Vi presentiamo Giselle Rose Moretti, un'assassina conosciuta come
"L'assassino" e una combattente di strada conosciuta come "l'angelo del diavolo".
È stata rapita all'età di cinque anni, torturata e addestrata per essere una macchina per uccidere as...
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~Alexander Bianchi~
Finalmente, è la serata di gala mafioso. Sono atterrato in Italia ieri sera. Sono appena uscito dalla doccia e mi sono preparato, ho indossato i pugili e sono andato al mio abito, che è stato portato fuori per me da indossare.
L'outfit, il blazer e i pantaloni sono tutti neri, con una camicia bianca sotto. L'ho indossato e mi sono acconciato i capelli. Avevo riccioli di tipo naturale, ma dopo una sessione di toelettatura con la mia bambina, ho iniziato a acconciarmi i capelli da solo nel modo che preferisce. Indossavo la catena che mia madre mi aveva dato. Ho sbottonato tre bottoni, che hanno riaggiustato la pochette, e ho indossato una delle mie scarpe nere Armani, ed ero pronto per partire.
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Sono sceso al piano di sotto e sono uscito dalla porta per trovare Noè ed Elia che aspettavano vicino alla nostra auto. Mamma e papà se ne sono andati presto. Non mi parlano più, solo poche parole qua e là. Mi sono fottuto alla grande. "Ehi, amico", dice Elia. Annuisco perché non sono dell'umore giusto per parlare, e capiscono perché, non preoccupandosi di riprovare e rischiare di affrontare la mia ira.
Siamo arrivati nel luogo in cui si svolge il gala. Era un grande castello in stile palazzo. I Moretti hanno sicuramente speso un sacco di soldi per la loro unica figlia. Siamo usciti e abbiamo affrontato i pap, senza dubbio è il meglio allestito come evento aziendale per coprire il gala mafioso, e la maggior parte delle persone negli inferi sono ricchi uomini d'affari e donne, inclusa la mia bambina.
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