Devils Killer Queen di "Metanoiagiselle"

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~Giselle Rose Moretti~

Non ero a corto di parole.

"Non sei solo tu, vero? Anche il ragazzo come si chiama..." si trascina e guarda i documenti. "Brandon Hernandez?

Credo di aver sottovalutato la mia unica decisione e anche la polizia.

È ora di mentire alla mia perfezione.

"Siamo cresciuti per strada e siamo essenzialmente orfani. Da allora stiamo insieme. Ci siamo dati identità e non ci siamo mai preoccupati di acquisire i nostri nomi su un certificato. È quando supponiamo che i nostri genitori potrebbero averci abbandonato o essere morti perché fossimo in quello stato?" Mento comodamente e con calma.

Continuava a fare domande, e ho fatto del mio meglio per pensare a una falsità e dirgliela.

"Sì, vedo. Hai mai pensato o cercato di localizzare i tuoi genitori per vedere se sono ancora vivi? Quello che hai lasciato come dichiarazione è che non sai perché potrebbero averti abbandonato o essere morti dopo averti partorito "Parla, il che mi infastidisce ancora di più.

"E ora, anni dopo, hai auto e vestiti costosi. E la tua situazione attuale? Corse su strada, violazione della legge, causando gravi ferite agli ufficiali e poi essere arrestati? Come pagheresti un riscatto così grande? Dato che hai solo 18 anni, hai un lavoro specifico?" Ha lanciato le sue domande.

"Cosa c'entra questo caso particolare? Accettiamo di aver violato le leggi e tutto il resto. Potremmo andarcene ora per favore? Pagheremo l'intero importo richiesto, aiuteremo coloro che abbiamo causato danni involontariamente perché ora ho bisogno di essere da qualche altra parte "mi sono alzata parlando e guardando l'uomo facendolo indietreggiare, ma si è rapidamente ripreso.

"Non è tutto, senza saperlo non possiamo lasciarvi andare. dal momento che non abbiamo alcuna quantità convincente e giusta di informazioni, le autorità superiori hanno richiesto di fare un test del DNA su entrambi o sulla tua impronta digitale in modo da poter eseguire informazioni su di voi ragazzi e registrarvi ragazzi nel governo. Inoltre possiamo scoprire se siete già registrati ma con un nome diverso e vedere se Ho familiarità con un caso così tipo che ho gestito". Dice che non mi lascia scelta di fare quello che dice.

2 ore dopo

La porta si apre e un poliziotto entra con un'altra donna sembra avere 30 anni, e sembra anche essere un po' pallida e spaventata. incontra i miei occhi e mi dà un leggero sorriso mentre le do un falso sorriso innocente e lei continua. "abbiamo i risultati dei test e congratulazioni abbiamo trovato la tua famiglia, tuo padre e i tuoi fratelli stanno arrivando qui Moretti."

"E il sig. Hernandez, anche i risultati del tuo DNA sono una partita, abbiamo chiamato i tuoi genitori anche qui.

Il mio corpo teso e lo shock mi riempiono.

Loro lo sanno.

Sanno che sono qui.

Stanno venendo a prendermi..

Ho annuito e ho fatto un respiro profondo e mi giro per vedere Bran in lacrime. Gli ho preso la mano nella mia e l'abbiamo seguita.

Eccoci qui...

~... ~

~Armando Moretti~

Il giro in macchina era silenzioso, nessuno parlava, potevo vederli nervosi e non potevo fare a meno di sentirmi nervoso. Che tipo di persona sarà? Perché è alla stazione di polizia? E se fosse ferita? Ucciderò tutti quelli che hanno ferito mia bambina.

Siamo arrivati alla stazione dopo quelli che sembravano 30 minuti, e mentre entravamo, tutti si sono alzati, alcuni con il colore che drenava dai loro volti e tremava. Cosa posso dire, abbiamo una reputazione e abbiamo il controllo su di loro.

Mentre camminavamo, vedo Xinero seduto casualmente sul loro fumo. Incontra i miei occhi e si alzò dandomi uno sguardo e lo seguiamo.

"Dov'è xinero?" "Le porteremo che è in sala d'attesa, devi solo firmare alcuni documenti, ma lascia che ti avverta amico. Non è più la stessa bambina, è cresciuta magnificamente e mortale. C'è qualcosa di molto sbagliato." Sono andato avanti e ho completato i documenti.

Abbiamo aspettato qualche minuto prima che la porta si aprisse e siamo entrati in una bella ragazza con gli occhi azzurri di gianna. Sapevo che doveva essere mia figlia.

"Questo è tuo padre e quelli sono tuo fratello, signora Moretti." Ho aspettato che sorridesse o piangesse, ma non l'ha fatto. La sua espressione era priva di emozioni e continuava a fissare me e i suoi fratelli. Mi sono schiarito la gola e ho iniziato a parlare. "Ciao, mi chiamo Armando e sono tuo padre". Semplicemente annuì e si presentò. "Ciao, mi chiamo Giselle Rose e presumo che tu sappia chi sono." Sono rimasto ferito perché non ha usato il nostro cognome a suo nome, ma l'ho coperto con un sorriso.

"Va bene, andiamo a casa e sorprendiamo tua madre". Mi giro per affrontare i ragazzi che la fissano con intrigo. Capisco cosa stanno pensando. Non è la stessa ragazza di una volta. Ha attraversato cose che l'hanno cambiata e il pensiero di qualcuno che l'ha ferita mi fa infuriare. "Andiamo, ragazzi, potete presentarvi a casa ora, dai.

Siamo usciti e mi stringo la mano con xinero per il suo sostegno, e sono andato in macchina, lasciando Giselle a chi stava camminando da qualche altra parte. "Dove stai andando, Bambina?" Mi guardò e puntò il dito contro un ragazzo. Ho alzato le sopracciglia, ma prima che potessi, Leonardo ha chiesto.

"Perché?! Chi è lui?! Ha litigato al suo tono, e io ho abbagliato mio figlio: "è il mio migliore amico, e sta andando anche con i suoi genitori, dirò addio anche se non sono affari tuoi da sapere, e ho la mia macchina, vi seguirò ragazzi", dice con un tono freddo che ha fatto indietreggiare me e i ragazzi.

Sono rimasto deluso, ma ho annuito perché lei passasse, e siamo saliti in macchina. Ha attraversato la strada e ha camminato verso un'auto. Per come la vedo io, i miei occhi si spalancano.

I miei fastidiosi figli hanno iniziato a litigare, "MERDA SANTA" e "CAZZO, È L'ULTIMA MACCHINA, PAPAA NE VOGLIO UNA". "Come l'ha permesso?" Alejandro ha interrogato, come ho fatto anch'io. Siamo tornati a casa con lei che ci seguiva.

Non sarà facile, ho pensato...