_capitolo uno_

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"Cioè fammi capire, mi hai organizzato quattro colloqui tutti nello stesso giorno? ti rendi conto che non ho una macchina e che quindi dovrò fare le corse si?" sbuffai rumorosamente poggiando due tazze di caffè bollente sul tavolo, una per me ed una per la mia migliore amica di sempre, Kyoka Jirou.

Dovete sapere che io e Jirou siamo amiche dalle elementari, inseparabili, lei è esattamente la mia metà, mi completa, in un multiverso io e lei siamo sposate con tre gatti e due cani. Ma in questo universo entrambe siamo attratti da quei noiosi dei ragazzi...dai non sono così noiosi, però al momento io non tollero il genere maschile mentre lei ha il cuore nello zucchero con Denki, suo ragazzo da ormai due anni. In realtà...anche io sono fidanzata, ma hei voi siete appena arrivati, piano piano vi racconterò tutto.

"Lo so, ma avevano dato tutti disponibilità oggi, e in quanto tua manager di vita ho pensato fosse la scelta giusta per te..." prese la tazza e iniziò a sorseggiare il caffè non incontrando il mio sguardo, al che alzai un sopracciglio e mi sedetti davanti a lei con le braccia conserte. "Jirou, smettila di dirmi cazzate e dimmi come stanno le cose" lei sbuffò e assunse una espressione rassegnata, "Che noia Momo la smetti di conoscermi così bene? e va bene, ho confuso i giorni e ho dato la tua disponibilità a tutti oggi, ma ti prego non ti arrabbiare, sono sicura che andranno tutti bene e a fine giornata dovrai essere tu a scegliere dove andare" mi mostrò uno dei suoi migliori sorrisi e in quel momento mi sciolsi e sorrisi a mia volta, non riuscivo a tenerle il broncio neanche per mezzo minuto.

"E va bene, ma se stasera quando torno non trovo la pizza al formaggio e le patatine fritte, non sarai più la mia migliore amica, ah e ovvio fai venire quel svampito di Denki, avrò bisogno di entrambi stasera, dovrete coccolarmi" mi alzai dalla sedia bevendo l'ultima goccia di caffè e poggiai la tazza nel lavandino.

Denki e Jirou non mi fanno mai sentire di troppo, sono in grado di farmi sentire parte delle loro vite, ma c'è da dire che io gli lascio i loro spazi, di solito quando Denki viene a casa nostra, perchè si io e Jirou siamo coinquiline da dopo le superiori, io dopo cena li lascio sempre soli in sala così da potersi godere il divano, la tv, e la meravigliosa vista sulla città di Tokyo che dava la nostra piccola casetta in affitto.

"Lo dici anche a Iida stasera?" chiese la mia amica finendo anche lei di bere il caffè e prendendo il telefono in mano. "No, sarà per un'altra volta" le sorrisi appena e lei mi guardò un po' pensierosa ma non aggiunse nulla ed io tornai in camera mia per prepararmi al meglio per quella giornata di colloqui.

Iida si, è il mio ragazzo, ci siamo conosciuti alla facoltà di economia e marketing, stiamo insieme da un anno, ma la nostra relazione...è particolare, quando lo conoscerete capirete meglio. Ah no, non è un pazzo possessivo, semplicemente siamo molto diversi ecco.

Erano le 8:30 del mattino ed io dovevo essere al mio primo colloquio alle 10:00, allora presi tutto l'occorrente dalla stanza e mi diressi verso il bagno, io e Jirou ne avevamo uno nelle nostre stanze, così non litigavamo mai per i turni in bagno, considerato che entrambe ci impieghiamo sempre tanto per prepararci

La nostra casetta è molto semplice, piccola ma confortevole. Appena si varca la porta di casa, si ha accesso immediato al salotto sulla destra, composto da divano a tre posti, un tavolino di legno rotondo rettangolare di fronte e una televisione sul muro, abbastanza grande direi. Sulla sinistra invece abbiamo la cucina, piccola ma funzionale, con un tavolo rotondo in grado di ospitare quattro persone. Accanto al divano un grande finestrone con delle tende avorio, che affacciava su Tokyo, ovvio non al centro della città, ma in ogni angolo questo posto risultava meraviglioso. E abitando al quinto piano la vista non era affatto male. Per accedere alle stanze si passa per una porta accanto alla cucina dove sfocia in un corridoio dritto e abbastanza lungo e sulla destra due porte accanto con le rispettive stanze di Jiro e quella in fondo la mia, ognuna con il proprio bagno. Un po' strana come casa, lo so, ma è la nostra casa, e la trovavamo meravigliosa.

ti stavo aspettando || todomomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora