Capitolo 96

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La sveglia suona facendomi svegliare bruscamente. Mi giro e la spengo, mi alzo e vado immediatamente in cucina perché le voglio preparare la colazione: metto il riso a tostare per dieci minuti, lo tolgo quando è bollente, lo metto in un recipiente e lo mescolo con il mascarpone. Una volta fatto un bel composto lo divido in due recipienti e verso in un altro il restante riso che mescolo con cioccolato fondente fuso e ci metto sopra granella di pistacchio. Metto la sua ciotola in frigo attaccando un post it sul frigo: ti ho preparato la colazione, Lady. Sta in frigo. Ti amo tanto.
Mangio la mia parte e vado in bagno a lavarmi per poi vestirmi: camicia rossa a giromaniche, pantaloncini neri e le palm angels. Sono pronto. Prima di uscire do un bacio sulla fronte ai miei piccoli che si muovono leggermente, poi uno delicato, leggero, quasi impercettibile sulle labbra della mia bimba. Esco dalla porta d'ingresso trovando già Michele fuori. Lo saluto e vado verso il garage per prendere l'auto.

"Buongiorno" saluto tutti entrando in studio.
"Buongiorno, oggi è il gran giorno" dice Falso avvicinandosi a me.
"Si finisce il disco" rispondo dandogli un abbraccio e un bacino sulla guancia.
"Siamo pronti, siamo cotti" dico facendo ridere tutti gli altri.

All'ora di pranzo prendo il cellulare per chiamare come di consueto Giuli e vedo tante notifiche da parte sua: una dozzina di foto di lei in bagno allo specchio con i bimbi in braccio con lei che fa diverse smorfie allo specchio facendo sorridere i bimbi oppure di loro che sorridono guardandosi oppure di lei che riempie di baci i bimbi con un messaggio alla fine di queste: ci manchi, papà 💓.
Inevitabilmente sorrido continuando a guardare quelle foto e rispondo al messaggio: mancate anche voi a me💓 scrivo allegando un mio selfie con un'espressione triste.

"Ecco qua: questo è il CD finito" dice Falso mostrandomi il CD che ha tra le mani.
"Manca solo la copertina"
"Eh per quello ancora non ho idee" dico.
"C'è tempo, non ti preoccupare. Intanto tieni così lo fai ascoltare all'unica che riesce a sopportarti" dice guadagnandosi una linguaccia da parte mia mentre prendo il CD dalle sue mani e lo metto nel borsello che mi sono portato appresso.
Appena esco dallo studio guardo l'ora: le sette di sera. Decido di chiamarla per avvertirla del mio imminente rientro.

"Sangius" risponde lei mentre cammina. Alle sue spalle noto Michele e sento il rumore delle ruote del carrozzino.
"Ehi, dove state? " chiedo entrando in macchina.
"Siamo stati al Duomo, in piazza. Tanti fan mi hanno riconosciuta e abbiamo fatto tante foto e tanti autografi. Alcuni veramente maleducati. " dice entrando in casa e sedendosi sul divano dopo aver insistito per far entrare anche Michele, dopo aver messo i bimbi nelle culle.
"Ah si? E perché? " le chiedo mettendo il vivavoce mentre guido.
"Qualcuno mi chiedeva insistentemente di poter toccare i bambini ma io rispondevo di no: sono piccoli, hanno le difese immunitarie ancora non sviluppate e se lo toccano tutti possono passare batteri diversi. Vederli si ma toccarli no. Insistevano ma tanto e Michele te lo può confermare: spingevano addirittura, talmente tanto che Michele è dovuto intervenire per portarli lontano. Io sai che adoro i nostri fan però quando si supera il limite anche io esplodo. " dice leggermente agitata.
"Amore non saranno né i primi né gli ultimi, dovremo aspettarci richieste di questo genere. Comunque sono appena entrato in garage. " dico chiudendo la chiamata ed entrando in casa, togliendomi le scarpe.
"Honey, sei tornato" dice raggiungendomi saltandomi in braccio.
"Si, sono tornato ed ho il CD come promesso in anteprima solo per la mia regina" dico reggendola con entrambe le braccia e baciandola.
"Sei mancato tanto" dice affondando la testa nella mia spalla.
"Anche voi, adesso andiamo e dopo lo ascoltiamo insieme. Ciao Mic, grazie come sempre: si che oggi è stato leggermente complicato. " dico reggendo bene Giulia con un braccio e stringendo la mano di Mic con l'altra libera.
"Si, è stata quasi circondata: fortunatamente sono riuscito ad aprirle un varco per poter uscire liberamente da lì. In molti le hanno chiesto di toccare i bambini e nonostante lei rifiutasse con gentilezza allungavano le mani verso il carrozzino ed io ero costretto ad allontanarle spingendoli leggermente facendoli indietreggiare. "
"Grazie mille, veramente. Il minimo che mi viene in mente per ringraziarti è invitarti a restare a cena, se vuoi"
"Magari un'altra volta: ho una cena con mia moglie, senza bambini. "
"Oh seratina romantica, allora. Bhe quando vuoi l'invito è sempre valido" dico facendo sedere Giulia sul divano e salutando con un abbraccio Mic. Una volta uscito, vado in cucina a prendere due cornetti da mangiare nel mentre rispondiamo alle domande su Instagram.

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