capitolo 25

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Dieci minuti dopo nella stanza regnava il silenzio mentre Ian leggeva i fogli con le proposte e le idee che le ragazze avevano appena scritto. Finì di leggere l'ultimo foglio e poi alzò lo sguardo severo sulle ragazze. Le guardò una ad una per infiniti secondi. Poi raddrizzò la schiena e battè una volta le mani, e un'altra volta ancora fino a esplodere in un fragoroso applauso: - Davvero un ottimo lavoro, mi congratulo con voi, ragazze. Avete sfornato idee innovative e per un target molto giovanile, nonostante molti degli stili proposti non siano contemporanei. Avete cinque minuti di pausa mentre vado a riferire tutto a Jean Louis-.
Ian uscì dalla stanza urtando la spalla di Maddi e se ne andò senza neanche scusarsi.
Maddi invece non si mosse, e lo guardò allontanarsi senza controbattere. Tutte le altre ragazze uscirono, ma a lei servirono diversi attimi prima di muovere il primo passo verso l'ascensore. Scese al piano della sartoria e si fermò all'ingresso per spiare tutte le sarte che lavoravano.
- Sono favolose, non è vero?- Jean Louis comparse alle sue spalle.
- Si, sono "favolose", come dici tu. E sono così concentrate che...
- Ho visto Ian proprio un minuto fa- Jean Louis cambiò subito discorso. - Mi ha consegnato le proposte del suo gruppo, le leggerò non appena finita la pausa. Tu ne fai parte, vero Maddi?-
- Si. -
- Si? Solo si? Mia cara non sai la fortuna che hai avuto-
- Si certo, mi ritengo fortunata ad essere stata divisa dall'unica ragazza con la quale vado d'accordo e con la quale ho anche recentemente litigato, e indovina per colpa di chi? Di Ian!! Che come se non bastasse è anche diventato il mio caposquadra e...
- Si vede- interruppe Jean Louis
- Che cosa?- Chiese Maddi perplessa.
- È evidente cara, che non lo conosci ancora- rispose Jean Loui mentre le porte dell'ascensore si chiudevano intrappolando al loro interno la sua voce.
- Lo conosco fin troppo bene- disse Maddi, ma nessuno la sentì.

***
- E se poi non mi riesce?-
- Ti aiuterò io, puoi contare su di me, Charlotte.-
E lei sbattè gli occhi da cerbiatta che si era disegnata su quella faccia da gatta morta.
Già, da quando erano rientrati dalla pausa Charlotte e Ian non avevano fatto altro che parlare. Anzi, lei non aveva fatto altro che parlare, mentre Ian subiva quasta tortura, osservato da Maddi divertita. Pensava che gli stesse bene questa punizione, se l'era cercata. Infatti, appena tornati, Ian aveva spiegato le modalità di lavoro, aveva detto che ciascuna avrebbe disegnato e realizzato un vestito, ma che il luogo della sfilata, la grafica e il luogo per le foto pubblicitarie migliori sarebbero stati scelti da lui tra le proposte delle ragazze. Poi Charlotte aveva fatto una domanda e Ian le si era avvicinato pericolosamente. Da quel momento lei non aveva fatto altro che parlare (la conversazione si era spostata su altri argomenti, tipo quanto fosse stata ammirata e invidiata durante il corso per modella) mentre Ian soffriva in silenzio.
Fu salvato dall'entrata di Jean Louis. Troppo buono quell'uomo.
- Ian, vorrei parlare di alcune scelte fatte da una di queste ragazze riguardo alle location per le sfilate e le foto. Prego tutte voi di perdonarmi se lo rubo per un attimo.- e strizzò l'occhiolino.
Pochi minuti dopo Ian rientrò e si mise esattamente davanti a Maddi.
- Jean Louis si congratula con lei, anche se su quel foglio non era scritto il suo nome ha detto che " lo stile è favolosamente inconfondibile" e concorda con molte delle scelte da lei effettuate. Ma stia ben attenta signorina O'Connel, non tutti saranno disposti a farle complimenti, quindi non si adagi sugli allori e continui a lavorare.- e si girò ma Maddi interruppe il suo movimento.
- Quello che mi domando Ian è perché ce l'hai con me? Non riesci neanche ad ammettere che per una volta ho fatto un lavoro decente ...sono forse così artisticamente dotata da intimorirti? Hai forse paura di essere superato o...rimpiazzato? O magari...
- Non ti permetto di rivolgerti a me in questo modo, soprattutto qua. Sei solo una ragazzina insolente e maleducata e non ho più intenzione di perdere il mio tempo così. Chiederò di trasferirti in un altro gruppo, visto che ormai la collaborazione tra noi è rotta.-
- Ma perché?!? Che cosa ti ho fatto? Dimmelo? È per l'altra sera? È per questo? -
- Di quello che succede fuori da qua ne parliamo fuori da qua! Non devi mischiare il lavoro con le tue sciocchezze mentali!-
Maddi si zittì, abbassò lo sguardo e sentì gli occhi umidi. Ian invece si guardò attorno e arrossì quando si accorse che, ovviamente, tutte le altre ragazze erano rimaste di stucco per la focosa conversazione appena terminata.
- Non c'è più nulla da guardare, pottete andare, per oggi abbiamo finito- tutte le ragazze uscirono il piu in fretta possibile avendo avvertito la tensione nella stanza.
- Quanto a lei, signorina O'Connel, andrò a parlare immediatamente con Jean Louis per chiarire la situazione, mi auguro che la notte le rinfreschi le idee- e sbattè la porta ferendosi nuovamente alla mano.

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