Tuo, immutabile Lixie
- Felix, mi stai ascoltando?- Tuonò Christopher Bang.
- Cosa c'è? Ti ascolto!- Fece l'altro.
- No, non è vero. Ma che cazzo ti prende? Ti rendi conto che manca un fottutissimo mese al campionato? Lo sai, oppure no?!
- Cazzo, lo so Chris!
- E allora perché non ti concentri? Ti permetti persino il lusso di saltare gli allenamenti...
- Ma che cazzo dici?! È successo solo una volta perché non stavo bene.
- Eri stanco, vero?
- Cosa vorresti insinuare?
- Oh, no. Io non insinuo proprio niente, Felix. Vuoi dirmi che sei stanco di allenarti per la tua squadra, di cui sei il capitano, ma non sei stanco per fermarti tutti i giorni dopo le lezioni e allestire lo spettacolino di Hyunjin?
- Cosa c'entra Hyunjin? È con me che hai un problema.
- Il mio problema è che il nostro capitano non pensa alla squadra.
- Siete d'accordo con lui ragazzi?
Si ammutolirono tutti quanti. Avevano gli sguardi bassi tranne I.N, che lo guardava con due occhioni dolci, carichi di comprensione.
E secondo voi, come andò a finire?
Come al solito e non poteva finire altrimenti.Quella sera era fresca, tranquilla, monotona.
Nanny Valera bussò alla porta della camera di Felix.
- È venuto a trovarti Christopher.
- Fallo entrare.
- Vi lascio soli.
- Chris, come mai sei qui?
- Volevo parlare con te.
- Accomodati.
Christopher si sedette sul letto dell'amico.
- Felix, so che mi detesti, so che stai bene con Hyunjin, che siete diventati buoni amici...lui è un bravo ragazzo, pieno di qualità, è creativo...ma c'è il campionato, dobbiamo concentrarci...abbiamo bisogno del nostro capitano. Io ho bisogno di te.
Il giorno stesso e qualche ora prima, Chris era andato a casa di Hyunjin.
Si erano seduti nel cortiletto in giardino e avevano parlato.
- Io capisco perfettamente ciò che vuoi dire.- Disse Hyunjin.
- So che sei una bella persona, ma è anche la sua vita, la sua carriera...Felix si merita di diventare un grande calciatore. Lo conosco da quando eravamo piccoli, è questo il suo destino. Se lo merita anche più di me.
Hyunjin lo guardò dritto negli occhi. Gli mise una mano sulla coscia.
- Sei un buon amico, Chris. Mi farò da parte. Per il suo bene.
- Non devi farti da parte...
- La verità è che io e Felix siamo due mondi diversi. Va bene così. Io andrò al college e lui pure, non ci vedremo mai più. Non possiamo rovinare il nostro futuro. Gli manderò un messaggio. Gli dirò di non venire più alle prove. Ha bisogno di pensare al campionato e alla sua squadra.
Christopher mise la sua mano su quella del ragazzo.
Hyunjin si sorprese di quel gesto.
- Chissà cosa direbbe Felix se ci vedesse qui, adesso.
- Sarebbe sconcertato.
- Ma sarebbe contento.
- Tu dici?
- Chi non vorrebbe un amico come te? Sono felice di essere tuo amico.
Che strano mondo era quello.
Si ballava insieme nello stesso cerchio, paralleli, opposti, in cui tutti si conoscevano.Chi poteva mai aspettarsi che Christopher Bang e Hyunjin Hwang erano amici?
Perché si nascondevano?
H: Ti amo, Felix.Fu un unico messaggio.
F: Anch'io, Hyunjin.
Era l'addio più dolce e più triste che si potesse mai dare.
Arrivò il giorno del campionato e fu un successo. Gli Stray Cats innalzarono la coppa verso il cielo. La folla applaudiva al trionfo ed era tutto perfetto...se non fosse che a qualcuno mancava la sua metà.
Tra gli striscioni e i cartelloni, il suo volto non c'era.
In realtà era solo nascosto da qualche parte, a rileggere i versi che aveva recitato e che erano stati scritti per lui da Felix come regalo di compleanno. Versi leggiadri e sottili che si incastonavano come gemme nell'etere.
Che risuonavano nella testa e nel cuore di Hyunjin, mai dimenticati.
"Era l'onore, forse l'orgoglio. Era la paura o forse un sogno. Qualcosa di respinto, un avversario da eliminare, ma sempre presente è...perché spesso ciò che si rifiuta con tutte le forze, è proprio ciò che si desidera con ardore."
- A Hyunjin. L'unico vero amore della mia vita, la mia musa, l'universo intero. Che tu possa raggiungere i tuoi obiettivi, che i tuoi sogni si avverino sempre.
Tuo, immutabile Lixie.
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SMALL DOSES OF YOU
RomanceA parte quella mano, nessuno dei due osò toccarsi, sotto quel sole complice e quella solitudine gradevole di cui si erano circondati Due mondi che non potevano incontrarsi nella realtà, neanche un'eclissi riusciva a descriverli. Nessun colore sarebb...