{THE END}

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Anna's pov

Sono davanti la macchinetta del caffè che aspetto che il caffè per mio padre si prepari.

Sospiro serena guardandomi attorno.

Agh... COME HA POTUTO QUELLO STRONZO FARMI SOFFRIRE COSÌ!?

-SEI UN BASTARDO!! COME HAI POTUTO FARMI QUESTO!? — tiro un calcio alla macchinetta con le lacrime agli occhi — SAI COME MI FACEVA MALE IL CUORE VEDERE IL TUO FUTURO MARITO PIANGERE!?- gliene tiro un secondo per poi poggiarmi con la testa ad esso guardando il pavimento, piango.

-ho dovuto soffrire di insonnia.. consolare tuo marito quando piangeva nel sonno o fermarlo quando si dirigeva verso la cucina per... per farsi del male... — tiro sul col naso —NON PENSARE DI MOLLARE!! NON SOLO PERDEREI UN BASTARDO BLU MA PURE GIORGIO!- sbotto tirando un pugno alla macchinetta-

Sospiro asciugandomi le lacrime con l'avambraccio.

-Senza di te... perderei anche lui.. — cerco di trattenere le lacrime diventando rossa —SE MUORI APPENA TI RAGGIUNGERÒ TI STRANGOLERÒ!!- urlo piangendo.

?:-ragazzina, se continui a prendere a calci la macchinetta finirai per romperla...- uno della sicurezza mi poggia la mano sulla spalla.

-mi dispiace... — borbotto rimettendomi composta. — è solo che... — guardo il caffè pronto che aspetta che lo tiri fuori — il caffè è pronto, Ciaone!!- prendo il caffè e me ne vado.

?:-ciao..?-

Appena arrivo a destinazione vedo mio papà poggiato alla parete, fuori dalla stanza.

Papà:-pianto abbastanza?- mi sorride.

Strizzo il caffè facendolo esplodere.

-NON È GIUSTO!!- sbotto ricominciando a piangere.

Papà:-vieni qui, piccola — apre la braccia ed io gli vado vicino abbracciandolo. — sei stata forte per tutto questo tempo.. grazie per esserti presa cura di Giorgio-

Annuisco non staccandomi da lui.

[...]

Sono seduta fuori mentre aspetto Giorgio che finisca con lo psicologo, è da molto che non vengo in questa zona dell'ospedale ma sono felice perché stare qui aiuta Giorgio a stare bene.

E se lui sta bene anche io sto bene.

MA SONO ANCORA ARRABBIATA CON ALEX!!

strizzo il succo che ho in mano... rompendo pure questo, è il terzo ormai.

Papà:-te ne porto un altro?- sospira trattenendosi dal ridere.

-no grazie, altrimenti anche lui finirà come questo-

Mio papà mi porge un fazzoletto con cui mi pulisco la mano.

-secondo te Alex si sveglierà?-

Papà:-si, è abbastanza forte per riuscirci.- mi sorride.

-e.. se non si sveglia?- borbotto abbassando lo sguardo.

Papà:-hey, guardami-

Alzo lo sguardo verso di lui.

Papà:-lui non mollerebbe mai sapendo che ci siete voi ad aspettarlo.-

-ma Giorgio...-

Papà:-lui è ancora un bambino ai miei occhi, ha visto cose.. subito cose che a quest'età non avrebbe neanche dovuto sfiorare, il mondo in questo momento gli è caduto addosso ed è più fragile che mai, più di prima- cerca di farmi capire.

Incidenti sul percorso[1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora