- Ok bene, ci siamo, scenda pure signorino Ian. La faccio entrare a casa mia per medicarla.-
- E ha intenzione di medicarmi lei?- chiese Ian spaventato.
- Purtroppo per lei si, ma non direi di cavarmela così male- disse Maddi mentre cercava le chiavi di casa nella borsa. Intanto Ian la guardava da dietro ridendo: - Ma come è possibile che una ragazza come lei sia così sbadata?-
- Cosa intende dire?!- e intanto guardava in ogni tasca della giacca:- Ma dove le ho messe!?-.
Le si accese una lampadina:- Ah si, le ho lasciate in macchina. Mi scusi un attimo, vado a prenderle-
Si girò verso la macchina e fece per scendere lo scalino davanti al portone quando si trovò davanti Ian. Si spostò a destra, ma anche lui si spostò con l'intenzione di farla passare e si trovarono nuovamente uno difronte all'altro, vicini,molto vicini. Si guardarono e...:
- Mi scusi, pensa di farmi passare, oppure restiamo qui tutta la notte a spostarci prima a destra e poi a sinistra...?-
- Si, scusi, prego...- Ian fece il gesto di aprirsi e muovere la mano per mostrarle la direzione della macchina. Lei odiava queste galanterie, la facevano sentire incapace. Scese comunque lo scalino e andò verso la macchina. Cercò di aprire la portiera ma era chiusa. Si girò verso Ian. Lui stava li, con le chiavi in mano (quella buona) e le mostrava a Maddi con il solito sorrisino di scherno. Maddi risalì lo scalino e afferrò le chiavi come i bambini sulle giostre e aprì la portiera. Prese le chiavi per aprire il portone di casa. Fece accomodare Ian sul divano e andò a prendere la cassetta di pronto soccorso in camera sua. Quando scese trovò Ian impegnato a guardare la libreria, teneva in mano un libro.
Maddi si avvicinò un po' senza farsi sentire e osservò Ian mentre leggeva la trama. Orgoglio e pregiudizio.
- Uno dei miei preferiti - gli disse piano da dietro. Ian non si girò neanche e disse: - Non è per niente il mio genere. Io leggo trattati di filosofia, "storia della moda dal XIII secolo ad oggi", scrivo articoli di moda e di finanza per i più famosi giornali, e non ho tempo per le storie sdolcinate. -
Maddi gli prese il libro di mano offesa, lo mise a posto e si sedette sul divano. Ian le si sedette accanto e aspettò che Maddi tirasse fuori il necessario per medicarlo. La guardò curioso tirare fuori cotone e disinfettante. Gli premette il cotone sulla fronte dove la portiera aveva lasciato il segno. Maddi vide Ian fare una smorfia di sofferenza e, quando lui si accorse che Maddi lo aveva visto,sorrise con gli occhi bassi e disse:- Sei davvero un disastro tu...
Anche Maddi sorrise guardando giù. Entrambi evitarono il contatto dei loro sguardi.
Maddi però, sentendosi osservata, non resistette e guardò Ian, che già da un po' la stava osservando.
Notò che gli occhi di Ian con quella luce non erano più tanto azzurri, si avvicinavano più a un blu oltremare. Ian si avvicinò a Maddi. Il respiro andava al ritmo del battito del cuore fino a quando i due respiri non si fusero e sia Maddi che Ian riuscirono a sentire l'uno quello dell'altra.
Maddi abbassò lo sguardo sulle mani di Ian. Tremavano.
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Sotto la stessa Tour
AcakMadison è una studentessa del terzo ed ultimo anno di università, ma quando,finiti gli studi le si presenta l'occasione della sua vita, sarà pronta a lasciare tutto e cambiare città? E sopratutto, tra studio e lavoro, ci sarà tempo per l'amore?