Hate that I love you. [matian]

5.

Quando quella mattina Mattia riaprì gli occhi, si ritrovò improvvisamente avvinghiato al corpo di Christian, ancora addormentato accanto a lui. Le loro gambe erano attorcigliate tra loro e un braccio di Mattia avvolgeva tutta la vita di Christian.

La sua testa appoggiata sommariamente tra il suo petto e la sua spalla e un braccio dell'altro era avvolto attorno alle sue stesse spalle, per tenerlo vicino a lui.

Mattia sgranò gli occhi nel momento stesso in cui si rese conto della posizione in cui si trovavano, posizione che andava  contro tutto il regolamento che egli stesso aveva stilato alcuni mesi prima.
Si alzò di scatto mettendosi seduto sul letto e iniziò a scuotere poco carinamente l'altro.

"Svegliati idiota!" esclamò, alzando la voce.

Christian sbuffò, lamentandosi appena. "Perché?" domandò, continuando a tenere gli occhi chiusi e cercando di avvicinarsi a lui per poterlo abbracciare di nuovo. "Stavamo così caldi!" protestò, circondandogli la vita con entrambe le braccia e stringendolo nemmeno fosse un orsacchiotto di peluche.

Mattia arrossì di botto, cercando di staccarlo da lui con entrambe le mani. "Stai scherzando? Abbiamo infranto almeno dieci delle nostre regole!" disse, quasi urlando.

Il moro rise appena. "Io odio le regole."

"Ti rendi conto che io mi sposerò presto?!" asserì ancora.

In quel momento Christian sbuffò. "Adesso te lo ricordi che sei fidanzato, eh?" si lamentò, aprendo appena gli occhi.

"Non me ne sono mai dimenticato!" affermò, levandosi le coperte e scendendo dal letto. "Ma quello che facevamo noi era diverso! Era sesso puro e animalesco!" disse, mettendosi le mani sui fianchi.

Christian, stropicciandosi gli occhi, si mise a sedere sul materasso. Poi sorrise nel vedere Mattia di fronte a lui con addosso solo un paio di boxer e una maglia del pigiama di suo padre che, addosso a lui, risultava essere grande, tanto che la sua spalla era scoperta (suo padre aveva decisamente qualche taglia in più rispetto a Mattia) e ciò lo rendeva dannatamente sexy.
"Se vuoi potremmo farlo adesso quel bellissimo sesso animalesco" propose.

"Christian!" esclamò Mattia esasperato, afferrando i suoi pantaloni e rivestendosi velocemente.
"Bisogna scindere le due cose, lo capisci questo?" disse, quasi disperato.

"Non sto capendo un accidente di quello che stai dicendo" annunciò confuso.

"Quello che abbiamo fatto stanotte non è stato sesso!" lo informò, togliendosi la maglia del pigiama e lanciandola sul letto.

"Ah no?" chiese Christian, osservando il petto asciutto del ragazzo. "Io mi ricordo di essere venuto una quantità infinita di volte e di averti fatto venire altrettante."

"Non quel momento, parlo di dopo" sbottò, roteando gli occhi al cielo.

Christian ebbe un flash in cui si ricordò ciò che entrambi avevano fatto.

Cioè, in realtà non avevano fatto niente di che, avevano semplicemente parlato e lui si era aperto con Mattia come mai prima d'ora.

Il suo cuore ricominciò a battere più veloce quando ricordò la bella sensazione che aveva provato nel vedere le loro mani intrecciate.

"Una cosa è tradire con il sesso" borbottò Mattia, riafferrando il maglione bordeaux che gli aveva prestato ieri e che era costretto ad indossare ancora. "Un'altra è tradire con i sentimenti."

Christian aprì piano la bocca.
"I sentimenti?" chiese basito.

Mattia arrossì. "Lascia stare ciò che dico. Io devo andare, sono in ritardo per il lavoro e devo anche tornare a casa a cambiarmi, non posso indossare questo stupido maglione."