Da qualche parte nel nord Italia.
Ci trovammo a pregare l'una accanto all'altra per la prima volta. Il tuo rosario con le palline in legno era scolorito ed usurato, lasciando intendere che tu pregassi fino allo sfinimento. Nel 1926 io avevo diciannove anni. Tu, nel '26, eri appena diciassettenne. Eri giunta in convento da qualche settimana, mia irrequieta Angela, ma non avevamo avuto modo di parlare fino a quel momento. Fu la preghiera muta a presentarci. Le mie ginocchia bianche erano stanche del pavimento, nonostante la mia lunga gonna nera attutisse il contatto tra le articolazioni e le piastrelle impolverate. La statua bianca della Madonna ci sfiorava dall'alto, a lei stavamo volgendo i nostri versi spirituali. In viso eri ancora una bambina, bella, con i lineamenti non definiti e pertanto tondi e piccoli. Bionda come la mollica del pane caldo, rosea al pari del colore del crepuscolo. Gli occhi però ti tradivano. Avrei dovuto capire sin dall'inizio che in quelle tue iridi ingrigite ballava il Demonio.

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Amor sacro
PoesiaSei storie d'amore uniche ed improbabili raccontate in poesia, ognuna suddivisa in trentatré capitoli, come gli anni di Cristo. Ogni protagonista verseggia la propria passione spirituale e carnale, resa peccato dalla costante presenza di Dio. Padre...