_capitolo sette_

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Shoto's pov. 

Onestamente non me ne fregava niente di Hisa, se è questo che vi state chiedendo. Come sto? e chi lo sa come sto, non so come mi sento davvero dalla morte di mia madre, che avete scoperto grazie al mio perdere il controllo, che si è tolta la vita. La causa? quante cose che volete sapere. Vi basta sapere che la causa è stata mio padre, quell'uomo è in grado di far appassire i fiori solo passando. Comunque sono solo stanco, stanco di essere circondato da persone che fanno finta di volermi bene, che fanno finta che io esista davvero, se domani io sparissi, penso che solo mia sorella se ne accorgerebbe. 

Ma non posso fare questo a mia mamma, io dovevo lottare, per lei. 

Quella sera me ne tornai dritto a casa, non avevo più voglia di vedere nessuno, di parlare con nessuno, ero già stato abbastanza umiliato. Ho apprezzato il pensiero di mio fratello Touya ma...avrebbe potuto essere più discreto, rendere pubblico il fatto che io fossi trattato come il nulla più assoluto non mi ha reso molto felice, e poi...proprio davanti a Momo? andiamo, gli sarò sembrato ridicolo. Immaginate pensare che il vostro capo sia ridicolo, è davvero umiliante. 

Digrignai i denti per tutto il viaggio verso casa, credevo di stare per esplodere dalla rabbia, cosa strana considerato che io di solito non mi scompongo per nulla, ho la capacità di mantenere la stessa espressione per giorni, senza far capire a nessuno quello che mi passa per la testa. Mio difetto molto grande. Una volta arrivato a casa, chiusi la porta alle mie spalle e feci un respiro profondo, ero felice del fatto che in quel momento non ci fosse nessuno, in modo tale da godermi la pace, anche se tutto questo silenzio lasciava spazio ai miei pensieri, e non volevo che accadesse. Allentai la cravatta e tolsi la giacca del vestito che stavo portando, lasciandola sul divano. Andai in cucina e mi versai del Whisky in un bicchiere con due cubetti di ghiaccio, mi sedetti su una poltrona in sala e buttai la testa all'indietro passando con un dito tutto il contorno della mia cicatrice, anche senza guardarmi allo specchio sapevo esattamente dove toccare, perché la sensibilità era diversa. Pagherei per non avere questo schifo in faccia. 

Sentì il mio telefono vibrare, mandai giù il liquido all'interno del bicchiere e lo poggiai sul tavolino difronte a me, estrassi il telefono dalla tasca del pantalone e vidi una sfilza di messaggi da parte di Hisa. Perdonami, parliamone, non roviniamo tutto. Tutto? ma se non avevamo niente io e lei, che senso ha tutto questo teatrino? è ufficialmente innamorata di mio fratello e vorrebbe che io la perdonassi, quanto crede che io sia stupido?
 Blocca contatto. Non voglio più sentirla, non voglio che faccia più parte della mia vita. 

Grazie a quel bicchiere di alcol riuscì a calmarmi, ed essendo la poltrona molto comoda mi addormentai senza neanche rendermene conto fino a quando dei capelli iniziarono a farmi il solletico sulla cicatrice e un profumo familiare mi svegliarono. "Fu-Fuyu" dissi sistemandomi sulla poltrona "Scusa Shotino, non volevo svegliarti, ti stavo mettendo una coperta. Perché non vai a letto adesso?" io annuì e mi alzai lasciando la coperta sulla poltrona, "Stai bene?" chiese mia sorella allungando una mano verso il mio viso, ma io mi spostai prima che potesse toccarmi "Sono stanco, a domani Fuyumi" portò la mano verso il petto e annuì abbassando lo sguardo. Mi ero comportato da stronzo, ma non volevo che il mio umore potesse ferirla, quindi volevo solo starmene per fatti miei, volevo solo annegare nei miei pensieri senza trascinare con me nel mio vortice.

Il giorno seguente ignorai volontariamente le sveglie, e fortunatamente nessuno entrò in camera per cercare di svegliarmi. Non avevo voglia di andare al lavoro, non avevo voglia di vedere nessuno. Mi sedetti nel mezzo del letto e recuperai il telefono, il quale ovviamente stava esplodendo a causa delle notifiche. "Buongiorno Shoto, penso proprio che non verrai oggi in ufficio, cercherò di rimandare tutti i tuoi impegni in questi giorni, riposati, per qualsiasi cosa mi troverai alla mia scrivania."

ti stavo aspettando || todomomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora