jackson's pov
«Megan!» la richiamo, entrando in cucina.
Si gira e mi raggiunge.
«Hey, ti serve qualcosa?» mi domanda.
«Mi servi tu.» le rispondo, e mi sorride.
«Tutta tua.» mi dice.
«Volevo chiederti scusa.
Ho passato tutta la notte a guardarti e a riflettere su di noi.
Ed ho realizzato che non ti ho mai chiesto scusa per le sofferenze che ti ho causato.» le dico.Lei mi guarda, ed i suoi occhi diventano lucidi.
«È stata colpa mia.
Ti ho rovinato la vita, da quando ne sono entrata a far parte ho solo fatto casini.» mi risponde.«Stavi iniziando a costruire la vita dei tuoi sogni, la vita che meritavi.
Un bel lavoro, una figlia meravigliosa.
Poi sono arrivata io, nonostante tu fossi ubriaco ed io lavorassi per te, quando ci hai provato non ti ho rifiutato, e sono rimasta incinta, legandoti a me, nonostante a te non interessassi.
Tu eri fidanzato ed eri felice, ma vi siete lasciati.
Come fai a non odiarmi?» mi dice.«Megan, non potrei mai odiarti.
Smettila di pensare sempre che tu non possa mai fare nulla di buono.
Hai sempre trattato bene mia figlia, e quando io ero troppo impegnato a fare lo scemo tu ti sei occupata di lei, non come una baby-sitter, perché lei ti vede come una figura materna.
E poi hai migliorato me, ho lasciato Valentine ed ora ho te.
Io sono felice così.» le rispondo.Mi avvicino a lei e le asciugo una lacrima.
«E non piangere, non hai rovinato nulla.» le dico.
Mi avvicino a lei e la stringo a me, che appoggia la testa sul mio petto.
«Grazie.» sussurra.
Dopo poco si stacca, guardandomi.
«Ho paura.
Ho paura che dopo ieri qualcosa tra noi cambi.» dice.Sta iniziando ad aprirsi con me, finalmente.
So quanto sia difficile per lei fidarsi.
«Se qualcosa cambierà, sarà un cambiamento in meglio.
Non voglio lasciarti più, Megan.» le dico, e lei mi sorride.Lei si avvicina a me, lasciandomi un bacio a stampo.
Ma non mi basta, così la prendo per i fianchi e la avvicino nuovamente a me, approfondendo il bacio.
Dopo poco mi stacco.
«Sei bellissima.» le sussurro all'orecchio.
«Cosa prepariamo oggi per pranzo?» le domando.
«Insieme?» mi domanda.
«Sì, oggi prepariamo il pranzo insieme.» le rispondo.
«Speriamo di non fare nessun danno.» sussurra.
«Ti ho sentita.» le rispondo e lei ride.
«Tu intanto apparecchia la tavola.» mi dice, mentre mette su l'acqua.
Apparecchio e quando ho finito vado dietro di lei, in silenzio.
«Hai paura combini qualcosa?» le sussurro, e lei si morde il labbro.
Le lascio un bacio sul collo e la faccio girare verso di me.
Sentiamo un pianto, Avril si sarà svegliata.
«Vado io, tu controlla qui, arrivo.» mi dice, così annuisco.
megan's pov
Vado in camera di Jackson, che ultimamente sta diventando la mia, e prendo Avril dalla culla.
La prendo in braccio e le faccio una carezza.
«Ciao.» le dico, e lei mi guarda con i suoi occhioni azzurri.
Torno in cucina e Jackson si avvicina a noi.
«Ciao amore di papà.» le dice, prendendola in braccio.
«Adesso noi stiamo qui a fare compagnia alla mamma che cucina.» le dice.
Io gli sorrido.
«Ci vado io a prendere Abigail, posso prendere la tua macchina?» gli domando.
Lui annuisce.
«Se vuoi posso andarci io.» mi risponde.
«No, vado io.
Abigail non dice niente ma penso si senta scansata da quando è nata Avril, soprattutto da me.» gli rispondo, e lui annuisce.Lo saluto ed esco, andando poi alla macchina.
Questa è l'ultima settimana di scuola per Abigail,
poi l'asilo chiuderà dato che siamo a giugno, e a settembre inizierà la prima elementare.Parcheggio ed esco dalla macchina, camminando fino all'entrata dell'asilo.
Dopo che mi hanno aperto la porta entro, e Abigail appena mi vede corre da me.
Prende lo zaino e torniamo alla macchina.
Saliamo e riparto per tornare a casa.
Entriamo e Abigail dopo aver messo a posto lo zaino viene da me, così la prendo in braccio.
«È pronto.» ci dice Jackson, così andiamo a tavola.
«Avril?» gli domando.
«È nel box a giocare.» annuisco e metto giù Abigail, che si siede sulla sedia.
Passa qualche minuto ma lei continua a guardare il piatto senza mangiare.
jackson's pov
«Abby, mangia.» le dico, ma lei non risponde.
«Abigail, non fare i capricci.» continuo poi, e lei scuote la testa.
«Non voglio.» mi risponde.
«Vuoi farmi arrabbiare oggi?» le domando.
«No, non ho fame.» mi risponde.
«Abby, mangia.» ripeto.
«Ho detto che non voglio.» mi risponde.
Megan si alza e va vicino a lei.
«Perché non vuoi mangiare?» le domanda.
Abigail sposta lo sguardo da lei a me.
«Perchè voglio stare con voi, state sempre con Avril.» ci dice.
«Amore, mi dispiace.
Però devi imparare a parlare con noi, per qualsiasi cosa, non devi tenerti sempre tutto dentro, potevi dircelo e noi avremmo cercato di trovare una soluzione.» le dico, e lei annuisce.«Adesso mangia, poi mettiamo Avril a dormire e io e Megan stiamo con te, va bene?» le domando, e lei annuisce.
Così, quando ha finito di mangiare e Avril dorme, io e Megan ci mettiamo a giocare con Abigail.

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𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒚𝒐𝒖
RomanceJackson non ha mai avuto un'infanzia che potesse essere definita tale. Tutto quello che possiede ora lo ha creato da solo, con le sue forze. Ormai i soldi non gli mancano e può finalmente realizzare il suo sogno: diventare padre e dare a qualcuno l'...