quasi sussurra tirandogli un flebile pugno sul petto.



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|non so manco io cosa ho scritto ma non mi va di rileggerlo, so solo che mi sto esaurendo per i capitoli che seguiranno|

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