Non... Come si fa?
Non riesco smettere di piangere, mi sento distrutto.Giulio:-dai piccolo... Dopo andiamo a mangiare il gelato-
Col cazzo, non mi piace il gelato.
Giulio:-ti vesto così almeno non mi muori di freddo.-
Lui mi mette i boxer umidi per poi infilarmi la maglietta un po' stropicciata e bagnata.
Mi prende in braccio ed io mi aggrappo a lui per paura di cadere e perdere i sensi. Mi fa sedere sulla sedia a rotelle e si mette in ginocchio davanti a me.Giulio:-Ascolta... questo rimarrà un segreto tra noi, ok? Sai già cosa succederà se disobbedisci, vero?-
Dice stringendo con la mano la coscia della mia gamba sinistra. Annuisco leggermente e lui mi sorride dolcemente.
Giulio:-neanche ad Alex, ci chiarisco io con lui-
Non mi sento bene... Sto crollando.
-voglio...-
Balbetto con difficoltà tirando su col naso. Lui mi fa cenno di continuare.
-dormire...-
Dico buttando il capo all'indietro.
Giulio:-riposati pure, io vado a farmi un giro in palestra e torno-
Mi prende in braccio e mi fa sdraiare nuovamente sul letto, crollo.
Ho sonno... Voglio chiudere gli occhi e non vedere più niente per il resto della mia vita, voglio riposare e dimenticare il dolore. Voglio... Lo voglio.[...]
Giulio:-buongiorno, dormito bene?~-
Mh...
Non rispondo.Giulio:-ti ho preparato il pranzo-
Mi prende e mi mette in piedi tenendomi poco sotto le ascelle.
-cosa...fai?...-
Balbetto guardandomi le gambe tremare.
Giulio:-ti aiuto a camminare, cosa ti fa male?-
-le gambe... anche il fondo schiena...-
Dico guardandolo.
Lui sa perché mi fa male il fondo schiena, lui lo sa fottuttamente. Non voglio fare quella vita da Gay preso di mira e violentato da tutti i ragazzi che passano. Non voglio essere così, non voglio essere debole.-non ce la faccio!-
Lui mi fa sedere sulla sedia a rotelle e sbuffa.
Va dietro la sedia a rotelle e prende il comando. Usciamo da camera sua e andiamo in soggiorno dove vedo due piatti sul tavolo. Sono sicuro che non riuscirò a mangiare neanche un pezzo di cibo, non riesco a mandare giù.Lui parcheggia la sedia a rotelle in modo tale che io stia davanti al tavolo, lui si siede vicino a me sulla sedia.
Giulio:-dunque, ti ho preparato della semplice pasta-
Dice girandosi verso di me.
Guardo il piatto e non trovo fame. Non riuscirò mai a finire quel piatto.Giulio:-non mangi?-
Mi giro verso di lui e lo guardo dispiaciuto. Apprezzo che lui abbia pensato a me.
Lui prende la forchetta dal mio piatto e prende un pezzo di pasta per poi avvicinarlo alla mia bocca.Giulio:-ti aiuto, dai, provaci-
Non so se fidarmi di lui... Sembra gentile, come se voglia aiutarmi. Apro leggermente la bocca e prendo il pezzo di pasta.
Che sapore... Particolare.Giulio:-mastica e manda giù-
Mastico lentamente e con fatica per poi mandare giù. È stranissimo questo... Non lo so, mi piace.
Lui si alza e mi prende in braccio per poi sedersi dove era prima.
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Incidenti sul percorso[1]
FanficGiorgio, un 15enne che si scontra con il periodo più difficile della vita, l'adolescenza. È un ragazzo poco socievole per via dei suoi problemi in famiglia. riuscirà in qualche modo però a trovare la persona, all'inizio la detesterà, che lo aiuterà...