10.

1.8K 108 24
                                    

Troppo alcol. Davvero troppo alcol.

Il problema principale era che, alla fine, quelle quantità assurde di cocktail e shottini non erano stati bevuti né da Mattia né da Christian.

Ma dai loro amici.

La prossima volta non li avrebbero invitati. Mattia si morse un labbro a quel pensiero: non ci sarebbe stata una prossima volta.

"Francesco io ti amo, lo sai questo, vero?" piagnucolò Luigi, accasciato scompostamente su un divanetto in pelle all'interno della discoteca, accanto al castano che, forse più ubriaco di lui, aveva le guance che andavano a fuoco.

"E allora perché non stiamo ancora insieme?" chiese Francesco, lagnandosi.

"Perché ho paura di rovinare tutto" cantilenò il moro. "Sei così perfetto."

"No, tu sei perfetto!" esclamò l'altro.

Mattia si avvicinò all'orecchio di Christian che, in piedi di fronte a loro, si stava assicurando che stessero bene. "Ricordami perché li abbiamo invitati."

Christian scosse la testa. "Se me lo ricordassi lo farei" disse. "Ma credo centrasse il fatto che volevi che anche la versione 2.0 di Ultimo partecipasse al tuo addio al nubilato."

"Christian, cristo! È celibato!" esclamò Mattia.

"Ne sei sicuro?" alzò un sopracciglio. "Sappiamo entrambi che farai tu la donna di casa."

"Diventi sempre più irritante" borbottò incrociando le braccia. "A proposito, ma Alex dov'è finito? Sono certo che aveva bevuto più di tutti noi messi insieme."

"Alex è uno spirito libero" rispose.
"Sarà in giro a fare qualche gara di bevute. Ma effettivamente dovremmo andare a recuperarlo."

"Tu cercalo qui intorno" sorrise. "Io vado a cercarlo in pista."

"Mi abbandoni con questi due bambinoni?" sgranò gli occhi.

"Non ti sto abbandonando" scosse la testa. "Ma insomma, è o non è il mio addio al nubi- cioè celibato?" si corresse subito, facendo ridacchiare Christian. "Ho bisogno di divertirmi! Nel caso sai dove trovarmi" alzò le spalle, ammiccando.

"Antipatico" brontolò.

Mattia gli fece l'occhiolino, poi, senza staccare gli occhi da lui, iniziò ad indietreggiare lentamente, unendosi pian piano alla calca di persone che si stavano scatenando in pista. La musica rimbombava forte all'interno del locale e la gente ballava completamente appiccicata, strusciandosi a vicenda, toccandosi troppo palesemente, baciandosi in modo osceno, completamenti ubriachi e forse fatti di qualsiasi altra sostanza.

Fatti, forse, dell'odore di libertà che si respirava lì dentro.

Mattia sorrise tentatore a Christian, poi iniziò a muoversi, lentamente, passando le mani sulle sue forme e agitando sensualmente i fianchi. Forse non era troppo coordinato, ma Christian lo trovò assolutamente da togliere il fiato.

Continuò ad osservarlo mentre Mattia gettava la testa all'indietro e si lasciava andare completamente alla musica, ai suoi movimenti, cercava di svuotare la mente da tutti i suoi pensieri che rimbombavano rischiando di fargli saltare il cervello.

Christian era completamente ipnotizzato dai movimenti dell'altro, da ogni suo sorriso. Osservava con gli occhi scuri come le sue stesse mani sfioravano lentamente le curve del suo sinuoso corpo, desiderando ardentemente di sostituirle con le proprie.

L'osservò con la bocca semi aperta, finché un uomo con una manciata di anni in più di loro, alto più o meno quanto Mattia, si avvicinò alle sue spalle e gli poggiò le mani sui fianchi accompagnando i movimenti del suo bacino. Mattia non si scostò, lo lasciò fare, riportando lo sguardo su Christian e sfidandolo con gli occhi.

Hate that I love you. [matian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora