Capitolo 79

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Dorme, il respiro regolare, le sue gambe incrociate alle mie. Le ciglia ad accarezzare le guance, il respiro sul collo.
Le do' un bacio leggero sulla fronte, un sorriso leggero occupa le sue labbra.
Le restanti ore di sonno per fortuna lei si alza solo due volte. L'ultima forse è stata la più faticosa, minuti interi nel bagno a vomitare, la fronte impregnata di sudore ed il corpo che trema.

"Ehi, è tutto apposto, è finito. Basta così, ora lasciati andare" dico aprendo le braccia per invitarla a lasciarsi cullare in esse. Chiude gli occhi lasciando scorrere alcune lacrime sulle guance, si abbandona completamente. Le mani a stringere il basso ventre, mi alzo prendendola in braccio e facendola stendere le faccio indossare nuovamente le mutande e le copro le gambe fino a metà pancia.
"Vado un attimo in cucina: so benissimo che fa caldo ma magari dei fazzoletti di stoffa bagnati con acqua calda possono alleviare il dolore, no? " chiedo aspettando almeno un cenno della testa da parte sua che non tarda ad arrivare.
Vado in cucina e riempio una bacinella con acqua non eccessivamente calda e prendo dei pezzi di stoffa con me per poi portare il tutto in camera. Prendo la sedia in camera e la metto vicino al lato di Giuli.
"Adesso ti curo io, stai tranquilla" le dico baciandole la fronte per poi immergere le pezze nella bacinella e man mano strizzarle e posarle sul basso ventre di mia moglie. Ogni tanto ne prendo una per reimmergerla e la ripongo nuovamente sul ventre. Apre i suoi occhi, mi guarda.
"Grazie.. " dice prendendo una mia mano tra le sue ed accarezzandone il dorso.
"Shh, non dirlo neanche. Prendermi cura di te è una mia priorità: per stare bene io, devi stare bene anche tu, amore" dico baciandole la mano.
"Come va? Meglio? "
Nega con la testa.
"Nemmeno un poco? " chiedo preoccupato.
"No, ahia... non qui vi prego... " dice all'improvviso contorcendosi e posando una mano sotto un seno.
Non le passano anzi aumentano ed io mi sento inutile, non posso fare nulla per alleviarli almeno un po'. Tolgo le pezze dal ventre e vado a posare tutto in cucina e svuoto la bacinella.
"Ahi... smettetela, vi prego... Ahhh.. " continua a dire contorcendosi e mettendosi in posizione fetale, si gira verso di me seduto sulla sedia dal suo lato, chiude gli occhi ed inizia a respirare, stringe la mia mano.
"Brava amore: respira. Passerà, non ti preoccupare, starai meglio"
"Gio... mi fa male... di nuovo.. " dice nuovamente con le lacrime agli occhi. Mi alzo dalla sedia e mi siedo accanto a lei, sul letto.
"No, non piangere: devi stare tranquilla e respirare" le dico dandole un bacio proprio sul punto che le duole sotto il seno ed uno sul basso ventre.
"Fa malissimo... Gio..." dice alzandosi con la schiena e provando a mettersi seduta.
"Aspetta, ti aiuto" dico mettendole due cuscini dietro la schiena.
"Mi mancano le forze... "
"Devo andare in bagno... "
Due frasi interrotte da pochi secondi, mi alzo e faccio alzare anche lei mettendola davanti a me. Arrivati in bagno non la lascio andare per paura di un possibile crollo, vomita liquido, al suo interno non sono presenti pezzi di cibo. Vomita, vomita e ancora vomita. Termina dopo quelli che sono sembrate ore.
"Amore... " riesce a dire prima di accasciarsi tra le mie braccia e perdere i sensi. Questa è la seconda volta in giorni quasi consecutivi. Il volto impregnato di sudore, il respiro fievole, la schiena bagnatissima di sudore come la parte di pelle sotto i seni, il collo, la nuca. Devo agire subito: la porto nuovamente sul letto e prima di tutto le misuro la febbre. 39°.
"Cazzo, è altissima! " urlo dopo aver visto il numero sul termometro. Mi alzo dalla sedia e vado a prendere nuovamente la bacinella riempiendola con acqua fredda e prendo delle pezze nuove. Vado verso il freezer e prendo la confezione di ghiaccio tritato. La avvolgo con una pezza imbevuta di acqua fredda e la metto delicatamente sulla sua fronte con la speranza che la temperatura si abbassi.
"Cerca di riposare, d'accordo? " le dico vedendola respirare leggermente meglio. Mi alzo dalla sedia ed esco fuori a chiamare i suoi per avvisarli.

"Ciao Sangio" inizia Susi salutandomi con la mano libera.
"Ciao Susi" le dico ricambiando il saluto.
"State ancora dai miei? " chiedo riconoscendo lo sfondo.
"Si, te l'ho detto: stiamo qua qualche giorno. Come state? Oggi che fate? " chiede mentre cammina e mi fa vedere tutti gli altri.
"Io bene, lei un po' meno: è svenuta per la seconda volta ed i dolori aumentano, in più le è salita pure la febbre e non dimentichiamoci delle nausee continue. Vorrei avere il potere di ridurle queste cose e farla stare bene, solo questo ma so che non è possibile" dico rispondendo solo alla prima domanda.
"Gio, piccolo, è assolutamente normale: i bimbi sono due, lei è piccola di corporatura essendo una ballerina ed essendo uscita da una situazione difficile ti ricordo, i bimbi iniziano a muoversi e a diventare più grandi, ad aver bisogno di più spazio, crescono e muovendosi creano delle pressioni su punti specifici nell'organismo della madre che avverte i movimenti dei piccoli e prova dolore. La febbre sarà dovuta ai dolori acuti: li ha ancora? " chiede mia madre.
"Si purtroppo, ha dolori fortissimi al basso ventre e sotto il seno: non so che fare, le ho messo del ghiaccio avvolto in una pezza bagnata sulla fronte e le ho misurato la temperatura ma non so che fare per i dolori. "
"Per quelli non puoi fare molto se non accarezzarle quei punti, è l'unica cosa che mi viene in mente e non so se allevierà quei dolori ma la febbre forse le passerà con il metodo che hai utilizzato. Bravo Gio. " risponde mia madre.
"Ora lei sta riposando? " chiede Susi preoccupata.
"Si, o almeno credo e spero: non è riuscita a chiudere occhio per più di un'ora che i bimbi scalciavano costringendola ad andare in bagno a vomitare oppure a fare pipì, a volte minuti interi là dentro. So che è normale ma non ce la faccio a vederla così, debole, fragile e prima che tu dica qualsiasi cosa lo so che manca poco ma la distruggono ultimamente. "
"Lo so piccolo mio ma devi stare tranquillo, i controlli sono andati sempre bene, no? "
Annuisco alla sua domanda.
"E allora non c'è nulla di cui preoccuparsi, stai tranquillo: è solo febbre passeggera, si rimetterà presto fidati. "
"Mh al nostro ritorno ha altre analisi da fare, spero solo vadano bene come le precedenti"
"Mi ascolti? Andranno bene, non ha niente. Tu devi stare tranquillo e basta, rilassati e goditi Malibù. "
"Vedremo come starà nei prossimi giorni. Adesso vi saluto, torno da lei. Un bacio a tutti, ciao. " dico chiudendo la chiamata e buttandomi di schiena sul lettino fuori, chiudendo gli occhi ed espellendo l'aria con un sospiro.

Il mio cellulare squilla. Lo prendo distrattamente per vedere chi è: Amor Meu💗. Giulia. Mi alzo di scatto dal lettino e corro all'interno della casa, verso la camera da letto: ancora stesa, ghiaccio sulla fronte, coperta per bene dal lenzuolo ma gli occhi aperti ed il cellulare all'orecchio.
"Oh cavolo: amore" dico andando verso di lei e prendendo le sue guance tra le mani inizio a riempirle di baci.
"Ehi, amore... sono qui.. " dice stringendo una mia mano.
"Non sai la preoccupazione che ho avuto: sveglio notte e giorno per aiutarti ad andare in bagno, per i dolori ai muscoli, per i dolori dovuti ai bimbi che spero si siano almeno alleviati"
"Un pochino... " dice rispondendo alla mia domanda silenziosa.
"La febbre? Te la senti ancora? " dico togliendole l'impatto di ghiaccio dalla fronte ed asciugandole la fronte.
"Non te lo so dire questo ma ti posso dire che il respiro va molto meglio. Sei proprio un angelo, bimbo. " dice rassicurandomi.
"Vado a prendere il termometro e controlliamo e poi non sono un angelo, semplicemente un marito che si preoccupa della sua bimba incinta. Vorrei solamente che tu non soffrissi ma so che è normale, ma mi preoccupo lo stesso. "
"Lo so che ti preoccupi per noi" risponde mentre la raggiungo nuovamente con il termometro in mano.
"Dai, alza un braccio" le dico aspettando che lei esegua quello che le ho detto.
Metto il termometro sotto l'ascella e lei abbassa il braccio. Aspettiamo in silenzio alcuni minuti e sfilo il termometro: 38°. Si è abbassata solo di uno ma è comunque un valore abbastanza alto.
"Solo di uno si è abbassata la temperatura, Giù: hai 38. Vado a prendere un'altra confezione di ghiaccio e sono di nuovo qui. " dico alzandomi per andare in cucina a prendere il ghiaccio. Tornato in camera, avvolgo il ghiaccio nella pezza nuova bagnata e lo appoggio delicatamente sulla sua fronte.
"Non è meglio se stai lontano da me? Potrei mischiarsi la febbre... " dice girando di poco la testa e guardandomi con gli occhietti lucidi dovuti alla febbre.
"Non se ne parla, anzi: ora mi stendo accanto a te e riempio di carezze questa principessa malata. " dico stendendomi poi vicino a lei e scoprendole la pancia dal lenzuolo.
Leggere le mie dita viaggiano su quella porzione di pelle perfettamente rotonda, mi fermo a volte sui punti che le facevano male nonostante i punti siano intimi, delicati.

"Sei di una bellezza disarmante: la luna non può far altro che inchinarsi alla tua bellezza, tu sei oltre non te lo so spiegare: ti ho vista crescere, cadere, combattere, rialzarti, ricadere, alzarti di nuovo, diventare fortissima, ridere, piangere, arrabbiarti, fragile, ti ho vista donna, hai reso felice me in tutti questi anni a partire dalla fiducia che mi hai ridato, passando per i piccoli e poi al matrimonio. Adesso stiamo vivendo questo periodo e sarà anche merito loro ma ti vedo tanto tanto bella, più luminosa nonostante le difficoltà che richiede. Ti amo tanto ricordatelo sempre. " dico per poi darle un bacio sulla guancia seguito da un morsetto leggero che la fa ridacchiare leggermente.
"Non ti ringrazierò mai abbastanza, amore... " dice raggiungendo una mia mano sulla sua pancia ed intrecciandola alla sua.
"Mhh non devi farlo: il ringraziamento migliore sarà vederti star meglio gradualmente, solo questo piccola mia. Allora sarò felice e soddisfatto di aver aiutato la mia lady nella guarigione. " dico per poi sollevarmi di poco col busto e baciarla dolcemente sulle labbra. Entrambi chiudiamo gli occhi, il contatto delle nostre pelli, la mia mano si sposta sul suo fianco, la sua che aveva intrecciata alla mia la sposta sul mio petto e ci abbandoniamo ad un bacio dolce che assapora il calore delle labbra dell'altro, che provoca ad entrambi ancora, nonostante tutto, le cosiddette 'farfalle nello stomaco' o dette da lei 'bollicine in tutto il corpo'
"Ti amo, ma proprio tanto" dico staccandomi per poi rituffarmi su quelle labbra magnetiche, calde e carnose, una calamita per me.

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Ecco il capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate che vi leggo tutti. Un abbraccio e un bacio. ✨🦋

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