capitolo 16

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-...Salendo al piano di sopra troverete invece tutti gli uffici.- Le porte degli ascensori si aprirono e seguì un lungo:- Uuuu- . Si trovarono difronte a decine di scrivanie e computer. Addetti e grafici correvano di qua e di la, da un computer all'altro, confrontando bozzetti su bozzetti, e foto e chiamando modelle per i servizi fotografici. Il secondo  piano ospitava la sartoria, con migliaia di tessuti e colori diversi, una magia. E poi c'erano tutte quelle sarte, con quelle manine minute, che giravano con i loro camici bianchi e parlavano, guardavano, sceglievano. Il terzo piano era il migliore: una grandissima terrazza, con una delle viste più belle che Maddi avesse mai visto e con il buffet.
- Questo è il luogo di svago, dove si organizzano banchetti, feste e perché no, anche qualche concerto e sfilata. Per ora potete approfittare del buffet. Tra un quarto d'ora verrete poi divisi in squadre. Buon Appetit. -
- Maddi ma hai visto?! E noi staremo qui, e magari un giorno lavoreremo qui o forse...
- Si Kayla, ma non farti troppi film mentali - e così dicendo mise fine a quel discorso. Si allontanò e fece l'occhiolino a Kayla, che ricambiò con un ampio sorriso. Arrivò in un angolino della terrazza più in disparte e, sorseggiando un po' di champagne, si godette il panorama, affacciandosi anche a guardare giù.
- Vista meravigliosa, non crede? Ogni volta me ne innamoro di nuovo, come se fosse la prima! - una voce dolce come il miele, che faceva venire voglia di sorridere. Ma Maddi capì così in fretta di chi si trattava che non poté neanche godersela. Semplicemente si girò con sorriso malizioso e disse- Ancora tu?! Mi chiedo spesso se è il destino che vuole che io subisca ogni volta una tortura incontrandoti per sbaglio o se sei tu che mi perseguiti?- . Il ragazzo si girò verso Maddi. Il suo sguardo cambiò totalmente e per la prima volta Maddi notò nel suo volto una nota di panico, anzi che la solita faccia da sbruffone. Evidentemente lui era sorpreso tanto quanto lei, forse lui in più era anche sconvolto e nauseato per la figura che aveva fatto. - Mi scusi, non l'avevo riconosciuta, sognorina O'Connel. E comunque quello che dovrebbe essere sconcertato dovrei essere io, il destino vuole che io finisca per impazzire un giorno di questi. Ormai non riesco più a girare tranquillo senza incontrarla -
- Come se fossi io a cercarti!!! Qua c'ero prima io sei tu che ti sei avvicinato!!- ci fu una pausa...
-...E smettila di guardarmi così!!!-
- Così come?- chese Ian. Sapeva bene come, con quello sguardo sicuro e dispettoso, con quegli occhi azzurri e profondi come il cielo.
- Lo sai bene come!!! Ed è meglio che tu la smetta, non ci casco, i tuoi occhietti non mi fanno nessun effetto. - e si allontanò sbuffando.
- Chiedo a tutti voi di riunirvi qua intorno a me- era Jean Louis che parlava - adesso dirò i nomi dei componenti delle squadre-. Maddi lanciò un'occhiata di sfida a Ian, che stava in prima fila, e lui ricambiò con un'altra occhiata, ancora più determinata, ancora più divertita, ancora più sicura, tanto da far abbassare lo sguardo a lei, che non si tirava indietro mai. C'era qualcosa nello sguardo di Ian, quel qualcosa che gli dava un netto vantaggio su Maddi, lui nascondeva qualcosa e Maddi non ne era ancora a conoscenza. Lo avrebbe scoperto prima...o poi.

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