Capitolo 9

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Mi sveglio prima di lei con ancora la testa sul suo petto, la guardo: ha il volto sereno, un sorrisetto accennato sulle labbra, il respiro regolare appesantito leggermente dal peso del mio volto su di lei. Noto che ho intrappolato una sua gamba tra le mie, lei non ha spostato le mani dalla mia schiena. Mi muovo lentamente cercando di non svegliarla ma fallendo miseramente.
"Ehi" mi dice stiracchiandosi sotto di me.
"Buongiorno Lola, scusami non volevo svegliarti. Hai dormito bene? "
Arrossisce spostando lo sguardo verso il soffitto.
"Ho recuperato diciamo ahaha" dice ridendo leggermente. Mi spostò dal suo corpo e un lampo mi attraversa la mente.
"Cavolo! "
"Che? "
"Non ho usato il preservativo! Dimmi che hai le pillole del giorno dopo altrimenti esco un attimo a comprarle"
Arrossisce scivolando sotto le lenzuola, scuotendo la testa in segno di negazione.
"Ho capito, mi lavo e mi vesto le vado a prendere io. Se vuoi continuare a riposare visto che in questi anni hai dormito ben poco scommetto"
"Si, diciamo che a volte non dormivo proprio. Ti aspetto per la colazione, ti preparo il solito? "
Sorrido sentendo quelle parole e annuisco.
"Ti prendo qualcosa? " le chiedo prima di andare in bagno.
"Mhh no tranquillo sicuro che non vuoi che venga anche io? È una cosa per ragazze. "
"E allora? Non può comprarle il ragazzo scusa? "
Si alza coprendosi con il lenzuolo. Arriva dietro di me dandomi un leggero bacio sulla spalla ancora scoperta.
"No, lo dicevo perché potrebbero fare domande strane"
"Si facessero i cazzi loro perché se ho fatto l'amore con la mia ragazza non lo vado ad urlare mica ai quattro venti?! "
Ride divertita dalla frase per poi uscire e rimettersi sul letto.
"Signorina devi ancora darmi il buongiorno"
"Mhh ma mi sono appena stesa vieni qui"
"Eh no bimba, prima il bacio poi ti rimetti sul letto"
Si alza dal letto con un broncio che la fa sembrare ancora più piccola. Rido a quella visione.
"Non so se te lo meriti"
"Dai ti sto andando a prendere le pillole del giorno dopo, sono alla tua mercé. Cosa vuoi di più di un Sangiovanni tutto per te? " dico mettendole le braccia a circondarle la schiena ancora nuda.
"Sarebbe fantastico se appena torni prepari la tua tisanina anche a me e due biscotti, forse allora ti do il bacino"
"Uffa cattiva" dico cacciando la lingua quando lei si allontana dal mio viso.
Mi guardo allo specchio cercando di dare un senso ai miei ricci, indosso una maglietta rosa, un paio di jeans chiari a zampa di elefante e le mie amate Palm Angels. Prendo il mio marsupio ed esco.
"Appena torno pretendo il mio bacio"
"Se mi prepari anche la colazione si"
"Ah ora si prima avevi detto forse. Lo pretendo, nana. "
"Diversamente alta, vatusso"
"Va bene diversamente alta, a dopo. Qualsiasi cosa chiamami, d'accordo? "
"Si, scemo. A dopo. "
Esco dalla porta di casa, prendo l'ascensore ed una volta arrivati al piano terra, esco dal portone. Cammino alla ricerca di una farmacia, continuando nel frattempo a pensare alla notte passata con lei. Il suo corpo, i suoi gemiti, i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani. Sento ancora le sue gambe tremare sotto di me, ancora la sua schiena che si inarca per agevolare il passaggio delle mie mani. Arrivo davanti alla farmacia più vicina, entro sperando di non trovare tante persone all'interno. Fortuna vuole che ci sono poche persone e subito una ragazza si avvicina a me, mi squadra dalla testa ai piedi e dopo aver capito chi sono mi fa: "ma tu sei Sangiovanni! Oh mio Dio! Posso esserti utile? "
"Si, ecco mi servirebbero le pillole del giorno dopo per la mia ragazza. Sarebbe potuta venire lei ma si è sentita male perciò eccomi qua"
"Un attimo e sono da lei"
Sentirmi dare del lei fa stranissimo, mi fa sentire vecchio. Torna un secondo dopo con un pacchettino bianco in mano, sorridente.
"Eccolo qua, scusa la domanda ma non eri single? "
"Storia lunga e vedremo chi sarà il primo o il web o noi a dare la notizia. Grazie mille comunque quanto le devo? "
"Sono dieci grazie, arrivederci"
"Arrivederci e grazie mille"
Esco dalla farmacia con un grande dubbio: la ragazza mi ha riconosciuto ma non mi ha chiesto autografo o foto. Strano. Prendo il telefono dalla tasca e mando un messaggio a Giulia.

A: Giù 💘

Sto arrivando vittorioso!

    

                                        Da: Giù 💘

              Abbassa la cresta, monello! 😝

Apro il portone con le chiavi, prendo l'ascensore e arrivato al piano, trovo la porta già aperta. Entro stranito ma un secondo dopo sorrido. Una piccola scimmietta si aggrappa al mio collo senza nemmeno lasciarmi il tempo di entrare, facendomi quasi inciampare sui miei stessi piedi.
"Ciao scimmietta" dico baciandole il collo "che dici se mi lasci un attimo entrare e posare queste nel tuo comodino? Però prima ne prendi una , io nel frattempo preparo le tisane"
Le faccio poggiare i piedi delicatamente sul pavimento per poi recarmi in cucina seguito da lei col pacchetto in mano. Si siede su uno sgabello e si mette a leggere curiosa le istruzioni.
"Che dice? "
"Di prenderla con un po' d'acqua e di tenerle in un luogo a temperatura ambiente"
"Allora tieni il bicchiere d'acqua e credo che nel cassetto vada bene come posto oppure puoi optare nel mobiletto del bagno, però poi rischi di dimenticarti se le metti lì"
"Come mi sottovaluti guarda che il tuo bacio sta perdendo punti, vatusso"
"Vatusso, dai sono solo quindici centimetri più alto di te scimmietta"
Mette le mani incrociate al petto e mi fa la linguaccia. Prende la pilloletta con un po' d'acqua per poi poggiare il capo sulla penisola sulle braccia incrociate come cuscino.
"Bimba è tutto pronto" dico mettendole una tazza più piccola rispetto alla mia con due biscottini. Guarda prima la tazza per poi guardarmi.
"Ci provo Giò" mi dice prendendo la tazza tra le mani e bevendone un po'.
"Allora? " le chiedo mettendole una ciocca dietro l'orecchio.
"Riesco a bere non sento il bisogno di rimettere"
"Un biscottino? "
"No Giò per il momento solo la tisana, non voglio rischiare e non voglio rimettere"
"Tranquilla, piano piano riuscirai a mangiare anche oltre che a ingerire liquidi e poi una volta riprese le forze tornerai su quel palco e te lo mangerai"
"Ingrasserò se mi mangerò anche il palco, non credi? Ahahaha". Ridiamo insieme. Si appende al mio collo facendomi cadere sul pavimento. Se ne rende conto e mette una mano dietro la mia testa.
" A volte sei peggio della Virgi, non so chi sia più bimba e a chi devo fare il baby-sitter". Ride ed io rido insieme a lei. Le accarezzo i capelli fermandomi un momento a guardarla. Si ferma anche lei e fissa i suoi occhi nei miei.
"Perché hai smesso? " le chiedo.
"Hai smesso prima tu"
"Bhe male, la tua risata è la melodia più bella che io abbia mai sentito dopo anni di silenzio, due anni di vuoto. Ti prego di non smettere di ridere perché colori il mondo, non solo il mio ma quello di tutti. Ti amo piccolina o meglio scimmietta". Mi bacia dolcemente prendendomi il volto tra le sue mani.
" Ti amo anche io e tu invece non smettere mai di cantare, non smettere mai di essere te stesso, di essere diverso. Ti distingui colorando il mondo di fucsia e col sorriso sempre presente. Non smettere mai di accompagnarci tutti con la tua voce. Non ho smesso un solo giorno di ascoltare la tua musica, di supportarti perché io ho sempre creduto in te, fin dall'inizio e continuerò a farlo, ora ancora di più. Ti amo anche io, Sangius."

*****

Ecco un nuovo capitolo. Scusate il ritardo. Spero vi piaccia come gli altri precedenti, fatemelo sapere nei commenti. A presto.

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