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Delle volte in 'sta vita mi sento

così vuoto

come il protagonista di un horror che assiste ad una strage

e rimane l'unico superstite in mezzo ai cadaveri

lacerati dei suoi compagni di viaggio

inerme.

Mi guardo attorno e vedo i miei piedi in una pozzanghera di sangue ormai coagulato,

sembra di stare in uno splatter dove mi strappo il cuore e lo lancio

in mezzo ad una folla di zombie affamati ma loro non vogliono un cuore,

sanno quanto male può fare,

forse anche più di una canne mozze.

Scrivo,

scrivo perché non riesco ad esprimermi e forse

questo vuoto che provo è il dolore

di una vita passata alla quale

mi tocca risarcire i danni per il male fatto.

Come negli horror tutti si fermano a giudicare il carnefice se strappa gli occhi alla vittime,

tutti urlano ''cannibale'' se la fa a pezzi e la mangia,

si, è tetro lo ammetto.

Riconosco i dettagli di sorrisi falsi,

sembra di stare in un perenne limbo di facce viste e riviste,

gente che se ti si affianca e solo per scambiare convenevoli o ricevere in cambio qualcosa.

Delle volte vorrei solo spegnere il mondo e sedermi con una sigaretta in bocca e sbuffare il fumo al cielo nel silenzio incolmabile che si fa spazio al fruscio delle foglie e i canti degli uccelli.

Non ho mai smesso di sognare ma alle volte ho messo da parte tutto per correre ed urlare a squarciagola.

Sono stanco di un mondo in cui non esiste purezza d'animo se non in un bambino,

in un animale.

Sono stanco di guardarmi indietro e vedere solo gente di merda alle mie spalle.

Vorrei mettere il mondo in pausa e salire ai piani alti per parlare con il ''creatore'' ammesso che esista e digli che questo mondo forse non è proprio a sua immagine e somiglianza,

questo mondo sembra più il mio doppelganger.

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