*cico pov's*
mi svegliai verso le 6 con la schiena tutta dolorante a causa della posizione in cui mi ero addormentato, cercai di spostarmi, ma attaccato a me c'era ancora strecatto che fortunatamente dormiva ancora, perciò anche se con un po' di difficoltà riuscii ad alzarmi per andare in bagno, mi feci una doccia al volo, uscii e mi vestii, scesi giù in salotto e richiamai il ristorante di ieri per dare la conferma di quante persone sarebbero venute
C: buongiorno vorrei prenotare per un matrimonio
Ris: buongiorno, certamente, per quando?
C: per il 20/09, vorremmo fare dal pranzo fino alla sera
Ris: perfetto quante persone sareste all'incirca?
non sapevo se contare anche la mamma di stre, ma nel dubbio io ce la misi in mezzo
C: guardi dovremmo essere in tutto 200 persone
Ris: perfetto. Allora potete venire a provare il menù domani alle 15 e poi parleremo del prezzo totale
C: certamente grazie mille
Ris: grazie a lei e buona giornata
chiusi il telefono, mi misi le scarpe e prendendo le chiavi di casa uscii, non sapevo dove andare, ma sapevo che avevo bisogno di staccare dalla realtà per un po', andai in un supermercato aperto 24/7 e comprai dell'assenzio e della sambuca, andai nel parco sotto casa e mi accesi anche una sigaretta nel mentre che bevevo, ogni sorso che facevo sentivo che stava facendo effetto, spensi la sigaretta anche se non era finita e continuai a bere... bevvi e bevvi fino a finire entrambe le bottiglie e a non capire più nulla, ero completamente stordito, avevo un freddo assurdo come se fossi nudo in pieno dicembre e sentivo di dover vomitare, cercai di mettermi in piedi ma non riuscivo a starci senza barcollare, fino a quando vomitai lì accanto alla panchina, cercai quindi di pulirmi la bocca e di tornare a casa. Mi tenevo la pancia con un braccio, mentre con l'altro cercavo di camminare appoggiandomi a quello che trovavo lungo la strada per non cadere, anche se non fu molto efficace visto che persi l'equilibrio circa 3 volte in 10 minuti. Per fortuna dopo tante cadute e tante vomitate fatte lungo la strada arrivai a casa, la parte difficile era aprire la porta, dalla disperazione mi sedetti per terra a gambe incrociate di fronte alla porta di casa pur di non cadere e mentre cercavo di inserire la chiave nella serratura stre aperse la porta un po' stranito
S: cico?
non gli risposi, ma mi alzai o almeno ci provai, ma sbattei contro qualsiasi parete
S: ma sei ubriaco?
mi chiese poco prima di vedermi cadere di faccia per terra, dallo spavento tirò un urlo e mi mise seduto
S: non ti muovere arrivo
stre andò a prendere una bacinella probabilmente per farmi vomitare se ne avessi avuto bisogno e nell'attesa mi distesi a pancia in su, quando stre arrivò mi mise la bacinella accanto, mi lasciò disteso sul pavimento e non riuscendo a sollevarmi per portarmi sul letto mi mise una coperta piuttosto pesante addosso per non farmi raffreddare, lui si mise seduto accanto a me e mi fece delle carezze in viso cercando di farmi calmare, fino a quando dovetti vomitare di nuovo, stre mi resse i capelli e quando finii si alzò per lavare la bacinella, tornò e me la rimise accanto, ogni tanto avevo degli spasmi di vomito ma per fortuna nulla di più, fino a quando mi addormentai
*strecatto pov's*
dopo pochi minuti che si era addormentato vomitò di nuovo, la cosa strana è che non si svegliò, ma comunque mi alzai a lavare nuovamente la bacinella che gli misi accanto. rimasi seduto per terra accanto a cico mentre finalmente sembrava dormire tranquillamente. Era ubriaco fradicio e siccome non sapevo cosa fare cercai su internet come comportarmi in quei casi, trovai un articolo che mi diceva che se avesse vomitato mentre dormiva e aveva la pelle fredda era abbastanza grave come situazione, a vomitare aveva vomitato e per sicurezza gli appoggiai una mano sulla fronte ed effettivamente era più freddo del previsto, pensai fosse a causa del fatto che era per terra, ma avevamo il parquet e mi sembrava parecchio difficile che fosse a causa di esso, ero molto spaventato, ma cercai comunque di non perdere il controllo, continuai a leggere l'articolo che avevo aperto sul telefono che mi diceva di provare a muoverlo e vedere, se reagiva andava bene, se invece non rispondeva mi sarei dovuto preoccupare, chiusi gli occhi e feci un respiro profondo, speravo in tutti i modi che reagisse in qualsiasi modo, avevo addosso un senso di paura inspiegabile, il terrore che non si muovesse e che dovesse finire nuovamente in ospedale stavolta però in coma mi spaventava davvero troppo, perciò dopo qualche minuto presi coraggio e appoggiando le mie mani sul suo bracciò lo scossi, mi spostai e con grande felicità vidi che cico si mosse, probabilmente l'avevo svegliato infatti cercò di alzarsi, mi alzai velocemente con lui per farlo rimettere disteso, ma non ne voleva sapere di ascoltarmi, nel tentativo di appoggiarsi mi spinse facendomi cadere, mi rialzai nonostante la botta e nonostante il dolore per cercare comunque di dargli un supporto, mi misi un suo braccio attorno al collo e cercai di portarlo in camera, ma mentre gli stavo facendo salire le scale qualcuno suonò al campanello
S: pure?
me ne fregai e continuai imperterrito ad aiutare cico a fare quella scalinata che a differenza degli altri giorni mi sembrava veramente infinita, fino a quando mi squillò il telefono, ci fermammo e sfilai il cellulare dalla tasca per rispondere
S: oi anna-
A: stre ma sei a casa?
S: si ma non posso proprio venire ad aprirti la porta
A: in che senso scusa?
S: sto avendo dei seri problemi con cico, ti richiamo dopo scusami
A: ma aspett-
le chiusi il telefono in faccia e ripresi a fare le scale, dalla fatica cominciai anche a sudare. Dopo i 5 minuti più lunghi della mia vita finalmente arrivammo in cima, fino a quando cico cercò di parlarmi
C: bagno urgente...
S: santo dio no ti prego
mi sistemai il ciuffo abbastanza spazientito
S: va bene andiamo. però sappi che non ti faccio pisciare in piedi
lo accompagnai in bagno, lo aiutai ad abbassarsi i pantaloni e i boxer per poi farlo sedere sul water, quando finì mi tocco la spalla e mettendomi l'anima in pace lo dovetti pulire, dopo essermi lavato molto a fondo le mani mi rimisi il suo braccio attorno al collo e facemmo il corridoio per arrivare in camera. Finalmente dopo 30 minuti eravamo arrivati in camera, lo feci rimanere in boxer e lo misi sotto le coperte, nel esatto momento in cui si distese di nuovo si addormentò, tirai un sospiro di sollievo e facendo una corsa andai a prendere la bacinella che era rimasta al piano terra per mettergliela accanto in caso di bisogno, come arrivai di sotto suonò nuovamente il campanello, sapevo che era anna quindi incazzato apersi la porta e urlai
S: ANNA BASTA
e a grande sorpresa non era lei ma bensì il corriere che mi guardò un po' stranito con un sorriso in volto
Cor: strecatto del lucis?
S: si...
Cor: il suo pacco...
mi disse porgendo il mio pacco; mi scusai e lo ringraziai per poi rientrare in casa, appoggiai il pacco sul divano e corsi da cico per stargli vicino in caso di necessità
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sei ciò di cui ho bisogno...⁓Pt.4 [completa]
Romance⚠linguaggio scurrile, violenza, droga, alcol⚠ cico e strecatto, due semplici ragazzi che nonostante le loro diversità sono fatti l'un per l'altro, come si dice gli opposti si attraggono ;)