6. Come glielo dico?

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I giorni passarono e arrivò la mattina di Halloween. Avevo passato i giorni a scervellarmi da sola su come dire a Harry quello che avevo scoperto su Sirius Black ma non avevo mai trovato né il modo, né il momento giusto. In quegli ultimi giorni eravamo stati tutti molto oberati con lo studio e gli allenamenti di Quidditch e avevo visto ben poco i miei amici di Grifondoro, se non per mangiare qualche volta al loro tavolo, ma non era senz'altro il posto giusto in cui dirglielo, davanti a tutti gli altri, oppure durante le lezioni in comune.

Era finalmente arrivato il giorno della nostra prima visita a Hogsmeade, e alla fine Daphne era riuscita a convincermi ad andare con lei, nonostante non avessi tutte quella gran voglia.

<< Non ce la faccio più con tutto questo studiare, studiare e studiare. - Si stava lamentando Daphne mentre ci avvicinavamo all'ingresso, dove Mastro Gazza, il custode, era in piedi sulla porta e controllava i nomi di chi usciva su una lunga lista, scrutando i ragazzi uno per uno con sospetto e assicurandosi che nessuno sgattaiolasse fuori senza avere il permesso. - Come fai tu a stare sempre avanti con gli argomenti? >>

Feci spallucce. << Leggo molto. >>

<< Inizieremo a studiare insieme, ci tengo ad andare bene. >>



Alla fine dei conti, passai una giornata davvero piacevole con Daphne a Hogsmeade. Come prima cosa avevamo portato la sua borsa da Mondomago, poi eravamo andate al Negozio di Piume Scrivenshaft, dove avevamo trovato piume di tutti i tipi: dalle più semplici ed economiche, a quelle con inchiostro auto-correttivo e alcune piume di pavone in argento veramente meravigliose. Ne avevo comprata una, insieme a un quadernino di pelle di drago verde petrolio, mentre Daphne ne aveva comprate un paio di piuma di struzzo davvero costose. Poi eravamo andate da Mielandia ed era stato lì che avevo speso davvero un sacco di galeoni, comprando dolci di tutti i tipi. Avevamo girato per altri negozi, tutti quelli che trovavamo sulla strada fino a finire ai Tre manici di scopa, dove assaggiammo la famigerata Burrobirra, davvero molto buona, in compagni di Hermione e Ron. Si erano uniti anche altri Grifondoro al nostro tavolo e avevo fatto amicizia con i membri della loro squadra di Quidditch, che fino a quel momento avevo incontrato solo sul campo.

Ero tornata molto soddisfatta, e felice, e giusto in tempo per il banchetto di Halloween a Hogwarts. Io e Daphne corremmo nella nostra Sala Comune a posare tutti i nostri nuovi acquisti per poi dirigerci nella Sala Grande per il banchetto.

Quando vi entrammo, sorrisi spontaneamente. Era stata decorata con centinaia e centinaia di zucche piene di candele accese, un nugolo di pipistrelli veri svolazzanti e tantissime stelle filanti di un color arancione fiammeggiante, che guizzavano pigramente lungo il soffitto coperto di nuvole come luminosi serpenti d'acqua.

<< Pensavo vi sareste sedute con i Grifondoro. - Disse Draco, seduto di fronte a me, con tono acido, soprattutto sull'ultima parola. - Eravate così carini ai Tre manici di scopa. >>

Alzai gli occhi al cielo iniziando a servirmi la cena. << Oh, andiamo, smettila Draco. >>

<< Che c'è? - Chiese lui spavaldo. - Non posso far notare alla nostra squadra quanto fraternizzi con il nemico? >>

<< Il fatto che io abbia fatto amicizia con Oliver Baston non determina un mio favoritismo nei suoi confronti durante le partite. - Dissi acida. - Non ti preoccupare, fiocco di neve, continuerò a fargli il culo. >>

Daphne annuì soddisfatta. << Ben detto, ragazza. >>

<< Non chiamarmi in quel modo. >> Sbottò Draco infastidito.

Alya e il prigioniero di Azkaban. ~ The Truth. ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora