Le ciglia macerate dalle lacrime

mi appannavano la vista.

Tu eri bella,

io non lo ero;

le lentiggini mi annerivano la pelle

ed i tratti spigolosi e magri non facevano altro che infreddolire le mie espressioni.

Gli occhi miei come nuvole

abbandonavano il pianto

che era pioggia lieve

perché mi sentivo usata

tradita

e spaventata.

«Tu e Satana volete farmi del male, volete mettermi contro il Signore!» sbottai.

Tu

dolcemente malvagia

brillasti di rammarico

la palese preoccupazione

di perdere la cosa più cara.

«No Pia» dicesti con le mani calde sul mio viso «Io ti amo davvero»

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