alla prossima fermata.

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in perenne panico
come se smarrito in una città che non conosci
senza né sapere la lingua e ne avere connessione internet,
in perenne ansia e panico come quando smarrisci il portafogli
o quando all'entrata di un locale ti chiedono il greenpass e tu menti con la speranza che quel qualcuno non voglia davvero scansionarlo.
'Alla prossima fermata, capo'.
Questo è quello che sento oltre le cuffie pronunciato da
qualcuno con il volto stanco,
qualcuno che scende alla prossima
anche se vorrebbe continuare
il viaggio ma la vita è anche questo,
la vita è fermarsi per prendere ossigeno e ripartire più forte di prima
con in tasca solo 2 monete senza connessione
ne lingua conosciuta,
con una mappa vecchia ed ingiallita di carta in tasca a farti strada in mezzo a queste vie buie.
Lacrime di rugiada,
pensieri su tela,
tagli sulle mani ed urla davanti uno specchio.
Noi siamo questo.
Ansia che pervade il cuore imprigionandolo in una gabbia ermetica di ferro spinato dove lui ci prova e tu anche ma non riesco a farlo evadere,
lo stomaco in preda ad una tremenda tempesta e quella strana voglia di scomparire che si fa spazio nei tuoi pensieri.
Nuvole bianche e tuoni si dividono in cielo ed in mezzo c'è soltanto un aereo,
volo di linea diretto a Linate dove anche lì
su qualche treno sentirai
'alla prossima, capo'.
Fermate che coincidono,
animi che si intrecciano intersecati come angoli,
mani che si stringono e lacrime che riversano nell'infinito,
nessuno scenderà alla tua stessa fermata ma sai che c'è?
C'è che chi se ne frega.
Chi se ne frega delle persone perse,
delle porte chiuse in faccia e dei treni passati lì,
ad un passo da me.
Qualcuno corre ed io riesco a vederli dal finestrino,
l'autista poi vede anche ma non si ferma,
non può fermarsi perché il viaggio e appena iniziato e progressivamente porrà fine a questo
abbandonandoci ognuno alle nostre corrispettive fermate.
'Alla prossima, capo'.
Alla fermata dove il cuore lo sento più leggero
ed i pensieri bui non mi si stringono al collo soffocandomi,
dove l'ansia non esiste e queste pillole le ho abbandonate,
dove un buon amico ed una birra ti cambiano la giornata,
dove chi muore rinasce alla prossima fermata,
dove piove sempre a dirotto ed il rumore tenue e caloroso della pioggia ti fa venire i brividi e la voglia di correre i sotto senza ombrello in cerca di qualcuno,
dove tutti quegli appuntamenti andati a puttane si realizzano e si,
continuano inesorabilmente ad andare a puttane.
'Alla prossima, capo'.
Vedrai gente salire su questo treno e scendere prima di te,
vedrai gente rimanerci senza mai scendere,
vedrai qualcuno accostarsi con lo sguardo pensieroso ed assorto nei pensieri al vetro guardando fuori ogni goccia farsi strada in una corsa sfrenata nello schiantarsi al suolo prima delle altre,
vedrai controllori,
persone senza biglietto
e chi invece
di biglietti ne ha acquistato abbondando senza alcun rimorso,
chi ormai qui c'ha passato la vita ed il Capotreno ormai conosce bene da anni,
vedrai qualcuno baciarsi,
altri respingersi e qualcuno piangere,
ma si va comunque verso la prossima fermata.
'Alla prossima capo, sperando sia la mia'.

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