Capitolo 108

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La sveglia purtroppo interrompe il mio dolce sonno nascosto tra le sue braccia. Allungo il braccio per spegnerla e prendo il cellulare per inviare un messaggio a Fabio per avvisarlo che non sarei andato a lavoro per questa settimana.
Mi rimetto comodo su di lei riponendo il cellulare sul comodino, la guardo consapevole della dea che ho sotto di me, della fortuna che ho ad averla per sempre nella mia vita.
Non sono l'unico ad essere sveglio a quanto pare: il calore del corpo si espande, inizio a sudare leggermente, chiudo gli occhi abbandonando il mio capo completamente tra i suoi seni mentre prendo ad accarezzarle lentamente i fianchi. La mia erezione sfiora il solco tra le labbra della vagina, sposto la mia mano ad accarezzarle il collo elegante e liscio. Abbasso lo sguardo e con la mano non occupata raggiungo la mia erezione circondandola con essa ed iniziando a fare dei lenti movimenti attorno ad essa, rilasso completamente il mio corpo su di lei.
La mia mano viene raggiunta dalla sua, apro gli occhi e vedo che è sveglia. Toglie la mia mano dalla mia erezione per poterla circondare con la sua: inizia i movimenti attorno ad essa, mi guarda intensamente negli occhi mentre io punto i miei gomiti ai lati del suo corpo alzando un poco il bacino per alleggerirla dal mio peso e per agevolarla nei movimenti. L'altra mano la deposita sulla mia schiena, accarezzandola delicatamente. Aumenta la velocità nei movimenti, il sudore aumenta, il calore si espande, i gemiti diventano più forti, quasi urla. Mi tremano le gambe, sento di star arrivando al culmine.
"Giu... " dico tra un gemito e l'altro.
Scivola sotto al mio corpo aiutata dalle gambe per arrivare con la bocca in corrispondenza del mio pene, lo sfiora con la lingua, lecca tutta l'asta per poi leccare i testicoli.
"Cazzo.. " dico abbassando la testa con gli occhi chiusi.
Sento un calore attorno ad essa, apro gli occhi e vedo che lo ha preso completamente in bocca. Su e giù lentamente, una mano alla base di esso, fino alla gola per poi farlo riuscire: gioca molto con la lingua, sa quanto questo è un punto che mi rende inerme, mi rende vulnerabile. Sa dove leccare, sa dove mordicchiare facendomi sussultare, sa dove stimolarmi ulteriormente. L'aiuto iniziando a spingere nella sua bocca per venire dentro di essa pochi minuti dopo, accasciandomi completamente sul materasso a pancia in giù con il corpo ancora tremante per via dell'orgasmo.
La sento spostarsi accanto a me, mi prende il volto tra le sue mani e mi bacia con ancora il mio sapore nella sua bocca. Approfondisce il bacio facendolo diventare più passionale, più voglioso, più irruento. Mi giro verso di lei, le accarezzo i fianchi in modo molto possessivo, la mia lingua con prepotenza intrappola quella di lei in una danza senza fine. Stringo la sua pelle tra le mani, le nostre gambe intrecciate in un intreccio saldo. Mi stacco dal bacio e la guardo negli occhi, molto lucidi.
"Buongiorno piccolina" le dico facendola ridacchiare.
"Buongiorno. Devo dire che te al posto della colazione, preferisco" mi dice mettendo su un'espressione pensierosa.
"Bhe iniziare la giornata con qualcosa di bello è importante ed io lo sono" dico vantandomi sapendo quanto la faccia ridere.
"Cretino" dice arrossendo ed abbassando lo sguardo.
"Guarda te come cambi subito: prima pantera, ora bambina" le dico accarezzandole il viso.
"Prendi la medicina" mi ricorda.
"Lo farei se non ti fossi messa al mio posto"e faccio sapere per poi mettermi su di lei per poter prendere la medicina dal comodino.
"Ahia! Pesi oh! " mi dice mentre ride. Ingoio la pillola con l'acqua e ritorno al mio posto portandomela sopra di me.
"C'è un problema" le faccio sapere accarezzandola alla base della schiena.
"Sarebbe? " mi chiede mentre mi accarezza il petto dolcemente.
"Che anche solo guardandoti mi eccito e dormire nudi non mi aiuta di certo ma a me piace sentirti, dormire nudo su di te è quello che definirei paradiso, al sicuro tra le tue braccia, caldo tepore. Trovo il benessere tra le tue braccia, trovo la serenità, trovo la pace, sensazioni che prima di te non sapevo potessi essere capace di provare. Colpa tua comunque"
"Colpa mia? " mi chiede mentre volontariamente si struscia sul mio bacino.
"Si, tua: sei di una bellezza devastante, anche solo guardarti mi fa perdere il controllo, non ragiono più col cervello, non ci riesco" rispondo stringendo più forte la presa alla base della sua schiena.
Mi bacia di slancio piegandosi in avanti, si stacca per poi alzare un poco il suo bacino, prende la mia erezione in mano e fa corrispondere la mia cappella alla sua entrata. Si abbassa su di essa, non lo fa entrare del tutto. La fermo stringendo la presa attorno ai fianchi dove avevo spostato le mani, la guardo.
"Ne sei sicura? Non è che ti brucia ancora lì? " le chiedo in modo apprensivo.
La sua risposta mi mozza il respiro, scivola sulla mia erezione facendola entrare tutta dentro di lei, inizia a muoversi con movimenti decisi portando le sue mani ad ancorarsi al mio petto e con le labbra raggiunge il collo iniziando a morderlo. Mi muovo anch'io sotto di lei, andandole incontro con il bacino, stringendo più pelle possibile tra le mani per poi fermarle sui suoi seni. Li stringo forte, stimolo i capezzoli con le dita, so quanto ami questo tipo di attenzioni. Inarca la schiena curvandola leggermente in avanti, mettendo ancora più in mostra il suo seno, avvicinandolo di più al mio viso. Aumento le spinte del bacino accompagnato da lei, stringo sempre più forte i suoi seni tra le mani facendola gemere rumorosamente. Vengo in lei copiosamente, il mio corpo contratto per poi rilassarsi per quattro volte consecutive. Resto in lei, a volte mi muovo, devo farle raggiungere l'equilibrio anche a lei, porto una mia mano poco sopra il mio bacino.
"Alza un attimo la gamba, per favore" riesco a chiederle mentre continuo a spingere dentro di lei.
La alza ed io infilo la mia mano lì, tra il suo interno coscia ed il mio bacino. Inizio ad accarezzarle l'interno coscia e subito vedo una reazione da parte sua: occhi socchiusi, espressione beata, si morde il labbro inferiore e contrae i glutei, stringendo il suo involucro attorno al mio pene che mi fa eccitare nuovamente, mi fa contrarre i muscoli, galoppare veloce il cuore. Il bacino risponde subito agli stimoli ricevuti e inizio di nuovo a spingere in lei, più veloce di prima. A pochi minuti dalla venuta cambio di nuovo posizione mettendomi dietro di lei, con una mano le apro le gambe ed inizio a spingere di nuovo: la mia mano si ferma sul suo bacino sopra la vagina, inizio ad accarezzare quella zona mentre spingo dentro di lei. Lei: la testa poggiata sulla mia spalla, i gemiti urlati al mio orecchio, suono di cui posso vantarmi di ascoltare solo io, un cuscino stringe con una mano, con l'altra raggiunge la mia sul suo bacino per poterla stringere.
Le inizio a dare dei morsi sul collo, sento di essere arrivato al limite. La mano che non è stretta nella sua va a stringere di più il suo fianco, aumento la forza dei morsi facendola urlare di più, la velocità e la forza delle spinte, mi aggrappo ancora di più al suo fianco facendole inarcare di più la schiena. Salgo con la mano libera e con il braccio le circondo il petto facendola aderire di più a me. Vengo in lei due volte mordendo più forte una sua spalla, gemendo il suo nome mentre lei viene ricoprendo il mio pene con il suo liquido, gemendo nel mio orecchio. Esco da lei lasciando scorrere il liquido tra le sue gambe facendola ristendere delicatamente. Occhi chiusi, respiro affannato, capelli sudati ed arruffati, labbra gonfie per i numerosi baci.
"Mi dici adesso come posso pensare anche solo di allontanarmi da te? Ora una visione ancora più bella del normale? " le dico mettendomi accanto a lei ed accogliendola tra le mie braccia. Un bacio sul petto, mi regala un sorriso poi chiude gli occhi rilassandosi sotto le mie dita che passano lungo la sua schiena. Non importa se siamo sudati, non importa il respiro affannato: sono segni dell'amore che abbiamo fatto.

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