Jack ti presento Axel.

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Appena aperto gli occhi ho visto solo

un fascio di luce abbagliante

e mille persone attorno a me,

tutti pronti a prendermi e tutti a dire, guardandomi ''sei bellissimo''.

Mamma dove sei?

Eravamo in 4 ora sono solo e tu

mamma,

non ci sei.

Ti cerco tutti i giorni in mezzo a questi esseri giganti

chiamati uomini

ed uno più basso gioca con me,

si chiama Kevin.

Mamma 'sta notte ti ho sognato,

Eri qui a coccolarmi con i miei fratelli e mi sono svegliato di colpo

per cercarti,

ho girato tutta questa enorme cuccia chiamata casa ma tu non ci sei, mamma.

Mangio tanto ma quando faccio il cattivo mi sgridano ed è già la terza volta che mi prendono a calci dicendo che sono soltanto uno stupido animale che un giorno mi abbandoneranno.

Ora anche Kevin è grande e non gioca più con me ma gioca guardando un vetro chiamato televisore con una specie di telecomando in mano.

Non ho smesso di sognarti mamma,

è solo che a furia di prendere botte o paura anche di sognare adesso.

Sono passati 3 anni ed ora sono grande.

Gli esseri grandi hanno detto che mi porteranno a conoscere il mare,

dicono che c'è tanta terra che loro chiamano sabbia e tanta acqua chiamata mare.

Non vedo l'ora di correre veloce con il vento sotto le orecchie e di respirare a pieni polmoni,

di saltare in acqua e nuotare per la prima volta in una enorme vasca di acqua assieme ad altri come me.

Ci siamo fermati, dove siamo?

"Dai bello, scendi che ti porto a fare pipì".

Perché mi leghi a questo palo, non dovevamo partire?

Mi dovevi portare al mare.

Ei! Aspetta, fermati!

Perché vai via?

Che cosa ho fatto adesso?

Picchiami di nuovo ma non lasciarmi qui da solo,

ho paura anche se sono grande.

Mamma...dove sei?

La macchina si allontana a vista d'occhio fino a scomparire nel nulla e jack,

il piccolo meticcio è lì ad aspettare che quegli esseri giganti chiamati umani tornino indietro.

Si fa sera e qualcuno nota Jack legato ad ululare guardando la strada.

"Ei, piccolino. E tu tutto da solo cosa ci fai qui?" .

Jack, con gli occhi grandi e la paura di essere ancora picchiato si allontana ma non più di tanto.

La donna lo prende lentamente e lo accarezza,

lo slega e lo abbraccia.

"So che qualcuno di sicuro ha detto di portarti in vacanza ma ti ha lasciato qui. Terribile questo mondo, vero? Sai, gli esseri umani, quello della mia specie, sono soltanto dei luridi pezzi di merda pronti a fare del male ed usano le persone, gli animali e si affezionano in modo morboso agli oggetti. Ora dimmi piccolo, vuoi venire da me? Io ho una casa piccolina con un letto ad una piazza ma basta per tutti e due perché ho un cuore grande quanto tutta 'sta città, che ne dici?"

Jack va con la donna a casa sua,

ora quella piccola casetta sarà la sua nuova casa ma con la certezza di essere sempre e per sempre a casa.

Un'altra vacanza ancora e Jack questa volta ha paura di scendere dalla macchina per fare i bisogni ma questa volta Non ha un guinzaglio ma è libero e Jack segue la sua padroncina passo dopo passo in una costante corsa contro il tempo per paura di essere abbandonato.

Sai Axel, la donna dice a Jack, questo mondo da quando tu sei qui è meglio.

Passi svelti in una frenetica corsa sul bagnasciuga e un salto congiunge Axel all'essere umano.

Perché più che animali gli animali sono gli esseri umani.

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