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megan's pov

«Cosa c'è, Abby?» le chiedo mentre sto tenendo in braccio Avril che si è appena addormentata.

«Non è giusto, voi state sempre con Avril e Linda, non è vostra figlia!» urla arrabbiata, correndo in camera sua.

Mi giro e noto che Linda abbia sentito quello che Abigail abbia detto.

In realtà ha detto solo la verità, ma so che Linda si sente già di troppo in casa nostra, e aver sentito questa frase da Abigail non sarà d'aiuto.

Quando vedo Jackson uscire dalla cucina vado da lui.

«Puoi tenerla, per favore?
Devo parlare con Abigail.» gli domando, e lui annuisce.

Così la prende ed io vado in camera di Abby.

È seduta sul letto.

Così quando entro mi siedo vicino a lei.

«Posso parlarti?» le domando.

«Fai come vuoi.» mi risponde.

Non posso neanche darle torto ad essere arrabbiata, prima è nata Avril e lei si è sentita meno considerata, ed ora è arrivata anche Linda.

«Ti ricordi quando papà ti aveva adottata?» le domando, e lei annuisce.

«Anche tu facevi spesso gli incubi ed eri più timida di adesso, avevi bisogno di aiuto e noi ti abbiamo aiutato, Avril è piccola ed ha bisogno di tante attenzioni perché non sa fare quasi niente da sola, mentre Linda è da poco che sta con noi e anche lei ora ha bisogno di aiuto, come ne avevi bisogno tu qualche mese fa.
Questo non vuol dire che io e papà non ti vogliamo più bene come prima, lo sai che se hai bisogno di noi ci siamo sempre, basta che ce lo dici.» le spiego, e lei annuisce.

«Va bene, scusa.» mi risponde.

«Quindi ora Linda sarà la sorella mia e di Avril?» mi domanda.

«Sì.» le rispondo, e lei annuisce.

Abbiamo deciso di adottarla perché non penso che saremmo riusciti a riportarla in orfanotrofio e Jackson può permettersi una baby-sitter, dato che io vorrei iniziare l'università per fare un lavoro che mi piaccia.

«Che c'è, Abby?» le domando.

«Lei potrà chiamarvi mamma e papà quando vorrà?» mi domanda.

«Sì.» le rispondo.

«Allora perché non puoi essere la mia mamma?» mi domanda.

«Posso essere anche la tua mamma, se tu vuoi.» le rispondo.

«Ma tu mi avevi detto che non potevi essere la mia mamma..» mi risponde.

«Abby, ora sono cambiate diverse cose, se vuoi chiamarmi mamma puoi farlo.» le rispondo.

«Davvero?» mi domanda, ed io annuisco.

«Ti voglio bene.» mi dice.

«Anche io.» le rispondo.

Dopo poco Jackson mi chiama, così esco dalla stanza di Abigail e vado da lui.

È seduto sul letto con Linda in braccio che piange.

Quando siamo andati nell'orfanotrofio in cui stava prima per adottarla ci hanno dato un po' di informazioni su di lei.

Lei ci aveva detto di avere quasi cinque anni, perciò un anno in meno di Abigail.

A dicembre compirà cinque anni.

«Vieni qui.» la prendo in braccio e cammino un po' per la stanza, aspettando che si calmi un po'.

«Megan, voi non mi lasciate vero?» mi domanda, ed io annuisco.

«No, non ti lasciamo, hai fatto un incubo?» le domando, e lei annuisce.

«Vuoi andare a giocare con Abigail?» le domando, e lei annuisce.

Così la faccio scendere e va da Abigail, che trova sul tappeto in sala a giocare con il castello delle Barbie.

Noi la seguiamo e stiamo in piedi a guardarle.

«Che hai detto ad Abigail?» mi domanda Jackson dopo un po'.

«Perché?» gli domando.

«Fino a ieri sera non voleva giocare con Linda, ed ora sì.» mi risponde.

«Abbiamo parlato un po', pensava che non potessi essere sua madre, ma io le ho detto che se vuole può chiamarmi mamma e posso essere sua madre, per me non c'è problema.
Però se non sei d'accordo non importa, glielo dirò..» gli rispondo.

«Megan, tu sei la mamma di Avril, per me non c'è problema se vuoi essere la madre anche di Abigail e Linda, tu mi stai aiutando a crescerle e questa è diventata anche casa tua.» mi dice.

Gli sorrido e gli lascio un bacio a stampo.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora