Capitolo 20 - ...e pregiudizio

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Dorcas picchiettò la spalla di Marlene. "Quello non è Sirius?"

"Caspita, hai ragione. Mary, guarda!"

Mary girò la testa per constatare che effettivamente, la figura che correva a perdifiato verso il castello era proprio il giovane Black.

"Sirius!"

Il ragazzo non si voltò, e continuò a far mulinare le gambe.

Cosa...? Come...? Cosa era successo a Remus? Perché aveva tutte quelle cicatrici? Come mai non gliele aveva mai viste? Anche se, adesso che ci rifletteva su, non lo aveva mai visto spogliarsi nel dormitorio. O usciva dal bagno già vestito, o era già a fare colazione nella Sala Grande e chissà come, quando ritornavano nel dormitorio di sera, era già in pigiama. Come aveva fatto a non accorgersene prima? Estremamente sospetto. Ma perché? Remus gli aveva assicurato la settimana prima che non era colpa dei suoi genitori, e gli credeva. Ma allora come se le era procurate? Frustrato, Sirius entrò in Biblioteca e ignorando gli sguardi di disapprovazione di Madame Pince, si mise a cercare qualche libro che potesse fare al caso suo.

Ferite magiche, Cure e rimedi, Guida del Guaritore...

Prese tutti i libri che riuscì a trovare, andò da Madame Pince per farli segnare, e fuggì via dalla Biblioteca veloce com'era arrivato. 

"Grazie!" disse correndo via.

"Shhh!" fu la risposta irritata della bibliotecaria. 

Uscendo dalla Biblioteca, Sirius andò a sbattere contro qualcosa.

"Ahi!"

O meglio, qualcuno. 

"Scusa" bofonchiò, raccogliendo i libri che gli erano caduti. 

"Black in Biblioteca? Probabilmente sto sognando"

Sirius alzò lo sguardo, e capì contro chi era andato a sbattere.

"Evans" ghignò. "Che piacere"

"Non posso dire lo stesso, Black. Come mai qui? Non c'erano i provini di Quidditch?"

"Sì, ma c'è stato un problema..."

Lily annuì scettica. "Immagino".

"E tu che ci fai qui?" chiese invece Sirius. 

"Ero venuta qui per studiare, e non per uscire dalla Biblioteca come un ladro, con in mano volumi che parlano di..." Lily cercò di sbirciare i titoli dei libri tra le mani di Sirius.

"Fatti i fatti tuoi, Evans"

"Non starete progettando un altro scherzo, mi auguro. Quello di stamattina era già abbastanza penoso" 

"Come se potessi fare di meglio" Sirius la guardò con sdegno. "Buono studio, milady... e salutami il tuo unticcio amico" concluse con una riverenza, per poi squagliarsela prima che Lily potesse replicare. 

Black, pensò Lily con stizza, impilando i libri sul tavolo della Biblioteca. Lui e Potter, sempre così pieni di sé. La loro preoccupazione più grande doveva essere quella di trovare vestiti con le tasche abbastanza grandi da contendere il mare di galeoni in cui nuotavano. 

"Ci si vede, Evans"

Ti piacerebbe, Potter, pensò irritata. Aveva declinato gentilmente l'invito di Mary ad andare ad assistere ai provini con lei, Marlene e Dorcas. Andava d'accordo con Remus, forse erano persino amici, ma da lì ad andare ad assistere alle selezioni di Quidditch, con il rischio che poi Potter si montasse la testa... mai.

Quindi, quando Severus fece capolino dallo scaffale davanti a lei, fu una piacevole distrazione.

"Sev! Che ci fai qui?" chiese sorridendo.

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