1. È la bacchetta a scegliere il mago.

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5 giugno 1991.


Quella mattina mi svegliai prima del solito, in preda all'eccitazione. Era l'undicesimo compleanno mio e di Draco, ma quell'anno questo non comportava solo doni e dolci per tutto il giorno. L'undicesimo compleanno di un mago o di una strega coincideva con il giorno in cui sarebbe arrivata finalmente quella lettera, la lettera che aspettavo da tutta la mia breve vita.

Era sempre stato difficile per mia madre riuscire a farmi alzare dal letto al mattino, ma quel giorno ne schizzai fuori come se stesse prendendo fuoco. A differenza della mia famiglia, ero una bambina molto pigra, poco ligia alle regole e spesso per niente educata e fine, come invece lo era il mio gemello. Draco sì che era un perfetto Malfoy. Era esattamente il frutto dell'educazione dei nostri genitori: tranquillo, perfettamente educato, con la mania del sangue puro. Nonostante fossimo gemelli, però, io ero l'esatto opposto, a cominciare dal lato estetico. Ciò che caratterizzava ogni membro appartenente alla famiglia Malfoy, infatti, erano una pelle pallida come una nuvola estiva e capelli lisci biondo platino e i miei lunghi capelli mossi e rossi mi avevano sempre resa la pecora nera tra i Malfoy, quella che saltava sempre all'occhio di chiunque, per non parlare della mia pelle rosea e le lentiggini chiare sul viso. Se non fossi stata la gemella di Draco, si sarebbe potuto pensare che non fossi affatto una Malfoy, come infatti ipotizzava chiunque ci vedesse in giro o chiunque avesse a che fare con me per anche soli pochi minuti.

Quando uscii dalla mia stanza corsi al piano di sotto come una furia, arrivando nel salotto dove trovai la mia famiglia già sveglia e riunita a fare colazione in un ligio silenzio.

Mi guardarono tutti come se fossi un drago piombato in casa loro.

<< Ti sembra il modo di presentarti a colazione? >> Biascicò mio padre rimanendo con la sua tazza di the a mezz'aria.

Abbassai lo sguardo dandomi una rapida occhiata. Ero ancora in pigiama e nella fretta mi ero anche dimenticata di infilare le pantofole ed ero piuttosto sicura che i miei capelli non fossero in condizioni decenti, ma non ci badai affatto.

<< È arrivata? >> Chiesi trepidante.

Mia madre scosse la testa sconsolata. << Questa notte. - Rispose. - Potrebbero anche mandarle di mattina, per evitare di disturbare un'intera casa. >> Aggiunse continuando a bere dalla sua tazza.

<< Siediti a fare colazione Alya, la tua lettera è lì sul tavolino, la aprirai dopo. >>

Il mio sorriso si aprì ancora di più e corsi verso il tavolino afferrando la mia lettera. Era giallastra e scritto in modo elegante e con inchiostro verde smeraldo c'era "Alla Signorina A.Malfoy, secondo piano, Villa Malfoy, Wiltshire. "

<< Alya! Stai facendo nevicare! >> Si lamentò Draco.

Lo ignorai e scartai la busta senza nemmeno pensarci un secondo di più, tirando fuori la lettera e leggendo:


SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Direttore: Albus Silente

(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

Cara signorina Malfoy,

siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Con ossequi,

Alya e il prigioniero di Azkaban. ~ The Truth. ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora