Clothes

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Eddie aveva bisogno di una doccia.

Si trovava rinchiuso in quella casa ormai da giorni e non ne poteva più. Aveva già chiesto a Dustin di portargli un cambio di vestiti e una volta sicuro di avere tutto l'occorrente si spogliò ed entrò nel box della doccia. Sapeva di star correndo un rischio, avrebbe dovuto tenere la luce accesa, se qualcuno fosse entrato in casa avrebbe sentito il rumore dello scorrere dell'acqua e Eddie sarebbe stato fottuto, in un vicolo ceco e senza armi, ma ne sentiva davvero il bisogno. Avrebbe corso questo rischio. Non tanto perché fosse sporco o sudato ( certo lo era ma nessuno dei suoi amici ne badava, insomma, sapevano in che situazione fosse e lo trattavano sempre con i guanti) ma perché si sentiva addosso ancora l'odore pestilenziale della morte, il fetore del terrore, sentiva che gli era attaccato alla pelle, lo seguiva ovunque e riempiva le stanze portandolo a soffocare. Sì, avrebbe rischiato la vita per liberarsi di quella maledizione.

Per un secondo lasciò che l'acqua semplicemente scivolasse su di lui, goccia dopo goccia, e una volta che i capelli furono abbastanza bagnati iniziò a strofinarsi il corpo in modo convulsivo, lasciando dei segni rossi su tutta la pelle, per eliminare il più possibile. Una volta che si sentì soddisfatto del suo lavoro, cioè una volta che il corpo aveva perso ogni minima traccia di sporco o altro e si era fatto un bel taglio sul braccio sinistro a forza di strofinare, uscì dalla doccia. Si strizzò i capelli e li legò in uno chignon fatto a caso e si legò un asciugamano alla vita. Non è che gli facesse impazzire l'idea di mettere un asciugamano della casa di uno spacciatore intorno all'inguine, ma non aveva molta scelta. Si avviò verso le due grandi borse che contenevano tutto ciò che ormai gli apparteneva mentre canticchiava una canzone dei Black Sabbath per riempire il vuoto di quella casa solitaria. Proprio perché cantava non sentì la porta aprirsi e una persona entrare nella stanza finché non fu troppo tardi.

"Allora Munson- PERCHÈ SEI NUDO?!"

Eddie si voltò con uno scatto a quella voce e lo chignon si sciolse lasciando i capelli scendergli sulle spalle liberando delle gocce d'acqua che scivolarono su tutti il suo torace nudo. La pelle a contatto con l'acqua  e la corrente d'aria fredda entrata dalla porta si accapponò facendo chiudere per un secondo gli occhi a Eddie mentre sussurrava un gemito di sorpresa per quel contatto tutt'altro che piacevole. Finalmente aprì gli occhi incontrando lo sguardo di Steve Harrington che lo guardava con gli occhi spalancati, le guance rosse e la bocca leggermente aperta.

"Ehm, tutto okay Harrington?"

A questa frase l'altro scostò lo sguardo con le guance che si coloravano ancora di più, iniziò a balbettare una risposta mentre con una mano si grattava in collo e lasciava scorrere lo sguardo ovunque a parte che su Eddie. Questa reazione fece sorridere il moro, a quanto pare Harrington è in imbarazzo, che si avvicinò con un sorriso sornione.

"Non ho capito, stai balbettando, puoi ripetere?"

Conclusa la domanda Eddie si trovava proprio davanti al ragazzo, con giusto una spanna a separarli, e Steve non poté fare altro che arrossire ancora di più (se possibile) e alzare lo sguardo sul viso del moro, tenere lo sguardo basso era peggio, l'unica cosa visibile era il petto del ragazzo.

"Si-si sto bene, solo perché sei nudo e bagnato?"

"Mi sono fatto un bel bagnetto nel lago, sai fa davvero caldo qui"

"Davvero? lo sai che questa è stata una azione davvero sconsiderata da parte tua? qualcuno poteva vederti!"

Dio, è più stupido del solito da imbarazzato...

"Sto scherzando, mi sono semplicemente fatto una doccia" rispose Eddie facendo retro-front e sedendosi in modo scomposto  sul divano.

"oh"

The Freak and the KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora