e dai vediamo⁓

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*cico pov's*

rimasi sul divano con le lacrime che mi scendevano sul volto e il cuore spezzato, ero totalmente distrutto, ma non avevo ne intenzione ne la forza di andare da stre, avrei aspettato che fosse sceso per poi provare a parlarci. Sentii la porta della camera chiudersi capii quindi che stre stava scendendo, mi alzai dal divano aspettando stre alla fine della scalinata, quando scese tutti i gradini mi guardò

S: bene allora addio oppure arrivederci, dipende da te

C: aspetta stre

S: cosa devo aspettare? che tu mi prenda in giro ulteriormente?

C: ti prego stre...io non voglio perderti

ci furono pochi secondi di silenzio quando stre mi rispose

S: quando ci siamo messi insieme mi hai detto che ero la cosa più bella che ti fosse mai capitata e che stavi finalmente bene e io non voglio che a causa mia tu stia male

stre si girò e si avviò verso la porta, poco prima che l'aprisse gli parlai in lacrime

C: stre se mi sbagliassi? se andando via realizzassi che ho fatto un grande errore?

si girò solo con la testa come se non avesse voluto continuare oltre la conversazione

S: in quel caso sai dove trovarmi

disse aprendo la porta e andandosene. Rimanemmo solo io e un silenzio assordante, mi sedetti a terra e abbracciando le gambe ci appoggiai la testa sopra e cominciai a piangere ininterrottamente, non riuscivo a realizzare che avevo appena mandato in fumo il mio futuro matrimonio con il ragazzo che amavo, avevo bisogno di un paio di giorni per pensare a cosa fare ma non c'era tempo entro domani avrei dovuto prendere una decisione definitiva

*strecatto pov's*

avevo il cuore che non riusciva a fermarsi dal battere, ero completamente sudato nonostante fosse autunno e fuori facesse freddo e come se non bastasse avrei anche dovuto annullare il matrimonio a spese mie, feci un respiro profondo e mi avviai verso la mia vecchia casa,arrivai e suonai, venne ad aprirmi la porta proprio luca; mi guardò un po' perplesso e prima di chiedermi spiegazioni mi fece entrare

L: posso offrirti qualcosa?

S: nono grazie mille

L: tua madre è uscita e tornerà tra poco però se vuoi puoi raccontare a me cosa succede

S: grazie luca

si sedette di fronte a me e iniziai a raccontarli tutta la storia, prima che potessi finire non disse nulla, ma anzi si limitò a fare delle facce tristi

L: mi dispiace moltissimo stre, naturalmente potrai stare qui tutto il tempo che vuoi, l'unica cosa che ti volevo dire è di non aspettarti nulla da cico, non ti cercherà, ma non per orgoglio ma anzi per vergogna e imbarazzo

S: mi dispiace essere cattivo, ma è il momento di vedere se ci tiene davvero o no. Ti ricordo che gli ho chiesto aiuto quando il mio ex mi picchiava e lui non può scrivermi una qualunque cosa?

L. hai perfettamente ragione, sappi solo che qualunque cosa io ci sono

S: grazie mille davvero

mi alzai e prendendo la valigia salii le scale, mi ritrovai la porta della mia camera da letto chiusa, già solo dalla porta mi riaffioravano alla mente tantissimi bei ricordi, apersi la porta con un accenno di sorriso che subito dopo aver varcato la soglia mi sparì tramutandosi in uno sguardo con occhi sgranati. La mia camera era diventata la camera di rico, era piena di tabacco, cartine, filtri, soldi e polverine bianche sparse in giro, lui era sdraiato sul mio letto con il telefono

R: ciao stre!

S: vai via.

R: questa ora è camera mia

S: no rico è camera mia. vai via immediatamente.

R: non ho la minima intenzione di andarmene

questo era troppo, ero arrivato al limite, mollai la valigia facendola cadere sul parquet e guardando con aria minacciosa urlai addosso a rico 

S: SONO APPENA STATO MOLLATO, IL MIO MATRIMONIO E' PROBABILMENTE STATO ANNULLATO, NON RIESCO A DORMIRE DA 3 GIORNI E STO CERCANDO DI MANTENERE IL CONTROLLO PER NON UCCIDERMI, NON MI SERVE CHE TU STIA QUI A ROMPERMI IL CAZZO PERCHE' NON VUOI ANDARTENE DALLA MIA CAMERA, QUINDI ORA PRENDI TUTTA QUESTA MERDA E VAI VIA IMMEDIATAMENTE SE NON VUOI CHE TI FACCIA MALE BRUTTO TOSSICO BASTARDO

R: e dai vediamo

a quelle parole non ce la feci più e gli tirai una testata sul naso, cadde a terra e io gli saltai addosso, mi misi a cavalcioni su di lui e continuai a picchiarlo, gli feci un occhio nero e probabilmente gli ruppi anche il naso. Quando mi alzai Rico rimase a terra, probabilmente non aveva la forza di rialzarsi; andai in bagno per lavarmi le mani che erano sporche di sangue e quando uscii, scesi giù da luca


sei ciò di cui ho bisogno...⁓Pt.4 [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora