blocco.

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Non esiste una colonna sonore in grado
di tirar fuori le mie emozioni,
perlomeno in questo tetro e cupo momento.
La tua domanda sicuramente sarebbe "Cos'hai?" 
e come faccio a risponderti,
che parole uso se in realtà neppure io so cos'ho;
non lo capisco e penso sempre di più
che non sia il mondo circostante a non capirmi ma che sia io a non farlo e fa male.
Scrivere di sogni per poi realizzarli ma vedere gli altri farlo
ed io qui inerme mentre fisso delle larve spiccare il volo tramutandosi in farfalle per poi ricadere lì dove sono nate,
a terra.
Io resto qui attraccato come una nave al porto aspettando inerme la fine
in balia delle onde che si scagliano con ferocia contro la sua poppa e come ogni buon capitano,
costi quel che cosi la nave non si abbandona.
Dentro di me sento un enorme e insormontabile blocco,
forse è quello che molti etichettano come "il blocco dello scrittore" che poi
io manco sono uno scrittore e mi chiedo il perché;
è possibile arrivare ad un punto dove non si ha più nulla da scrivere?
Forse sono proprio a quel punto.

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