capitolo 36

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La svegliò l'odore del caffe che le pizzicava il naso. Aprì gli ochi con una fatica che non aveva mai provato prima. Se li strofinò con le mani ancora impastricciate di graffite e colore oro. Si sollevò leggermente e socchiuse gli occhi per riuscire a leggere il bigliettino che Kayla le aveva lasciato vicino alla tazzina di caffè e alla brioche:"Ci vediamo dopo".
Si alzò e avvertì un forte giramento di testa che le fece perdere l'equilibrio. Evidentemente non aveva ancora smaltito l'alcol della sera prima. Non si preoccupò e si andò a preparare pur se con qualche difficoltà.
Giunse a lavoro stanca e disorientata. Salì le scale con le gambe tremanti e i piedi pesanti come macigni. Si aspettava una lunga giornata. Ogni tanto mentre disegnava vedeva le righe inclinarsi e questo la fece allarmare. Era ormai quasi mezzogiorno e non credeva più alla scusa dell'alcol. La sua espressione lasciava trapelare la sua preoccupazione e Ian lo notò subito, ma non le disse nulla per non farla preoccupare ulteriormente.
-Arrivederci ragazze. Ci vediamo domani.-
Ian si affrettò ad uscire, ma svoltò all'angolo aspettando di vedere uscire le ragazze.
- Maddi! Posso parlarti?-
- Ian non sto tanto bene,  pertanto non potrei pensare di mettermi a discutere qui con te, partirei in netto svantaggio, e sono sicura che finirei con l'accettare...
Il corpo diventò troppo pesante per essere sorretto, il volto di Ian si fece indistinto e poi tutto diventò buio.
                            ***
Si svegliò con un forte mal di testa e gli occhi furono sopraffatti da una luce troppo forte per rimanere aperti. Quando il respiro si fece nuovamente regolare provò di nuovo ad aprirli e piano piano si abituò alla luce. Il soffitto era decorato con cornici in bassorilievo e un lampadario pendeva sopra la sua testa minaccioso. Vide Ian in un angolo della stanza, seduto su una sedia intento a leggere un libro. Aveva l'aria stanca e dava l'impressione che la sedia fosse molto scomoda o che fosse seduto li da molto tempo. Quando si accorse di Maddi chiuse frettolosamente il libro e lo ripose in uno dei ripiani in alto prima di avvicinarsi a lei. Sfoderò un brillante sorriso che, per la prima volta, oscurò l'azzurro dei suoi occhi.
- Che mi hai detto per ridurmi in queste condizioni? E soprattutto dove siamo?- iniziò Maddi con voce debole e spezzata.
-Veramente non ti ho ancora detto nulla. Sei svenuta mentre te lo stavo per dire. Ti ho portata a casa mia. Il medico ha detto che la causa è lo stress e ti ha consigliato una pausa.-
- E come mai stai sorridendo così?-
- Perché questo non fa altro che assecondare la mia decisione-
- Di quale decisione sta parlando, Ian! Non girarci troppo intorno, mi stai torturando!-
- Prepara le valige Maddi! Ce ne andiamo un finesettimana in Grecia!-
- COSA!?! STAI SCHERZANDO?!?-
- Non sei contenta?-
-Ian...forse non hai capito...CHE IO CON TE NON VADO PROPRIO DA NESSUNA PARTE!! NE IN GRECIA NE IN QUALSIASI ALTRO POSTO SU QUESTA TERRA!!!
- Perché?-
- Perché io e te non siamo mai andati d'accordo e il fatto che ora tu mi voglia portare in Grecia non mi pare la cosa più sensata che tu possa fare-
- Maddi..., è per lavoro. Un mio carissimo amico terrà una sfilata lá e devo assolutamente andare. In genere mi accompagna Jean Louis, ma non può allontanarsi da Parigi per gestire i gruppi di lavoro e mi  ha detto di arrangiarmi per questa volta. Così ho deciso di portare te. Dovrai solo accompagnarmi ovunque andrò per la durata dell'evento e poi potrai fare quello che vuoi. Tu avrai la tua pausa, io avrò la mia assistente per la sfilata e non dovrò preoccuparmi di lasciarti qui a Parigi a combinare qualche pasticcio...
- Hey Hey Hey, calma, calma, io non sono di tuo possesso, non decidi tu cosa faccio e cosa non faccio e poi...non sono così tanto pasticciona, devi ammettere che da quando sto a Parigi sono molto migliorata-
- Ceeertooo, non hai combinato un granché apparte lasciare la finestra aperta e far quasi allagare la camera...
- No quello è stato un errore di distrazione
-... nascondersi dietro scatole di scarpe in uno dei negozi più prestigiosi di Parigi solo per scappare da me...
- Mi sono fatta prendere dal panico, dai! Avresti fatto la stessa cosa Ian...
- ...sbattermi la portiera in faccia e poi schiacciarmici le dita dentro..
- A mia difesa posso dire che non ti avevo visto quindi non l'ho fatta apposta-
-... litigare costantemente con Charlotte per stupidate; e attaccar briga con me per ogni cosa.
- Comincia sempre lei!! E tu mi provochi!!
-... rovesciare il caffè sul fuoco rischiando di incendiare l'appartamento...
- Come hai fatto a saperlo? Non c'eri quando...
- Kayla mi ha chiamato per paura di morire abbrustolita.
- Si ma me la sono cavata alla grande riuscendo a spegnere l'incen... il fuoco
- Certo! Allagando la cucina!!-
- Ma figurati, per un po' d'acqua! Magari si, non sarò la ragazza perfettina e ordinata, sono più distratta della media delle ragazze, ma non sono così grave... e questa non può essere usata come scusa per venire via con te.

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