jackson's pov
Oggi è il giorno di prova della probabile futura baby-sitter di Abigail.
L'ho incontrata due giorni fa in un bar poco distante da casa mia e abbiamo parlato.
Lavorerà dal lunedì al venerdì, dato che il fine settimana io non lavoro.
Ho preparato anche una camera per lei, io inizio a lavorare alle sei del mattino e torno alle sette di sera, dovrà anche portare mia figlia all'asilo.
La pagherò molto, perciò dev'essere impeccabile.
Sento suonare il campanello, così scendo velocemente le scale e vado ad aprire.
Megan ha dei lunghi capelli biondi e ondulati e gli occhi azzurri, ha vent'anni, non è male ma è troppo magra.
«Ciao, puoi entrare.» mi sposto di lato per permetterglielo.
«Buongiorno signor Taylor.» mi risponde formalmente.
«Puoi chiamarmi Jackson.» le dico io, e lei annuisce.
Le mostro velocemente la casa e le dico ciò che deve fare.
Dopo non molto si sveglia Abigail, così ne approfitto per fare le presentazioni.
Poi vado via di fretta, per non ritardare al lavoro.
abigail's pov
Sono arrabbiata con il mio papà.
Mi aveva promesso che oggi, cioè il primo giorno d'asilo, mi avrebbe accompagnata lui.
Invece se n'è andato, lasciandomi con questa ragazza che neanche conosco.
«Hey Abigail, che cosa ti va per colazione?» mi domanda gentilmente.
«Mh, solo del latte caldo, grazie.» le rispondo.
Lei lo prepara e poi lo mette nella mia tazza, nel mentre io sto seduta a tavola a guardarla.
In seguito posa la tazza sul tavolo davanti a me ed io la ringrazio nuovamente.
«Di niente.» mi risponde sedendosi davanti a me.
Bevo il mio latte in silenzio, tristemente.
«È successo qualcosa?» mi chiede.
«No, è solo che papà aveva detto che oggi mi avrebbe portato lui all'asilo..» le rispondo tristemente.
«Mi dispiace, non posso farci molto, però se vuoi quando ti vengo a prendere andiamo a fare un giro al parco, che ne dici?» mi propone ed io accetto, contenta.
Quando ho finito di bere andiamo in camera mia e scegliamo insieme i miei vestiti.
Un leggins nero e una maglietta a maniche lunghe di cotone rosa, con disegnati dei fiori.
Poi mi aiuta a mettere le scarpe.
«Ti piace il mio zainetto di barbie?» le chiedo.
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𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖
RomanceJackson non ha mai avuto un'infanzia che potesse essere definita tale. Tutto quello che possiede ora lo ha creato da solo, con le sue forze. Ormai i soldi non gli mancano e può finalmente realizzare il suo sogno: diventare padre e dare a qualcuno l'...