Ricordo di Florian che era uno studioso. Mi disse che prima della tremenda guerra lui stava imparando la filosofia per insegnarla. Scoprì che, attraverso la sua passione per i popoli antichi, esistevano mille trasfigurazioni di Dio, persino in forma femminile, come per me era Santa Lucia o Agata. Mi raccontò le storie di Iside, di Andromeda, di Ràn, e tra le sue dolci parole viaggiai per l'Egitto, la Grecia e la Norvegia. Non esisteva un unico Dio, c'erano invece migliaia di storie. Come Medusa che con i suoi occhi impietriva le persone, ogni essere umano custodiva un mito personale. Ed allora mi domandai, perché credere in un Dio quando prima di ogni cosa dovremmo credere in noi stessi? Florian fu fiero del mio pensiero infante.

«Tu sei una galassia intera sprecata nel nome della croce.» la sua constatazione mi spezzò le tibie.

Aveva

dannatamente

ragione.

Amor sacroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora