L'ascensore si aprì. Maddi tirò fuori la testa e guardò a destra e a sinistra. Via libera.
- Signorina Maddi!!-
- Jean Louis! Che piacere vederti.-
- Piacere mio. È un po' che non ti rivedo in giro.-
- Si, ultimamente sono stata molto, come dire... impegnata-.
- Bene! Significa che hai iniziato a buttare giù qualcosa-.
- Si, in effetti ho "incontrato" la mia ispirazione -
- E si può sapere a che cosa dobbiamo questo onore? O forse dovrei dire "A Chi"?
Maddi sorrise timidamente.
- Non abbassare troppo la guardia Maddi, la sua popolarità potrebbe esserti d'ostacolo-
- Io non capisco a chi...
- Buona giornata e buon lavoro Maddi-
Come aveva fatto Jean Louis a capire che Ian c'entrava qualcosa? Era così evidente?
Maddi si incamminò verso l'ufficio di Ian.
Lavorò molto e riuscì a sviluppare bene la sua idea. Charlotte tentò inutilmente di avvivicinare Ian ma lui ebbe il buon cuore di stare dietro più a Maddi e alle altre ragazze che a quella gatta morta di Charlotte.
Finite le ore di lavoro Maddi uscì senza troppi problemi ma Ian le venne incontro:- Hey. Come va?-
- Bene. Ma sono stata qui fino ad ora non è che non ci vediamo da una vita. Quindi se hai qualcosa da dirmi non ci girare troppo intorno.-
- Ok. Giusto. Ti va di venire a prendere un caffè?-
Maddi fu colta alla sprovvista e non seppe che rispondere. Ian notò il suo imbarazzo e Charlotte che li osservava e quindi aggiunse:- per parlare di lavoro, ovviamente -.
- Certo, si, ovviamente- ribadì Maddi ridendo. - Accetto, ma solo perché si tratta di lavoro-.
E gli fece l'occhiolino.
Uscirono insieme e, nonostante l'insistenza di Charlotte nel voler discutere anche lei di affari importanti, arrivarono fino alla macchina di Ian.
Maddi aprì la portiera ma Ian la fermò:- No! Per questa volta niente macchina. Seguimi-.
Camminarono per un po in silenzio tra la folla di turisti lungo gli Champs Elysees e poi lui chese:- come procede il lavoro?-
- Ma tu fai sempre le stesse domande ogni volta?-.
- Non so mai di che parlare con te, potresti arrabbiarti da un momento all'altro come potresti metterti piangere. E soprattutto non vorrei finire col litigare come sempre-
- Va bene. Devo rispondere alla domanda quindi? Il lavoro è finalmente iniziato. Ho trovato un'ispirazione e sto cercando di portarla avanti fino a quando non ne troverò una nuova da iniziare. Poi sceglierò la migliore-
- Ti vedo soddisfatta, ma vorrei ricordarti che hai più una settimana e mezzo per finire i bozzetti. Dopo le sarte inizieranno a cucire e voi potrete dedicarvi all'allestimento della sfilata-
- Lo so...me lo avrai ripetuto almeno cento volte, hai paura che me lo dimentichi?-
- No non oserei mettere in dubbio il tuo buon senso e la tua memoria. Eccoci. Siamo arrivati-
Gli occhi di Maddi brillano all'apparire di montagne di cioccolatini e di torte sfarzose.
- Strano sentirti senza parole-
- Non so che dire, davvero-
- Non dire nulla, entra e prendi tutto ciò che vuoi-
- Non dirmelo due volte -
Entrarono e presero due fette di torta al cioccolato e arancia; le gustarono tra chiacchiere e qualche bisticcio e poi uscirono. Il cielo iniziava già ad imbrunire.
- Che programmi hai per questa sera?-
- Dipende...- rispose ambigua Maddi
- Da cosa dipende?-
- Da quello che mi chiedi-
- Ti va un aperitivo?-
- Aspetta... fammi guardare....- e fece finta di rovistare in una lista immaginaria - No, non ho nulla da fare- concluse sorridendo.
- Bene. Allora andiamo-
Arrivarono davanti al locale.
Maddi era già stata li, si. Si trovavano davanti al Café Ruc. L'ultima volta che Maddi era stata li era entrata da turista. Ma ora, al fianco di Ian era come a casa. Lui le aprì la porta e la fece passare per prima. Maddi avanzò sola qualche passo. Le persone si girarono silenziose vedendola entrare. I loro sguardi seri e...superiori. Poi sentì il calore del corpo di Ian alle sue spalle e fu come se quello stesso calore avesse scaldato anche gli sguardi di tutti i presenti, che curvarono le labbra all'insù e con altrettanta aria amichevole si rivolsero a Ian da vecchi conoscenti. Chi salutava, chi faceva domande sul lavoro chi gli strinse la mano. Maddi si sentì un po' estranea, ma Ian fu premuroso con lei e le mise un braccio intorno alla vita avvicinandola a se. Furono accompagnati sulla terrazza, la stessa nella quale Maddi era stata la prima volta.
Il cameriere accese la candela sul tavolo e li fece ordinare.
Anzi ordinò Ian per tutti e due.
Ci fu un imbarazzante silenzio e questa volta toccò a Maddi rompere il ghiaccio:
- Vieni spesso qui?-
- Si, a volte dopo il lavoro o quando voglio sfogarmi un po, per questo mi conoscono tutti... Tu sei mai stata qui?-
- Ah si una volta. Il primo giorno, se non ricordo male. È un bel posto.
- Già..., soprattutto se si vogliono incontrare persone influenti nel nostro lavoro. È qua che ho incontrato Jean Louis...
- Parli del diavolo e...
- Ragazziii!! Che piacere vedervi. Favoloso!!-
Ian si girò di scatto è arrossì nel vedere avanzare Jean Louis: - Hey!! Come mai da queste parti? -
- Mio caro! Io mi aggiro sempre da queste parti!! La domanda la rivolgo a te! Come mai da queste parti?
- Lavoro!!- disse Ian senza indugio.
-Lavoro?! Quassù?! Sulla terrazza più romantica di Parigi? Con Maddi?!-
- Lo sai bene Jean Louis che non è questa la terrazza più romantica di Parigi- li interruppe Maddi salvando Ian dal silenzio atroce.
- Miei cari!! Ma così mi fate venire il diabete!! Venite giù a bere qualcosa! !-
Maddi guardò Ian divertita ma lui fu piuttosto seccato per questa interruzione.
Scesero comunque al bar e iniziarono a bere, e a bere, e a bere, fino a quando la tappezzeria rossa dei divani non si confuse con l'oro dei lampadari e la luce delle stelle nel cielo scuro.***
Riaprì le palpebre dopo diverso tempo. Forse un ora.
La testa martellava insistentemente, ma non ci fece poi così tanto caso. Si raddrizzò ricordando a malapena il momento in cui Ian l'aveva appoggiata sul divano di casa sua e le aveva augurato la buonanotte. Prese comunque la matita in mano e, dopo aver disegnato, macchió il foglio dei colori rosso e oro, l'unica cosa che ricordava della serata.
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Sotto la stessa Tour
Ngẫu nhiênMadison è una studentessa del terzo ed ultimo anno di università, ma quando,finiti gli studi le si presenta l'occasione della sua vita, sarà pronta a lasciare tutto e cambiare città? E sopratutto, tra studio e lavoro, ci sarà tempo per l'amore?