Capitolo 22 - La Caccia dei Senzatesta

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Nei giorni post-luna piena, James, Peter e Sirius vennero a trovare Remus in Infermeria, portandogli rispettivamente appunti delle lezioni che si era perso, dolciumi e un po' di compagnia. Ottobre volò in un turbinio di foglie gialle e marroni, mentre il castello si riempiva di lanterne e delle enormi zucche di Hagrid. Ad Halloween Hogwarts brulicava di studenti che si divertivano a spaventare gli amici con scherzi e incantesimi. 

E i quattro Grifondoro non facevano eccezione.

"Remus?" sussurrò Peter tirandogli la manica. L'altro non alzò nemmeno la testa dal tema di Storia della Magia.

"Pete, James non è morto. Fa finta. Come ha fatto finta le ultime dieci volte." rispose paziente.

"Ma se questa volta fosse vero e noi stiamo lasciando il suo cadavere sul pavimento?" replicò ansiosamente Peter.

James si tirò su di scatto: "Bù!"

Peter cadde dalla sedia. James scoppiò a ridere: "Amico, ogni dannata volta!" disse fra le risate.

Remus continuò ad ignorarli.

"Comunque, ragazzi. Vi chiederete perché siamo riuniti qui senza Sirius. Ebbene, come ci ha gentilmente ricordato lui stesso per giorni, tra pochi giorni è il suo compleanno." iniziò James. "Remus, non mi stai ascoltando." constatò piccato. Il libro di Remus si chiuse sotto i suoi occhi.

"Eddai James, avevo quasi finito!" Remus tentò di riaprire Grandi Maghi dell'Antichità, invano. Doveva pure fare Pozioni, dopo...

"Gli amici sono più importanti di quella roba. E poi, dobbiamo trovargli un regalo."

Il povero Remus si rassegnò e piegò la pergamena, mettendola da parte. Non voleva che facesse la fine dell'ultima. Diciamo solo che leggere gli appunti macchiati di cioccolata calda è piuttosto difficile.

"Bene, cosa suggerisci?" sospirò.

"Dunque" iniziò James, sedendosi sul suo letto. "Stavo pensando a qualcosa di utile, ma che gli piaccia"

"Quindi prodotti per capelli" sogghignò Remus.

"No- beh, ora che mi ci fai pensare, effettivamente è una buona idea" James si prese il mento in mano, considerando quella possibilità. "Un'ottima idea in effetti".

"Anche Piton approverebbe" sorrise Peter al ricordo del Serpeverde e della sua avventura con lo shampoo truccato dell'anno precedente.

"Già" sogghignò James. "Bene ragazzi, abbiamo il nostro regalo! Non ci resta che comprarlo. Posso chiedere a mia mamma di andare a prenderlo a Diagon Alley e impacchettarlo."

Remus annuì pigramente.

"Perfetto!" esclamò James. Strappò un pezzo di pergamena, e iniziò subito a scrivere la lettera. Finito di scrivere, la rilesse rapidamente una seconda volta.

"Vado alla Guferia per spedirla" disse a Remus e Peter.

"Vengo con te" disse Peter precipitosamente.

"Bene" sorrise James, e i due scesero nella Sala Comune, diretti alla Guferia. Il dormitorio era calmo e silenzioso, e Remus riprese finalmente a scrivere il suo tema.

 Qualcuno bussò insistentemente alla porta. Remus era sul punto di urlare.

"Chi è adesso?" chiese, a metà tra una domanda e un lamento.

"Remus! Remus aprimi! Veloce!"

"È aperto" rispose. Che scemo, aggiunse nella sua mente. Quando mai avevano chiuso a chiave la porta del dormitorio?

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